Roberto Fanari. Il paesaggio dentro
Dal 20 Maggio 2017 al 24 Settembre 2017
Genova
Luogo: Galleria d’Arte Moderna di Genova
Indirizzo: via Capolungo 3
Orari: da martedì a venerdì: 11-18; sabato e domenica: 12-19. lunedì chiuso
Curatori: Maria Flora Giubilei, Raffaella Resch
Enti promotori:
- Comune di Genova
- Genovamusei
- Musei di Nervi
Costo del biglietto: Intero € 6, Ridotto € 5, Ridotto € 3 (ragazzi 5 - 18 anni). Gratuito: bambini 0-4 anni. Biglietti cumulativi: GAM, Raccolte Frugone, Museo Luxoro, Wolfsoniana € 10; cumulativo due Musei € 8 Biglietto scuole: € 3 (5-18 anni; n. 1 gratuità ogni 15 paganti)
Telefono per informazioni: +39 010 3726025
E-Mail info: biglietteriagam@comune.genova.it
Sito ufficiale: http://www.museidigenova.it/
Dal 21 maggio al 24 settembre 2017 la Galleria d’Arte Moderna di Genova (Musei di Nervi) ospita all’interno del suo percorso museale una personale dell’artista milanese Roberto Fanari, a conferma della propria vocazione di museo d’arte di ‘800 e ‘900 aperto al confronto dialettico con il contemporaneo, con cui rapportarsi per affinità o per contrasto.
Per la Direttrice Maria Flora Giubilei “è importante instaurare un dialogo e tracciare delle linee di continuità, o anche delle fratture, che possano far riflettere sul passato alla luce del nuovo, o dare delle chiavi di lettura del nuovo sulla base di una sensibilità educata alla storia dell’arte”.
L’opera di Fanari si caratterizza con una ricerca su differenti medium, dalla pittura, alla scultura in bronzo, alla ceramica, a partire dall’estrazione di un’immagine iconica specificamente selezionata, rielaborata e riproposta in varianti che la decontestualizzano e al tempo stesso ne potenziano il messaggio.
Le immagini, le matrici che informano di sé il presente percorso, rappresentano la visione dell’artista di elementi botanici reinterpretati (tratti tra l’altro dalle incisioni di Carl Wilhelm Kolbe, disegnatore e incisore attivo tra la il XVIII e il XIX secolo).
La perfezione naturalistica della rappresentazione è affondata e per così dire annichilita in una monocromia che affida la ricostruzione visiva dell’immagine al contrasto tra opaco e lucido, creando un inganno o meglio, mettendo in azione un gioco ottico per cui il fruitore è costretto a esplorare l’opera, a muoversi intorno ad essa per poter percepire la scena nella sua interezza.
La rassegna curata da Maria Flora Giubilei e Raffaella Resch presenta 32 opere site specific realizzate negli ultimi anni che si inseriscono nel percorso su tre piani della Villa Saluzzo Serra, con accostamenti inconsueti o sostituzioni, in continua dialettica con le opere dei maestri dell’Ottocento e Novecento esposti al Museo.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Un Paesaggio invisibile accoglie lo spettatore all’ingresso, invitandolo alla scoperta delle sale al piano terra concepite come camere con vista, dove è costante il rimando tra ambiente e opere, tra arte e natura. Una natura che entra prepotente nelle stanze, a partire dalla prima a bovindo dove la luce intensa illumina un Tronco rosa, tre pitture poste davanti alle finestre e un’installazione di foglie in ceramica dal titolo Celles-ci sont des feuilles? (II). Ed è attraverso questa illuminazione che ha luogo quel dispositivo visuale, che costringe lo spettatore a costruirsi il proprio soggettivo percorso di riflessione e percezione.
Nelle cinque sale successive dedicate al paesaggio e alla pittura di genere troviamo i Paesaggi invisibili, monocromi neri e gialli che, insieme a nuove opere del ciclo Cieli, si accostano alle opere del passato, talvolta sostituendole.
Ed è ancora il richiamo alla natura che al piano nobiledialoga con le opere dei maestri, tra il rosso del grande polittico a croce (Paesaggio invisibile) e i Tronchi rosa, oro e bianchi, in ceramica. E ancora con le Ceramiche frantumate alternate ai Fogli in bronzo.
