Claudia Losi. Asking Shelter

© Galleria Monica de Cardenas | Claudia Losi, Asking Shelter

Claudia Losi, Asking Shelter.

 

Dal 18 Gennaio 2017 al 18 Marzo 2017

Milano

Luogo: Galleria Monica De Cardenas

Indirizzo: via Francesco Viganò 4

Orari: da martedì a sabato ore 15–19

Telefono per informazioni: +39 02 29010068

E-Mail info: info@monicadecardenas.com

Sito ufficiale: http://www.monicadecardenas.com



Siamo felici di annunciare la mostra di Claudia Losi in galleria a Milano dopo la sua recente personale alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia e la partecipazione alla Triennale di Hangzhou in Cina.
In questa mostra Claudia Losi presenta un ciclo di opere nuove, creando una sorta di ecosistema aperto all’interno del percorso espositivo.
Il nucleo centrale è rappresentato dal progetto Asking Shelter: una serie di sculture che riproducono capanne dalle forme arcaiche ed essenziali, come se fossero disegnate da un bambino. Sono assemblaggi di fusioni in bronzo di rami di rosa, strutture di riparo diffuse da migliaia di anni in diverse aree del pianeta, forme fortemente simboliche, narrative: microcosmi famigliari. Un luogo che dovrebbe offrire riparo e sicurezza ma che obbliga, per sua natura, a mantenere alta la soglia d'attenzione, poiché potrebbe ospitare anche pericolo. Mimetizzati tra alcuni rami, abitano le riproduzioni in argento di piccoli insetti dal dorso simile a spine di rosa (della famiglia dei Membracidi).
All’ingresso della mostra troviamo la stampa fotografica ingrandita di un ovulo umano fecondato, tratta da un libro di divulgazione scientifica degli anni Sessanta. Assomiglia ad un sistema planetario, pronto ad accogliere altro, a moltiplicarsi, a creare un nuovo ecosistema-corpo. Quest’immagine composita di un insieme che ne contiene altri si ritrova nella scultura globulare in seta sospesa a soffitto. In un’altra stanza troviamo appese stoffe di seta pura, sovrapposte tra loro, tinte con colori vegetali. Vi sono stampate immagini di animali accostati per relazione di somiglianza, come nelle grotte dove migliaia di anni fa i nostri predecessori disegnavano la propria cosmologia, abitandola di esseri con cui condividevano il proprio habitat: qui l'animale si trasforma in testimone etereo degli eventi del mondo.
Il percorso si chiude con una serie di lavori dedicati all'essere metamorfico e fragile per eccellenza: la farfalla. Alcune proiezioni a parete e imago di farfalle e falene incise su lastre di marmo le mostrano mentre si nutrono, fuoriescono dalla crisalide o cercano l'ultimo calore autunnale. Ancora una volta la vulnerabilità e la ricerca di protezione diventano sinonimo del desiderio umano di trovare un conforto, un significato nelle cose che ci circondano. Un ecosistema aperto che accoglie ma che può respingere, che muta di qualità e può diventare altro da sé.

Claudia Losi è nata nel 1971 a Piacenza, dove vive e lavora. L’artista utilizza una varietà di media che va dalle installazioni site-specific alla scultura, dal video ai lavori su tessuto e su carta. Interessata a diverse discipline - scienze naturali, etnologia, geologia, cartografia, poesia e letteratura - la sua ricerca artistica si focalizza sulle relazioni tra l’uomo e la natura, sul viaggio e l’esplorazione come esperienze di conoscenza. Losi indaga il concetto di racconto attraverso l’arte e la scrittura impiegando spesso il suo lavoro come innesco per collegare e creare nuove comunità nelle relazioni umane.
È da poco terminata la sua personale alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia, accompagnata dal libro d’artista “How do I imagine being there?”, edito da Humboldt Books. Nel 2012 e 2010 ha esposto al La Maréchalerie di Versailles, al Museo MAXXI a Roma e al MAGASIN di Grenoble, alla Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano, alla Royal Academy di Londra. Nel 2008 ha presentato mostre personali al Museo Marino Marini di Firenze, allo Stenersen Museum di Oslo e all’Ikon Gallery di Birmingham. Nel 2007 ha partecipato alla Sharjah Biennial 8 negli Emirati Arabi Uniti. Dal 2004 al 2011 ha sviluppato il progetto Balena Project: il racconto mitico di una balenottera comune realizzata in stoffa di dimensioni reali, che ha viaggiato per il mondo coinvolgendo persone e immaginari ad ogni suo passaggio. 

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