Marina Abramović in conversazione con Andrea Tarsia

Marina Abramović

 

Dal 27 Maggio 2021 al 27 Maggio 2021

Londra |

Luogo: Sito web Royal Academy of Arts

Indirizzo: online

Orari: ore 19.30-20.30

Sito ufficiale: http://www.royalacademyofarts.org.uk


Giovedì 27 maggio dalle 19.30 alle 20.30 la Royal Academy of Arts di Londra ospiterà un talk online tra Andrea Tarsia, Director of Exhibitions alla Royal Academy, e Marina Abramović sul suo recente progetto operistico e editoriale  7 Deaths of Maria Callas (Damiani, 2020).   Negli ultimi 50 anni Marina Abramović si è affermata presso il grande pubblico quale pionieristica protagonista delle arti performative. Ancora una volta con 7 Deaths of Maria Callas, l'artista porta in scena una performance che la spinge al limite delle sue capacità fisiche, mentali ed emotive.   7 Deaths of Maria Callas è anche il titolo del libro che accompagna la performance operistica e che, attraverso le fotografie scattate da Marco Anelli, offre uno sguardo inedito al dietro le quinte del progetto.   Al termine dell'evento l'artista sarà disponibile a rispondere alle domande del pubblico.

Marina Abramović è un'artista serba naturalizzata americana di fama mondiale. La Abramović è stata una delle prime performer ad essere accettata in qualità di artista dalle grandi istituzioni culturali. Le sue esibizioni sono state ospitate nei più importanti musei di tutto il mondo. Nel 2013 ha fondato il Marina Abramović Institute (MAI) nell'intento di dare vita ad un luogo che possa coniugare arte, scienza, tecnologia e spiritualità in un nuovo contesto.

La Royal Academy of Arts è stata fondata nel 1768 da Re Giorgio III. Si caratterizza per la peculiarità di essere un istituto privato ed indipendente guidato da importanti artisti ed architetti che si propongono di dare voce ad ogni forma d'arte. Tra le principali attività legate alle arti visuali, la Royal Academy organizza mostre, dibattiti e progetti dedicati alle scuole.   La Royal Academy è un ente indipendente e non riceve alcun sussidio economico dal governo britannico.

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI