Francisco Salamone. L'architetto della pampa
Dal 10 Febbraio 2014 al 28 Febbraio 2014
Roma
Luogo: Casa dell’Architettura
Indirizzo: piazza Manfredo Fanti 47
Orari: da lunedì a venerdì 10-18; sabato 9.30-12.30
Telefono per informazioni: +39 06 97604598
E-Mail info: Info@casadellarchitettura.it
Sito ufficiale: http://www.casadellarchitettura.it
34 immagini uniche in mostra dal 10 al 28 febbraio 2014 presso la Casa dell’Architettura di Roma.
Opening Lunedì 10 Febbraio ore 17 con il convegno “Le forme del cemento: quale futuro?” e visita guidata con l’autore
Stefano Nicolini, da oltre trenta anni fotografo e reporter free-lance specializzato in cultura, natura e sport, presenta la mostra fotografica dedicata al vulcanico architetto italo argentino Francisco Salamone ed ospitata dal 10 al 28 febbraio presso la Casa dell’Architettura di Roma.
“Francisco Salamone, l’architetto della Pampa” è un progetto che comprende 34 immagini in due formati (30x40 e 60x90) in bianco e nero realizzate in stampa chimica ai sali d’argento su carta baritata e che esalta le caratteristiche professionali dell’architetto catanese nato nel 1897 ed emigrato in Argentina a soli quattro anni.
Concepite come un omaggio all’eclettismo creativo di Salamone, le fotografie in mostra ne declinano ogni caratteristica professionale: astrattismo figurativo, gigantismo, uso della metafora, prospettiva dinamica, protagonismo delle linee verticali, magnificazione della tecnologia, tutte enfatizzate dall’utilizzazione del cemento armato, la “pietra liquida” che si stava scoprendo proprio all’epoca e che permetteva di arricchire con innovative curvature le nuove architetture.
L’uso del bianco e nero è utilizzato da Nicolini per cogliere la genialità interpretativa di Salamone e contribuire, attraverso l’accentuazione dei contrasti cromatici di alcuni scatti, ad una lettura al contempo più intima ed estasiata del suo lavoro. Al contempo, la distorsione delle linee in alcuni dei soggetti ritratti, ottenuta con l’uso del grandangolare, una soluzione inusuale nella fotografia di architettura, vuole essere un omaggio dell’artista alla nuova e appassionata indagine di forme e volumi condotta da Salamone, una metafora fotografica della metafora creativa del grande architetto, riscoperto soltanto negli ultimi anni nel suo paese di adozione.
Opening Lunedì 10 Febbraio ore 17 con il convegno “Le forme del cemento: quale futuro?” e visita guidata con l’autore
Stefano Nicolini, da oltre trenta anni fotografo e reporter free-lance specializzato in cultura, natura e sport, presenta la mostra fotografica dedicata al vulcanico architetto italo argentino Francisco Salamone ed ospitata dal 10 al 28 febbraio presso la Casa dell’Architettura di Roma.
“Francisco Salamone, l’architetto della Pampa” è un progetto che comprende 34 immagini in due formati (30x40 e 60x90) in bianco e nero realizzate in stampa chimica ai sali d’argento su carta baritata e che esalta le caratteristiche professionali dell’architetto catanese nato nel 1897 ed emigrato in Argentina a soli quattro anni.
Concepite come un omaggio all’eclettismo creativo di Salamone, le fotografie in mostra ne declinano ogni caratteristica professionale: astrattismo figurativo, gigantismo, uso della metafora, prospettiva dinamica, protagonismo delle linee verticali, magnificazione della tecnologia, tutte enfatizzate dall’utilizzazione del cemento armato, la “pietra liquida” che si stava scoprendo proprio all’epoca e che permetteva di arricchire con innovative curvature le nuove architetture.
L’uso del bianco e nero è utilizzato da Nicolini per cogliere la genialità interpretativa di Salamone e contribuire, attraverso l’accentuazione dei contrasti cromatici di alcuni scatti, ad una lettura al contempo più intima ed estasiata del suo lavoro. Al contempo, la distorsione delle linee in alcuni dei soggetti ritratti, ottenuta con l’uso del grandangolare, una soluzione inusuale nella fotografia di architettura, vuole essere un omaggio dell’artista alla nuova e appassionata indagine di forme e volumi condotta da Salamone, una metafora fotografica della metafora creativa del grande architetto, riscoperto soltanto negli ultimi anni nel suo paese di adozione.
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