Apparatus 22. Subtitles C1-C2

Apparatus 22, Subtitles

 

Dal 08 Novembre 2017 al 16 Gennaio 2018

Milano

Luogo: Edicola Radetzky

Indirizzo: viale Gorizia (Darsena)

Curatori: Clara Madaro



Il nome scelto dagli Apparatus 22 per il loro doppio intervento a Edicola Radetzky e Radio Banda Larga è Subtitles C1-C2, in riferimento al cinema e all’idea di tradurre in inglese le inspiegabili emozioni estratte da un mondo (quasi) impossibile. 

L’architettura dell’Edicola Radetzky diventa così una capsula in cui speciali emissari forniscono testimonianze da SUPRAINFINIT per iniziarci a un sistema di pensiero in cui la speranza è usata come strumento critico per la società.

Solitamente la critica si fonda sulla razionalità- intesa come assenza di contraddizioni o come la loro conciliazione o la loro sistematizzazione- mentre la speranza autentica è intrinsecamente paradossale. 
Fondendo la critica e la speranza l’una con l’altra, assistiamo a un tanto doloroso, quanto affascinante cambio di paradigma che non permette né l’illusione di un metalinguaggio, né pensieri di comodo. Tale cambiamento è anche un test sia per il potere del linguaggio come forza recondita, sia per i suoi limiti nel descrivere questo processo.

Una faccia della medaglia è Subtitles C1 che è l’installazione all’interno di Edicola Radetzky dove  l’esperienza del SUPRAINFINIT è completamente destabilizzante -hope is mindfuck- perché la vera speranza è scivolosa da afferrare. Così, tagliando le nostre menti con chiara nitidezza cristallina, questi pensieri potrebbero sconcertare chi trova più semplice crogiolarsi nel pessimismo e nell’amarezza. 

L’altra faccia della medaglia è Subtitles C2 un intervento radio che evoca la resa al sentimento di esaltazione collettiva per l’avvento del SUPRAINFINIT e allude all’immensa eccitazione per la notizia di un nuovo fiero mondo.

Apparatus 22 è un collettivo artistico transdisciplinare fondato nel gennaio 2011 dagli attuali membri Erika Olea, Maria Farcas, Dragos Olea e Ioana Nemes (1979-2011) a Bucarest, Romania.
Dal 2015 tra Bucarest e Bruxells, Apparatus 22 si definisce come un collettivo di sognatori, ricercatori, attivisti poetici e futurologi (falliti) interessati all’esplorazione delle intricate relazioni tra economia, politica, studi di genere, movimenti sociali, religione e moda al fine di comprendere la società contemporanea. Un recente argomento di ricerca e di riflessione nella pratica di Apparatus 22 è l’universo SUPRAINFINIT: un tentativo di creare un mondo attraverso l’uso critico della speranza, navigando tra presente e futuro.
 
Nei diversi lavori di Apparatus 22 – installazioni, performance, testi – la realtà si mescola con la finzione e la narrazione, e tutto si fonde con un approccio critico che attinge conoscenza ed esperienza dal mondo del design, della sociologia, della letteratura e dell’economia.
 
Il collettivo ha partecipato a mostre e festival: La Biennale di Venezia 2013, MUMOK, Vienna (AT), Brukenthal Museum Contemporary Art Gallery, Sibiu (RO), MAK, Vienna (AT), Steirischer Herbst, Graz (AT), Akademie Schloss Solitude, Stuttgart (DE), Salonul de Proiecte, Bucharest (RO), Museion, Bolzano (IT), TIME MACHINE BIENNIAL OF CONTEMPORARY ART, D-0 ARK UNDERGROUND, Konji (BIH), TRAFO Gallery, Budapest (HU), Futura, Prague (CZ), Ujazdowski Castle – Centre for Contemporary Art, Warsaw (PL), Württembergischer Kunstverein Stuttgart (DE), Contemporary Art Museum (MNAC), Bucharest (RO), KunstMuseum Linz (AT), Osage Foundation (Hong Kong), Progetto Diogene, Turin (IT), Drodesera Festival, Dro (IT), Young Artists Biennial, Bucharest (RO), Oberwelt, Stuttgart (DE), Galeria Nicodim, Bucharest (RO), GALLLERIAPIÙ, Bologna (IT), Nieuwe Vide, Haarlem (NL), Nest, Den Haag, (NL), Académie Royale des Beaux-Arts de Bruxelles (BE), CIAP, Hasselt (BE), etc.;
Apparatus 22 lavora anche al di fuori degli spazi istituzionali, con performance in luoghi pubblici, interventi in spazi privati e alter forme ibride.

Mercoledì 8 November inaugurazione alle 18

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