L’allestimento termina il suo percorso in sei sale dell’ultimo piano, dove troviamo altri dipinti di Fanari e ceramiche frantumate, tra cui un grande dipinto ispirato alla Mietitura di Artuto Tosi e un Cielo rosso accostato invece a Pecheuses de Collioure di Leopold Survage.
Roberto Fanari. Breve biografia
Dopo aver proposto negli ultimi anni un importante ciclo di mostre monografiche all’estero, a partire dalla prestigiosa Basel Scope di Basilea nel 2014 per culminare con l’elegante e cosmopolita arte fiera “Realism”di Amsterdam del 2016, Fanari ha anche avuto il riconoscimento di una personale alla Deleen Art di Rotterdam (2015 e 2016) e alla Rotterdam Art Fair (2015 e 2016), che facevano seguito alle mostre italiane di Piacenza (Galleria Biffi Arte, 2015); Pietrasanta (Palazzo Panichi, 2013) e Lucca (L.U.C.C.A. Museum e Villa Bottini, 2013). Nel luglio 2015 espone una selezione di nuove opere presso la Fabbrica del Vapore di Milano, dal titolo “Hanging (Laying) LANDSCAPES - Laboratorio visivo di tecniche del contemporaneo”, dando vita ad uno spazio articolato dove produzione artistica e azioni hanno coinvolto studenti, giovani, creativi, critici e giornalisti.
Sempre nel 2015, a Cernobbio, nell’ambito di Orticolario, espone alcune opere site specific all’interno di Villa Erba e nella darsena un’imponente installazione flottante. Nel 2016 è chiamato dalla Municipalità di Rotterdam per realizzare alcune opere all’aperto nell’antico parco pubblico Trompenburg Tuinen & Arboretum.
Musei Di Nervi
Il polo culturale dei Musei di Nervi, di cui Maria Flora Giubilei è il direttore, comprende quattro musei, aperti al pubblico tra il 1946 e il 2005, che conservano ricco patrimonio di arti figurative e decorative italiane e straniere, datate tra Cinquecento e Novecento. La dimora - Museo di Villa Luxoro - immersa in uno splendido parco proiettato sul golfo genovese - con antichi arredi, orologi notturni, ceramiche è assai nota per la collezione di settecentesche figurine del presepe genovese e napoletano. Le Raccolte Frugone conservate in Villa Grimaldi Fassio ospitano un’eccezionale rassegna delle più importanti opere di artisti dell’Ottocento e della Belle Epoque (da Fattori a Signorini, da Fontanesi a Favretto, da Boldini a De Nittis, a Segantini) acquisite dai fratelli Lazzaro G.B. e Luigi Frugone e donate alla città di Genova tra il 1935 e il 1953 e dedicano una significativa attenzione al mondo dell'illustrazione con due collane di libri per bambini e numerosi corsi formativi rivolti ai giovani illustratori organizzati nel corso degli anni. La Galleria d’Arte Moderna di Genova, con sede nella cinquecentesca Villa Saluzzo Serra, espone, in un affascinante percorso cronologico, quasi 400 opere tra dipinti e sculture databili dagli inizi dell’Ottocento all’epoca attuale: da Barabino a D’Andrade, a Cabianca e Monteverde, da Nomellini a Depero, Messina, Martini, De Pisis, Casorati, Guttuso, Mafai, Cagli e Zao Wou Ki. La Wolfsoniana, con una direzione scientifica autonoma e un riferimento internazionale nel Wolfsonian-FIU Museum di Miami (Florida, USA), è il primo museo italiano di arti decorative dell’Ottocento e del Novecento, con un’attenzione particolare per i temi di propaganda e importanti dipinti e sculture. Tra argenti, ceramiche e vetri sono esposti gli splendidi arredi integralmente ricostruiti legati alle stagioni dell’Esotismo, del Liberty, dell’Art Déco, del Futurismo e del Novecento. www.museidigenova.it
Inaugurazione: sabato 20 maggio 2017 ore 16.30
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