Beyond mud and stones

Michael Heizer, Nevada complex one, 1972, print on paper, cm. 13x21

 

Dal 16 Gennaio 2020 al 22 Febbraio 2020

Milano

Luogo: Loom Gallery

Indirizzo: via Marsala 7

Orari: da Martedì a Sabato 12 - 19 o su appuntamento

Sito ufficiale: http://www.loomgallery.com



Anche se si tratta di “dematerializzazione dell’ arte, specialmente dell’ arte oggetto”, per dirla alla Lippard/Chandler e di “arte effimera”, immagini e testi esistono davvero. “Troublemakers” o “costruttori di sogni” li hanno così chiamati, e in mostra ci sono tutti: Michael Heizer, Walter De Maria a Richard Long, Jan Dibbets, Robert Smithson e altri ancora.
 
Con le loro sculture a cielo aperto, spesso difficili da raggiungere, e con le alterazioni che esse subiscono per cause atmosferiche o naturali. Opere e installazioni le cui fotografie servono per vederle nel loro insieme, per contestualizzarle e mitizzarle. Cosa sarebbe la “Spiral Jetty” senza le immortali immagini di Gianfranco Gorgoni ad esempio ? Per non parlare di quei progetti di lungo corso come la “City” di Michael Heizer, la scultura più grande mai realizzata, iniziata nel 1972 e che dovrebbe terminare proprio nel 2020.
 
“Earth works” e “Earth art” furono le prime mostre di fine anni Sessanta, ma essendo un’arte ispirata alla natura, il tema è quantomai attuale e dai cataloghi del tempo possiamo trarre nuovi preziosi spunti.
 
Perché se esiste un’arte in cui la documentazione risulta più importante che in altre, senza dubbio si tratta di Land Art.
 
Questa mostra è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione tra Loom Gallery e Arengario Studio Bibliografico, Brescia.

Inaugurazione giovedì 16 Gennaio h 19 - 21

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