Betta Gancia. Una luce diversa

Betta Gancia. Una luce diversa, Fondazione Forma per la Fotografia, Milano

 

Dal 13 Novembre 2013 al 12 Gennaio 2014

Milano

Luogo: Fondazione Forma per la Fotografia

Indirizzo: piazza Tito Lucrezio Caro 1

Orari: da martedì a domenica 10-20; giovedì 10-22

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 58118067

E-Mail info: stampa@formafoto.it

Sito ufficiale: http://www.formafoto.it


Martedì 12 novembre alle 18.30 inaugura, nella sala bianca di Fondazione Forma per la Fotografia, la mostra Una luce diversa, fotografie di Betta Gancia. 
Nelle immagini di Betta Gancia il fascino della forma si esprime nelle tracce luminose di atmosfere notturne e silenziose. Sono scie sospese senza tempo. Intermittenze di luce che provengono dalla strada e confluiscono negli spazi aperti di una percezione visiva, sintetica e seriale, vicina all’idea di una fotografia che riflette sulla fonte primaria della sua stessa natura: la luce. 
Il suo obiettivo coglie l’intensità inedita che si diffonde di notte. Nei suoi scatti, i riflessi caldi e fiochi delle ore serali emergono dalle sorgenti luminose, lasciando che ogni punto di luce si diffonda in raggi o cerchi colorati perfettamente concentrici. 
In mostra, immagine dopo immagine, sarà possibile vedere come lo sguardo di Betta risulta sicuro e mai improvvisato. La serialità e la ripetizione dei soggetti rafforzano l’idea alla base dell’intera sequenza, slegando ogni frammento luminoso dal suo contesto originario. Nell’immaginario di Betta Gancia ogni riflesso si fa bidimensionale, ogni sfumatura diventa un contorno netto, i colori forme geometriche, grazie a continue operazioni di astrazione, distoglie il soggetto dal suo contesto reale fino a non lasciarne alcuna traccia nella rappresentazione figurativa. 
Il suo sguardo si posa sulla luce con un approccio semantico, e ne coglie quel carattere di libertà che compone la geometria di un linguaggio fotografico così attraente da sembrare irreale. 
Le fotografie di Betta Gancia nascono da ciò che l’immagine istantanea conserva nella memoria e nell’immaginazione di chi osserva il mondo, traducendosi in scie e punti luminosi che vagano all’infinito. 

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