Dalle cupole nel mondo alla Cupola del Brunelleschi

Dalle cupole nel mondo alla Cupola del Brunelleschi, Palazzo Coppini, Firenze

 

Dal 29 Settembre 2014 al 10 Ottobre 2014

Firenze

Luogo: Palazzo Coppini - Centro Studi e Incontri Internazionali

Indirizzo: via del Giglio 10

Orari: da lunedì a venerdì 10-13 / 15-17

Curatori: Roberto Corazzi

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 055 216066

E-Mail info: lisa@etaoin.it

Sito ufficiale: http://palazzocoppini.org/


Dal 29 settembre (inaugurazione ore 17) al 10 ottobre 2014 Firenze ospiterà, al Palazzo Coppini - Centro Studi e Incontri Internazionali (via del Giglio 10), una mostra dedicata alla Cupola del Brunelleschi, uno dei simboli di Firenze la cui realizzazione non è più avvolta nel mistero. L’evento, dal titolo “Dalle cupole nel mondo alla Cupola del Brunelleschi”, è a cura di Roberto Corazzi, uno dei massimi esperti internazionali in materia, con la collaborazione di Barbara Corazzi.
 Alla presentazione alla stampa, questa mattina, sono intervenuti: Paolo Del Bianco, Presidente della Fondazione Romualdo Del Bianco e dell’Istituto Internazionale Life Beyond Tourism,Roberto Corazzi, docente e curatore della mostra; Angelo Pontecorboli, editore, e Lorenzo Leo, autore di alcune riprese innovative all’esterno e all’interno del Duomo di Firenze.
 Un affascinante viaggio alla scoperta dei segreti della Cupola di Santa Maria del Fiore, che negli anni è stata al centro di numerose teorie in merito al suo funzionamento statico: Brunelleschi infatti non ha lasciato alcuna testimonianza sulle modalità di costruzione del suo capolavoro e le ricerche effettuate finora sono terminate con una vasta bibliografia ricca di ipotesi ma povera di dati sperimentali. L’esposizione darà la possibilità di conoscere, anche attraverso plastici e riproduzioni in scala, gli studi passati e quelli più recenti, curati appunto dal professor Corazzi, che hanno permesso di accertare la composizione dei materiali, l’aspetto strutturale, materico e la geometria che il Brunelleschi ideò per realizzare la Cupola.
 Per tutta la durata della mostra, un gruppo di esperti illustrerà ai visitatori i modelli presentati e le varie sezioni, in una panoramica straordinaria fra le cupole di Paesi diversi per collocazione geografica, storia, tradizione e fede religiosa. In particolare, verrà illustrata la recente teoria elaborata dal prof. Corazzi, anticipata oggi in conferenza stampa: secondo lo studioso infatti, la realizzazione della Cupola è strettamente collegata a un’altra scoperta di Brunelleschi, ovvero quella della prospettiva. In pratica, le stesse “tavolette” utilizzate da Brunelleschi per studiare proprio la prospettiva, sarebbero servite per verificare lo sviluppo della Cupola e per controllarne distanze e proporzioni in fase di realizzazione. Secondo il professore, Filippo Brunelleschi avrebbe riprodotto su una tavoletta, caratterizzata da un foro centrale, il progetto da lui elaborato per la Cupola. Quindi, esattamente come faceva per i suoi studi prospettici, avrebbe utilizzato una seconda tavoletta con superficie riflettente per “specchiare” il primo disegno, guardandolo attraverso il foro praticato nella prima tavoletta. In questo modo, ponendosi davanti al Duomo in costruzione, e “regolando” le dimensioni del riflesso attraverso la maggior o minore distanza fra le due tavolette, sarebbe riuscito a verificare la rispondenza della Cupola in costruzione con il disegno stesso. Sempre secondo il professor Corazzi, questa teoria potrebbe superare le ipotesi dell’utilizzo, da parte del Brunelleschi, di meccanismi ingombranti e difficili da manovrare per le verifiche sul corretto procedere dei lavori e, in particolare, sull’inclinazione della Cupola.
 Di grande interesse inoltre il confronto, attraverso foto, video e documenti, con altre cupole fiorentine e con costruzioni affini antiche e moderne di tutto il mondo: dalla Basilica di Santa Sofiadi Istanbul in Turchia a Gol Gumbaz (India), da Sant’Angese (Roma) alla Moschea del Venerdìdi Isfahan (Iran), fino a San Pietro, a Roma.
 Roberto Corazzi, laureato in Architettura, già professore ordinario presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, è uno dei massimi studiosi di Brunelleschi e della Cupola di Santa Maria del Fiore. È stato membro del Collegio di Dottorato di ricerca in Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente ed è membro del Consiglio Scientifico e Direttivo dell’Istituto Italiano dei Castelli. Autore di numerose pubblicazioni inerenti la geometria e il recupero di manufatti architettonici rilevati con strumentazioni tecnologicamente avanzate, ha partecipato a numerosi convegni internazionali organizzati dalle prestigiose istituzioni culturali nel mondo.
 Il luogo che ospiterà la mostra non è stato scelto a caso. Palazzo Coppini è infatti il monumento alle relazioni fra i popoli voluto dalla Fondazione Romualdo Del Bianco e dal suo istituto Life Beyond Tourism che qui hanno sede. Un luogo in cui sono esposti, in modo permanente, oggetti provenienti da ogni parte del mondo a testimoniare l’importanza dell’incontro tra culture diverse e l’impegno della Fondazione alla valorizzazione del territorio e del patrimonio intangibile dei diversi Paesi del mondo.
 La mostra si ricollega idealmente al congresso “Domes in the world” (Le Cupole nel mondo) che ha avuto luogo nel 2012 su idea della Fondazione Romualdo Del Bianco nell’ambito dell’orientamento “Life Beyond Tourism” e promosso insieme al Dipartimento di Architettura, Disegno, Storia e Progetto dell’Università di Firenze e al Collegio degli Ingegneri della Toscana. Il Congresso si è svolto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con 200 partecipanti, provenienti da 32 Paesi di 5 continenti. Lo Steering Committee, costituito dal presidente della Fondazione Paolo Del Bianco e dai professori Roberto Corazzi, Emma Mandelli, Jerzy Jasienko e Gennaro Tampone, ha proposto cinque giorni di eventi scientifici e culturali, tra cui tre mostre tematiche: mostre fotografiche sulle cupole nel mondo e sulle cupole in terra in Siria, ma anche un’ampia mostra architettonica che sta alla base di quella che verrà riproposta al Palazzo Coppini in una veste ampliata e approfondita con filmati, documentari e modelli che presentano le ultime ricerche.
 

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI