Roberto Mari. Natura: magie invisibili

© Roberto Mari | Roberto Mari. Natura: magie invisibili, Scuderie Granducali, Seravezza (LU)

 

Dal 27 Marzo 2015 al 06 Aprile 2015

Seravezza | Lucca

Luogo: Scuderie Granducali

Indirizzo: via Del Palazzo

Orari: venerdì e sabato 15-19; domenica e festivi 10-19

Enti promotori:

  • FIAF - Federazione Italiana Associazioni Fotografiche
  • Fondazione Terre Medicee
  • MiBACT

Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 4

Telefono per informazioni: +39 0584 757443 / 0584 756046

E-Mail info: info@seravezzafotografia.it

Sito ufficiale: http://www.seravezzafotografia.it


... eppure qualcosa non andava, attraverso i numeri non riuscivo a esprimermi completamente.  Si perdeva il lato romantico, ed erano i numeri di qualcun altro.  Non mi piaceva fare lo spettatore, volevo giocare anch’io.
Ho lasciato il lavoro ed ho cominciato a dedicarmi alla fotografia.
Non era qualcosa di nuovo.  Dal periodo dell’università fotografavo principalmente allo scopo di “registrare” i luoghi che visitavo, le persone che mi piacevano e i momenti più importanti della mia vita, ma stavo incominciando a guardare diversamente luci e forme.
Nel 2008 mi sono trasferito in Toscana, dove ho avuto la fortuna di incontrare il maestro Franco Fontana, di cui ricordo spesso le parole dai significati sempre nuovi. 
Da quel momento ho iniziato la mia personale ricerca.
 
La fotografia è il modo in cui mi esprimo: facendomi cullare dalla natura, cerco di andare un po’ oltre l’evidenza.
Per questo, a volte, forme e colori si allontanano da una visione puramente oculare, lasciando libera l’interpretazione e la fantasia.
 
"... i suoi magnifici passaggi/paesaggi che si sposano a marmi d’antico colore, altro non sono che un incontro e uno scontro all’unisono dolce e inquietante, misterioso, alla stregua dell’osservazione del cielo stellato."Ludovico Geirut
 
"... c’è il marmo, ma anche quell’acqua che giocando con le mille luci del giorno, vi si deposita, e poi grani sottili e sabbiosi che con lei lo attorniano, levigandolo in una lotta d’amore”. Ludovico Geirut

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