Bernini scultore. Il difficile dialogo con la modernità di Lucia Simonato - Presentazione

Bernini scultore. Il difficile dialogo con la modernità di Lucia Simonato - Presentazione, Palazzo Barberini, Roma

 

Dal 05 Dicembre 2018 al 05 Dicembre 2018

Roma

Luogo: Palazzo Barberini

Indirizzo: via delle Quattro Fontane

Curatori: Silvia Pedone

Costo del biglietto: ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Telefono per informazioni: +39 06 4824184

E-Mail info: gan-aar@beniculturali.it

Sito ufficiale: http://www.barberinicorsini.org



Mercoledì 5 dicembre 2018 alle ore 18.00, si terrà nella sede di Palazzo Barberini la presentazione del volume Bernini scultore. Il difficile dialogo con la modernità di Lucia Simonato (Electa, 2018).

Introduce
Flaminia Gennari Santori

Presentano
Flavio Fergonzi
Joris van Gastel
Silvia Ginzburg

Bernini corruttore delle arti, Bernini smorfioso, Bernini pittorico e tirannico, Bernini arcinaturalista o, tutto il suo contrario, Bernini ammanierato. Bernini dell’Apollo e Dafne e Bernini del David. E infine Bernini barocco. Completamente inedita, questa avventura critica nella fortuna letteraria e visiva berniniana tra Otto e Novecento apre uno scenario in cui i protagonisti non sono solo figure di primo piano della storia dell’arte quali Burckhardt e Wölfflin, Adolfo Venturi e Longhi, ma anche scrittori come d’Annunzio e soprattutto artisti, da Vincenzo Vela a Boccioni, da Carpeaux a Sargent.
Condotto proponendo ricchi confronti visivi, lo studio lascia emergere l’immagine dalle tinte forti che la modernità ha associato a Bernini scultore, rendendolo di fatto un’importante cartina al tornasole per definire sé stessa, nella prassi artistica e nella teoria.
Articolato in tre capitoli, il volume affronta nel primo le origini settecentesche di alcuni giudizi che si consolidarono nell’Ottocento e spesso agirono in modo innovativo anche sul lessico della critica, oltre che nell’elaborazione di nuovi approcci teorici alla scultura. Nel secondo capitolo, centrale è il tema del ‘naturalismo’ berniniano, nella sua duplice anima sacra e profana, tra Kunstwissenschaft tedesca e tradizione scultorea francese. Il terzo è dedicato a Roma capitale, dallo scorcio del XIX secolo fino all’avvento del Fascismo: gli sforzi per identificare in Bernini un nuovo eroe dell’Italia unita, il suo rapporto con la città, la curiosità degli artisti moderni. Scritto non senza ironia nel rilevare le vivaci contraddizioni della storiografia, i cortocircuiti della retorica e le oscillazioni del gusto, il saggio si offre anche come un punto di osservazione, propositivo e privilegiato, per tornare a riflettere sul grande artista e sulla complessità storica della sua definizione critica.
 

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