Michael Wolf. Life in cities

© Michael Wolf / Fotomuseum Den Haag | Michael Wolf, Paris Rooftops, Paris, 2014. Digital C-prints, wooden frame, museum glass 105x145,5 cm.

 

Dal 10 Maggio 2018 al 22 Luglio 2018

Milano

Luogo: Fondazione Stelline

Indirizzo: c.so Magenta 61

Orari: da martedì a domenica 10.00-20.00 (chiuso il lunedì)

Curatori: Wim Van Sinderen, Alessandra Klimciuk

Costo del biglietto: € 8 intero, € 6 ridotto

Telefono per informazioni: +39.02.45462.411

E-Mail info: fondazione@stelline.it

Sito ufficiale: http://www.stelline.it



La grande fotografia internazionale torna ancora una volta a essere protagonista alla Fondazione Stelline.
Dal 10 maggio al 22 luglio 2018, negli spazi espositivi in Corso Magenta 61, si terrà Life in cities, la prima grande mostra in Italia dedicata a Michael Wolf, artista e fotografo tedesco che ha studiato con il maestro Otto Steinert alla Folkwang School di Essen e alla Berkeley in California.

Lifes in cities, premiata all’ultima edizione di Les Rencontres d’Arles, è una retrospettiva che celebra la relazione tra densità umana e architettura urbana.In mostra oltre 150 opere di Wolf da sei sue celebri serie: dalla più recente Paris Rooftops (2014), alla serie di foto più famosa Tokyo Compression (2010-2013), ma anche Informal Solution (2003-2014) Architecture of Density (2003 - 2014) e Transparent City (2006) dedicate alla complessità delle città moderne, fino ai suoi lavori che testimoniano i primi anni di attività come fotografo documentarista.

L'obiettivo di Michael Wolf mette a fuoco la relazione tra struttura sociale e architettonica delle città. Scatti e progetti capaci di cogliere nelle complessità strutturali del paesaggio urbano tracce della densità di quello umano, come nella serie dedicata ai tetti di una Parigi al confine tra rappresentazione e astrazione. 

Fotografo e artista visivo di successo, Wolf ha ricevuto autorevoli riconoscimenti internazionali, vincendo due World Press Photo (nel 2005 e nel 2010) e arrivando alla selezione finale dell’ultima edizione del prestigioso Prix Pictet. La notorietà raggiunta dai suoi progetti fotografici, che colgono astrazioni dell’architettura cittadina e prospettive vertiginose della sua implacabile espansione, continua a essere oggetto di pubblicazioni ed esposizioni. 

La mostra Lifes in cities, a cura di Wim van Sinderen e Alessandra Klimciuk, è realizzata dalla Fondazione Stelline in collaborazione con Fotomuseum Den Haag / The Hague Museum of Photography.

Accompagna la retrospettiva il catalogo “Michael Wolf Works” con testi di Marc Feustel, Jan-Philipp Sendker, Wim van Sinderen e dello stesso Michael Wolf (Peperoni Books, € 50). 

Michael Wolf (Monaco, 1954) vive e lavora a Hong Kong dal 1994. Cresciuto tra gli Stati Uniti e il Canada, studia all’Università di Berkeley in California per poi tornare in Germania a completare la propria formazione alla Folkwang School di Essen dove, tra il 1972 e il 1976, è allievo del leggendario professore Otto Steinert. Ha lavorato come fotoreporter per riviste rinomate, tra cui “Geo” e “Stern”, affermandosi poi velocemente come autore indipendente e 
artista visivo di successo. Il suo soggetto prediletto è la vita delle persone che vivono nelle grandi metropoli in continua evoluzione del mondo di oggi.Il lavoro di Wolf è stato esposto in prestigiose sedi, tra cui le Biennali di Architettura di Venezia e di Hong Kong - Shenzhen, il Museum Centre Vapriikki di Tampere in Finlandia, il Museum for Work di Amburgo, il Museum of Contemporary Photography di Chicago. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni permanenti, tra cui quelle del Metropolitan Museum of Art e del Brooklyn Museum a New York, del San Jose Museum of Art, California, del Museum of Contemporary Photography di Chicago, del Museum Folkwang di Eessen e del German Museum for Architecture di Francoforte.
www.photomichaelwolf.com

Mercoledì 30 maggio, ore 19 || Talk

Henk Wildschut. La città provvisoria: Ville de Calais


La “Giungla di Calais” è stato luogo di speranza per migliaia di migranti e rifugiati politici in attesa di poter raggiungere le coste inglesi. Una città informale ma realmente strutturata, con ristoranti, panetterie, barbieri: il necessario per una vita dignitosa all’interno di un luogo che non è segnato sulle mappe convenzionali.
A cominciare dal 2005, il fotografo olandese Henk Wildschut ha documentato una geografia fisica e politica del luogo, confluita anche in uno straordinario volume pubblicato nel 2010 e intitolato "Shelter"; un'opera incentrata sulla capanna come ritratto di un individuo altrimenti invisibile, che ha ricevuto il Dutch Doc Award 2011.
La “Giungla di Calais” è stata definitivamente smantellata nell’ottobre 2016.
Questo lavoro è stato incluso nella mostra "La Terra Inquieta", curata da Massimiliano Gioni ed esposta nel 2017 a Milano. Il libro è stato selezionato per il Paris Photo - Aperture PhotoBook Award nel 2017 e ha vinto il Prix du Livre 2017 ad Arles.
Alla fine dell’incontro, Henk Wildschut firmerà le copie dei suoi libri presso il bookshop delle Stelline, curato da Micamera in collaborazione con Peperoni Books.
In quest'occasione, la mostra "Life in cities" sarà aperta fino alle ore 21.


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