Cuoghi Corsello e Dado. Ailanto (Ailanthus altissima)

© Ph Cuoghi Corsello | Dado, Astronave N 1, Il giardino dei bucintori, Bologna, 1995

 

Dal 13 Febbraio 2016 al 11 Giugno 2016

Modena

Luogo: Biblioteca Poletti

Indirizzo: piazza Sant’Agostino 337

Curatori: Fulvio Chimento

Enti promotori:

  • Comune di Modena

Telefono per informazioni: +39 059 2033372

E-Mail info: biblioteca.poletti@comune.modena.it

Sito ufficiale: http://www.comune.modena.it/biblioteche/poletti



La riflessione che la mostra, intitolata Ailanto. Ailanthus altissimadel duo Cuoghi Corsello(Monica Cuoghi, 1965 e Claudio Corsello, 1964) e Dado (Alessandro Ferri, 1975), pone al centro di questo progetto espositivo si radica in una metafora poetica che, intercorre mettendo in parallelo l’immagine della pianta invasiva e infestante dell’ailanto con i linguaggi artistici che si sono diffusinell’ultimo trentennio.

L’Ailanthus altissima, nome scientifico di questa specie botanica proveniente dalla Cina, ha subito una diffusione esponenziale dopo la sua importazione in Europa e Nord America, propagandosi senza controllo in quei luoghi limite in cui, dopo l’abbandono dell’uomo, la natura si riappropria degli spazi dismessi.
In questo senso pari “radicamento” nel territorio l’hanno avuta le creazioni dei writer che, proprio in aree limite tra l’urbano e il suburbano, hanno individuato il loro territorio di azione privilegiata, lo spazio scenico congeniale dove manifestare il carattere anti-accademico e libero del loro messaggio artistico. Treni, binari, stazioni, stabilimenti abbandonati e muri di periferia, in prossimità dei quali frequentemente si scorgono ailanti, sono gli ambienti favoriti dove lasciar emergere le peculiari caratteristiche germinative del Writing.

Afferma il curatore Fulvio Chimento nel catalogo-libro d’artista:
“L’ailanto è diventato per me simbolo di una diversità artistica che si pone come alternativa all’arte “ufficiale” o a quella “storicizzata”, propensa quindi ad “ailantizzarsi”, a innestarsi e diffondersi rapidamente negli ambienti più disparati e a differenti latitudini, come il writing e altri fenomeni artistici che nascono per necessità impellente da semi spontanei.”

La Biblioteca Poletti diviene quasi una fabbrica in disuso nella quale gli interventi artistici crescono come piante spontanee la cui presenza viene sollecitata da condizioni intellegibili di ordine e grado superiore.
Il duo bolognese Cuoghi Corsello registra la tensione di trasformazioni contaminazioni, logica conseguenza del loro vivere occupando spazi dismessi come gli ex Magazzini Generali Raccordati della Banca Del Monte (1994-96), l’Ex Silma, una fabbrica di materassi, (1996-2001) o l’ex concessionaria FIAT di Bologna, ma anche della peculiare caratteristica di realizzare opere con l’intervento e la partecipazione di altri artisti. I luoghi da loro abitati, infatti, sono veri e propri spazi di aggregazione per l’arte, dove si incontrano, con discrezione e riservatezza, gli amici, i critici, i giornalisti, i docenti universitari e, appunto, gli artisti.
Dado, tra i giovani writers di talento, frequenta Cuoghi Corsello dagli anni Novanta e con loro instaura un felice connubio di condivisione di idee e messaggi e, in questo progetto, presenta alcuni blackbooks, “libri d’artista” speciali, che consentono di mappare l’evoluzione grafica delle sue creazioni e che propongono anche interventi originali di Phase2, Rusty e Sky4, altri celebri writers.

La mostra espone in anteprima le tavole originali de Lo stile secondo Dado, volume di prossima pubblicazione per il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Trento, le quali sono allestite, nella biblioteca emiliana, in forma di tronco d’albero che, sotto vetro, occupa sei tavoli per la consultazione.
In rapporto coerentemente antitetico con le proposte “libere” di Cuoghi Corsello, Dado si avvale della consulenza di professori esperti in arte contemporaneaanatomia, fisica, sociologia, matematica, filosofia teoria della percezione. Il volume traduce il linguaggio del writer in qualcosa di scientifico che, per addetti ai lavori come per un vasto pubblico, chiarisce il codice e la “grammatica” della sua poetica in continua evoluzione.

Il 21 maggio, in occasione della notte bianca Nessun dorma, sono previste due visite guidate alla mostra insieme agli artisti e al curatore ore 19, ore 21.
Orari: lunedì 14.30-19; da martedì a venerdì 8.30-13 / 14.30-19; sabato 8.30-13. 

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