Mario Sangiovanni. Pagine inedite indipendenti

Mario Sangiovanni. Pagine inedite indipendenti, Museo di Castel Nuovo - Maschio Angioino, Napoli

 

Dal 08 Novembre 2013 al 21 Novembre 2013

Napoli

Luogo: Museo di Castel Nuovo - Maschio Angioino

Indirizzo: piazza Municipio

Orari: da lunedì a sabato 9-21

Curatori: Daniela Ricci

Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 3, gratuito per cittadini EU minori di 18 anni e sopra i 65 anni

Telefono per informazioni: +39 081 7955877/ 081 4201241

E-Mail info: urp@provincia.napoli.it

Sito ufficiale: http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1


Protagonista delle opere di Sangiovanni è sempre il colore per far riflettere sulle nostre radici, memorie, tracce, sentimenti ed emozioni. 
Per la mostra intitolata “Pagine Inedite Indipendenti”, curata da Daniela Ricci, visitabile fino al 21 novembre, l’artista, che vive e lavora a Pozzuoli, presenta insieme ad una decina di tempere su carta di grandi dimensioni degli anni ’80, reperti di esperienze passate custodite per anni, attraverso cui si sono sviluppate alcune delle realizzazioni più significative, “Figure Mitologiche”, ”Teschi”, “Fiori”, “Ritratti”, ”Streghe”. 
”Le opere- spiega Sangiovanni- non sono state scelte e preparate per un’esposizione come si fa di solito, ma trasferite dalla mia officina segreta, dove da tempo giacevano, direttamente nello spazio espositivo.” 
Oli su tela, tempere, china su carta, tutte inedite, ricche di radici e segreti, riescono a far sentire il respiro dell’anima dietro la maschera delle persone e delle cose ritratte, che l’artista raccoglie attraverso storie quotidiane intrigate dall’influenza di poeti e scrittori come Rainer Maria Rilke, Stephane Mallarme, Arthur Rimbaud e Charles Baudelaire. 
La gran parte di queste pagine dipinte sono raccolte e messe in ordine per l’occasione, diventando racconti di vita. Come in un diario, una forma narrativa in cui il racconto reale o di fantasia, viene sviluppato cronologicamente, spesso scandito da intervalli regolari, le opere si presentano come frammenti ritrovati, pagine indipendenti, appunto, che diventano tutte insieme un racconto in immagini.

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