Sauro Tessoni. Bellezza: splendore del vero

Sauro Tessoni, Mattino d'estate

 

Dal 11 Ottobre 2014 al 16 Ottobre 2014

Parma

Luogo: Galleria S.Andrea

Indirizzo: via G.Cavestro 6

Orari: da martedì a sabato 10-12 / 16-19; domenica 16-19

Enti promotori:

  • Associazione UCAI

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0521 228136

E-Mail info: info@ucai-parma.it

Sito ufficiale: http://www.ucai-parma.it/


Sauro Tessoni nasce a Parma nel Maggio del 1949. Fin da giovanissimo scopre di avere una grande inclinazione per il disegno. Tra i suoi insegnanti c’è Claudio Spattini, che lascia in lui una traccia indelebile, e da cui riceverà, molti anni più tardi, apprezzamento ed incoraggiamento.
Fondamentalmente autodidatta, disegna e dipinge per conto proprio fino a quando, negli anni 80, frequenta il pittore Franco Aimi e per la prima volta affronta con lui la figura nuda dal vero e la difficile tecnica dell’acquerello. Da quel momento si può affermare che Tessoni dipinga con regolarità, incoraggiato anche da un altro pittore ed amico: Federico Belicchi.
Partecipa a “workshops” tenuti da acquarellisti americani: Frank Webb a Chioggia, e Charles Reid a Girona. Frequenta per cinque anni la scuola di nudo dal vero al “Toschi”, condotta dal Prof. Fausto Beretti.
Il suo talento è stato sottolineato da vari critici locali come Marzio Dall'Acqua, Tiziano Marcheselli e Manuela Bartolotti.
La Dott.ssa Manuela Bartolotti scrive di lui che: 
“Nei quadri di Tessoni tutto sembra sospeso, silenzioso, in attesa. E in questa attesa ogni cosa vibra nella luce, mentre i colori si compongono in orchestrazione perfetta. E' quest'ordine, quest'equilibrio a far credere all'incantesimo dell'immobilità, ma a ben vedere c'è sempre un assolo splendente, una deflagrazione solare, squillante. La pittura di Tessoni è il canto corale della vita in un'estate che sembra non finire mai: un inno alla gioia. Quello che sembra muto, porta in sè il soffio dell'esistenza: flebile, ma perenne. E' il sussurro che richiama il giorno, acquattato nelle cose e nella speranza del dopo. E quest'artista invita ad ascoltarlo, opera dopo opera, in un crescendo gioioso, in un tripudio di colori. Una sinfonia. La nona?"


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