Sporcarsi le mani per fare un lavoro pulito / Black Archive Alliance Vol. I e II

Mbarek Bouhchichi, Terre, Installation, Terracotta, 2019. Savvy Contemporary
Dal 6 February 2020 al 14 March 2020
Firenze
Luogo: MAD Murate Art District
Indirizzo: piazza Delle Murate
Telefono per informazioni: +39 055 247 6873
E-Mail info: info.mad@muse.comune.fi.it
Sito ufficiale: http://www.murateartdistrict.it
Sporcarsi le mani per fare un lavoro pulito e Black Archive Alliance Vol. I e II sono le due mostre parte della programmazione di febbraio di MAD Murate Art District che s’inseriscono all’interno V edizione del Black History Month Florence. Le iniziative che nell’ambito di questa nuova edizione del festival BHMF vedono coinvolto MAD Murate Art District comprendono anche la proiezione di un documentario-testimonianza della regista Sabrina Onana sui punti di vista dei “nuovi italiani”, una performance dell’artista Samiya Bashir e il Murate Art Lab con l’artista Muna Mussie.
“Anche quest’anno Murate Art District rinnova la collaborazione con BHMF, nella volontà di testimoniare l’urgenza culturale di una riflessione articolata sul tema delle afro-discendenze e delle dinamiche post-coloniali – afferma Valentina Gensini, direttore artistico di MAD Murate Art District -. In linea con le ricerche presentate nel convegno GLOBAL IDENTITIES. Post-colonial and Crosscultural Narratives e la pubblicazione omonima edita con Mousse nel 2019, MAD dedica il primo semestre di programmazione a residenze ed esposizioni internazionali che indagano la cultura afro-discendente, quindi il Middle East e infine l’Asia. La rinnovata collaborazione con BHMF e con Villa Romana si concretizzerà in due esposizioni di grande importanza: una sul Black Archive, l’altra su importanti artisti internazionali chiamati a riflettere sulla retorica post-coloniale e su un certo neocolonialismo contemporaneo, che ci impone dolorose negoziazioni con la storia, con la memoria collettiva e con le sue amnesie, ma anche con il futuro, che chiede un cambio netto di prospettiva”.
Il 13 febbraio nella sala Anna Banti e nelle celle al I pianoinaugura la mostra Sporcarsi Le Mani Per Fare Un Lavoro Pulito a cura di BHMF e Valentina Gensini, direttore artistico di MAD Murate Art District, in collaborazione con Villa Romana (Florence), Civitella Ranieri Foundation (Umbertide) e Galleria Continua (San Gimignano). Fino al 14 marzo saranno esposte le opere degli artisti M’Barek Bouhchichi (Morocco), Adji Dieye (Italy/Senegal), Sasha Huber (Switzerland/Finland), Delio Jasse (Angola/Italy), Amelia Umuhire (Rwanda/Germany), Nari Ward (Jamaica/USA).
Gli artisti in mostra attingono ciascuno da esperienze di permanenza in Italia in siti di produzione culturale come Roma, Umbertide, Milano e Firenze e le loro opere sono accomunate da un'insistenza sulle narrazioni personali come una sostituzione delle appiattite proiezioni di “Blackness”, con una meditazione sul passato come indicatore di ciò che è in arrivo.
Negli spazi dell’Emeroteca dal 6 al 29 febbraio si potrà visitare l’esposizione dedicata al Black Archive Alliance Vol. I e II. La mostra raccoglie elementi del primo e secondo volume del Black Archive Alliance, un progetto finalizzato alla costruzione di un archivio di tutte le realtà afro-discendenti a Firenze. La prima edizione ha creato una mappa virtuale della presenza in città, la seconda è stata portata avanti con il coinvolgimento di insegnanti e studenti ricercatori.
Il 20 febbraio alle 18.30 verrà proiettato il film Crossing the Color Line di Sabrina Onana, un documentario-testimonianza che presenta, da Nord a Sud, le storie, le esperienze e i punti di vista dei “nuovi italiani” afro-discendenti, attraverso i loro racconti in prima persona. Una gioventù cosciente e dall’identità ricca, complessa e talvolta titubante che racconta il suo rapporto con l’Italia, con il paese d’origine dei genitori, con la propria nazionalità. Alla proiezione seguirà un dialogo con la regista.
Il 26 febbraio (dalle ore 18 alle 19.30) si terrà CORONAGRAPHY, performance di Samiya Bashir, evento promosso da Murate Art District in collaborazione con Syracuse University Florence, The American Academy in Rome, Villa Romana e BHMF. Un coronagrafo è uno strumento per un telescopio che blocca la luce di una stella in modo che gli oggetti vicini, altrimenti nascosti, vengano rivelati e resi più chiari. Nella performance Samiya Bashir, vincitrice della Rome Prize dell'American Academy in Rome, attinge a sonetti dal proprio libro Field Theories del 2017 (pubblicato da Nightboat), intrecciando parole parlate e testo proiettato.
Il 29 febbraio dalle 16.30 alle 19 il Murate Art Lab, in collaborazione con BHMF, con l’artista Muna Mussie (Eritrea / Italy) dal titolo “Punteggiatura delle Murate”, che coinvolge linguaggio e poesia come mezzi di comunicazione “tattile” prodotta all’interno di un dialogo collettivo tra artista e partecipanti al workshop.
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