Norman McLaren. Animazioni
Dal 13 Settembre 2013 al 03 Novembre 2013
Nuoro
Luogo: MAN - Museo d'arte Provincia di Nuoro
Indirizzo: via Sebastiano Satta 27
Orari: da martedì a domenica 10-13/ 15-19
Telefono per informazioni: +39 0784 252110
Sito ufficiale: http://www.museoman.it/
“Animazioni” è il titolo della rassegna dedicata dal Museo MAN a Norman McLaren (Stirling 1914 - Montréal 1987), pioniere dell’animazione sperimentale e autore di culto della cinematografia d’avanguardia. Curata da Lorenzo Giusti, direttore del Museo MAN, ed Elena Volpato, responsabile della Collezione di Film e Video d’Artista della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, da cui provengono i video, la rassegna presenta 14 tra le più importanti opere animate del regista scozzese, naturalizzato canadese, realizzate tra il 1940 e il 1983.
McLaren inizia la sua carriera a soli diciannove anni realizzando Seven Till Five (1933), un cortometraggio in cui descrive un giorno di vita in una scuola d’arte. Le tecniche dell’animazione fanno la loro comparsa due anni dopo con Camera Makes Whopee! (1935) che, presentato in Scozia, nell’ambito di un festival amatoriale, viene notato da John Grierson, padre del documentarismo britannico. Dopo la guerra civile spagnola del 1936, a cui partecipa come cineoperatore, McLaren realizza quattro film, tra cui Love on the wing, con immagini disegnate direttamente sulla pellicola. Trasferitosi a New York nel 1939, continua a sperimentare la pittura diretta su celluloide finché nel 1941 approda al National Film Board of Canada, grazie al cui supporto realizzerà opere fondamentali per lo sviluppo della cinematografia d’animazione, sperimentando innumerevoli tecniche, dalla pittura su celluloide all’animazione di carte ritagliate, dal disegno animato alla pixillation (con l’inserimento di attori veri in sequenze animate), dallo stop motion alle tecniche digitale.
In mostra al MAN, insieme a lavori come Boogie Doodle (1940), Begone Dull Care (1949) o
A Phantasy (1952), anche il celebre cortometraggio Neighbours (1952), che valse a McLaren numerosi riconoscimenti, tra cui l’Oscar al miglior documentario. Il film, nel quale sono utilizzate persone reali per creare effetti animati, descrive la lotta fratricida tra due
vicini di casa per accaparrarsi il fiore sbocciato sul confine tra le loro proprietà.
McLaren inizia la sua carriera a soli diciannove anni realizzando Seven Till Five (1933), un cortometraggio in cui descrive un giorno di vita in una scuola d’arte. Le tecniche dell’animazione fanno la loro comparsa due anni dopo con Camera Makes Whopee! (1935) che, presentato in Scozia, nell’ambito di un festival amatoriale, viene notato da John Grierson, padre del documentarismo britannico. Dopo la guerra civile spagnola del 1936, a cui partecipa come cineoperatore, McLaren realizza quattro film, tra cui Love on the wing, con immagini disegnate direttamente sulla pellicola. Trasferitosi a New York nel 1939, continua a sperimentare la pittura diretta su celluloide finché nel 1941 approda al National Film Board of Canada, grazie al cui supporto realizzerà opere fondamentali per lo sviluppo della cinematografia d’animazione, sperimentando innumerevoli tecniche, dalla pittura su celluloide all’animazione di carte ritagliate, dal disegno animato alla pixillation (con l’inserimento di attori veri in sequenze animate), dallo stop motion alle tecniche digitale.
In mostra al MAN, insieme a lavori come Boogie Doodle (1940), Begone Dull Care (1949) o
A Phantasy (1952), anche il celebre cortometraggio Neighbours (1952), che valse a McLaren numerosi riconoscimenti, tra cui l’Oscar al miglior documentario. Il film, nel quale sono utilizzate persone reali per creare effetti animati, descrive la lotta fratricida tra due
vicini di casa per accaparrarsi il fiore sbocciato sul confine tra le loro proprietà.
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