Enrico Bonetto. Product Of

Enrico Bonetto, Product Of, Spazio Tindaci, Padova
Dal 19 Settembre 2012 al 31 Ottobre 2012
Padova
Luogo: Spazio Tindaci
Indirizzo: via Dante 17/19
Orari: 9.30-12.30/ 15.40-19.30; chiuso domenica e lunedì mattina
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 049 8751094
E-Mail info: info@enricobonetto.com
Sito ufficiale: http://www.tindaci.com
SPAZIOTINDACI inaugura la nuova stagione di eventi con la personale “Product of” di Enrico Bonetto . Il Progetto nasce dall’incontro tra l’artista e Diletta Biondani, direttrice artistica di SPAZIOTINDACI in occasione della mostra “LIES” dell’ormai celeberrimo Kenny Random. Il titolo di questa mostra, “Product of”, oltre ad essere il filo conduttore del percorso espositivo, dato che sottolinea ironicamente che le opere sono di produzione dell’artista, è anche in stretta relazione con lo pseudonimo di Enrico Bonetto, SINCE 72, evocativo rimando alla cultura pop dell’America degli anni ’60.
Le opere di Bonetto sono costituite da installazioni e assemblaggi di oggetti vari che l’artista sceglie e decide poi di far rivivere nei propri lavori. Bonetto utilizza materiali di recupero perchè sono a portata di mano e non costano nulla, la sua intenzione è quella di fare arte con “niente”, usando scarti, residui abbandonati che a volte nemmeno cerca perché sono loro a trovarlo. Attinge al mondo degli oggetti per assemblarli e ricollocarli in un in contesto diverso all’interno del quale diventano portatori di nuovi significati, lasciando fluire la comunicazione come una sorta di flusso di coscienza, creando per lo spettatore spunti di conoscenza e per se stesso una sempre più consapevole autocoscienza.
Enrico Bonetto, oltre ai lavori presenti in questa esposizione , ha creato appositamente per SPAZIOTINDACI due particolari installazioni: la prima dal titolo REC accompagna lo spettatore nella sperimentazione della percezione dello stesso soggetto filtrato e trasmesso con mezzi espressivi diversi, l’altra intitolata POST-IT, che si compone di 28 foglietti di carta colorati di 28 colori diversi appesi in maniera casuale alla parete. I foglietti non sono scritti, il messaggio deve essere ancora pensato e steso su carta e la negazione costringe chi guarda ad uno sforzo per completare l’opera e scrivere il proprio messaggio.
Enrico Bonetto nasce a Padova il 27 settembre 1972 da padre restauratore e madre sarta, da loro eredita l’amore per la matericità e per le textures. Da subito manifesta una passione per il disegno tecnico prima artistico poi, che lo seguirà negli studi fino (laureato in ingegneria civile) alla fondazione di “ETC STUDIO…” specializzato in architettura e design. Il 1999 è l’anno in cui la produzione artistica inizia ad essere regolare fino ad oggi percorrendo in maniera trasversale tutta la storia dell’arte contemporanea: lo stile passa da post impressionista ad informale fino alla minimal art, sempre reinterpretrato e reinventato in chiave personale. È in questi anni che si cimenta anche con la scultura, principalmente opere in legno e la fotografia. È questo il suo ultimo amore dalla foto tradizionale con la macchina Reflex, alla digitale rivista con Photoshop fino all’uso dell’intramontabile Polaroid. Sposato con Chiara, stilista di moda.
Le opere di Bonetto sono costituite da installazioni e assemblaggi di oggetti vari che l’artista sceglie e decide poi di far rivivere nei propri lavori. Bonetto utilizza materiali di recupero perchè sono a portata di mano e non costano nulla, la sua intenzione è quella di fare arte con “niente”, usando scarti, residui abbandonati che a volte nemmeno cerca perché sono loro a trovarlo. Attinge al mondo degli oggetti per assemblarli e ricollocarli in un in contesto diverso all’interno del quale diventano portatori di nuovi significati, lasciando fluire la comunicazione come una sorta di flusso di coscienza, creando per lo spettatore spunti di conoscenza e per se stesso una sempre più consapevole autocoscienza.
Enrico Bonetto, oltre ai lavori presenti in questa esposizione , ha creato appositamente per SPAZIOTINDACI due particolari installazioni: la prima dal titolo REC accompagna lo spettatore nella sperimentazione della percezione dello stesso soggetto filtrato e trasmesso con mezzi espressivi diversi, l’altra intitolata POST-IT, che si compone di 28 foglietti di carta colorati di 28 colori diversi appesi in maniera casuale alla parete. I foglietti non sono scritti, il messaggio deve essere ancora pensato e steso su carta e la negazione costringe chi guarda ad uno sforzo per completare l’opera e scrivere il proprio messaggio.
Enrico Bonetto nasce a Padova il 27 settembre 1972 da padre restauratore e madre sarta, da loro eredita l’amore per la matericità e per le textures. Da subito manifesta una passione per il disegno tecnico prima artistico poi, che lo seguirà negli studi fino (laureato in ingegneria civile) alla fondazione di “ETC STUDIO…” specializzato in architettura e design. Il 1999 è l’anno in cui la produzione artistica inizia ad essere regolare fino ad oggi percorrendo in maniera trasversale tutta la storia dell’arte contemporanea: lo stile passa da post impressionista ad informale fino alla minimal art, sempre reinterpretrato e reinventato in chiave personale. È in questi anni che si cimenta anche con la scultura, principalmente opere in legno e la fotografia. È questo il suo ultimo amore dalla foto tradizionale con la macchina Reflex, alla digitale rivista con Photoshop fino all’uso dell’intramontabile Polaroid. Sposato con Chiara, stilista di moda.
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