I cavalieri della memoria

I cavalieri della memoria, Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, Roma

 

Dal 27 Febbraio 2014 al 23 Marzo 2014

Roma

Luogo: Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari

Indirizzo: piazza Guglielmo Marconi 8

Orari: da martedi a domenica 9-20

Telefono per informazioni: +39 06 5926148 / 06 5910709

E-Mail info: ic-d@beniculturali.it

Sito ufficiale: http://www.idea.mat.beniculturali.it


Il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, in collaborazione con il Museo internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo, presenta, nell’ambito della promozione delle tradizioni orali e della conoscenza del patrimonio immateriale del nostro Paese, una mostra fotografica e degli spettacoli dedicati al teatro dell’Opera dei Pupi siciliano. La mostra I Cavalieri della memoria, a cura di Rosario Perricone, presenta il mondo dei pupi e ripercorre lo scontro tra Occidente e Oriente, quale ha attraversato la letteratura e le arti europee sin dal tempo dei Greci, contrapposizione che nel tempo si è convertita in principio ideologico ordinatore del mondo. In questo quadro è da intendere l’opposizione tra cristiani e saraceni, presente in tanti aspetti della cultura europea. La cultura siciliana, in particolare, custodisce nel suo patrimonio, nel linguaggio, nei riti, nei comportamenti tracce profonde e incancellabili di questo confronto tra visioni del mondo solo apparentemente inconciliabili. 
A circa due secoli dalla sua prima apparizione l'opera dei pupi, certamente tra le più singolari espressioni della cultura popolare siciliana, conserva ancora oggi una significativa vitalità. Le “marionette armate”, grazie a tenaci operatori fedeli alla tradizione più autentica – trasmessa oralmente -, rievocano gli epici combattimenti tra i paladini di Carlo Magno, strenui difensori della fede cristiana, e gli infedeli saraceni, temibili e minacciosi, rappresentando tradimenti, sofferte storie d’amore, miracolose apparizioni, irruzioni di animali feroci e figure demoniache. Oltre alle forti suggestioni visive, sonore e verbali che i pupi armati con luccicanti armature, regalano, lo spettacolo è caratterizzato, dunque, da un repertorio il cui fondo narrativo presenta un’ascendenza colta - dal ciclo carolingio e bretone, all'epica orale; dall'affabulazione del cuntu fino alle esilaranti farse. Dopo un attento studio da parte dei vari comitati in occasione dei convegni dell’UNESCO, questa nel 2001 ha incluso l’opera dei pupi tra i 19 capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità. 
La mostra I Cavalieri della memoria espone immagini dagli archivi fotografici del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, sul tema del teatro dell'opera dei pupi e delle altre tradizioni cavalleresche presenti nell'isola, come il carretto dipinto e alcune feste popolari. L’obiettivo è quello di restituire attraverso la rappresentazione fotografica quei segni che parlano di una cultura che resiste nelle mani di pochi opranti ma che ancora dopo due secoli vive nella contemporaneità. 
L’esposizione include 21 pannelli fotografici e 12 didascalici ed è corredata da un video esplicativo. Infine la mostra sarà completata dai pupi di proprietà del Museo Nazionale delle Arti e tradizioni popolari in modo da valorizzare il patrimonio museale collocandolo all’interno di un percorso espositivo performativo. 
Dal 20 al 22 Marzo 2014 è prevista la messa in scena dello spettacolo nel Salone d’Onore: "Duello di Orlando e Rinaldo per amore di Angelica". 
Lo spettacolo, adatto a grandi e piccini, è un libero adattamento di Vincenzo Mancuso di uno dei molteplici episodi del lungo ciclo Carolingio ed è tratto da antichi canovacci ispirati dalla Storia dei Paladini di Francia di Giusto Lo Dico. 
Il ricorso a “pupi a effetto”, le battaglie tra Magonzesi e Cristiani, l'amore dei due eroi, Orlando e Rinaldo, per la bella principessa Angelica del Catai danno vita ad una performance che mostra gli aspetti più peculiari dell’Opera dei pupi siciliana. 
In questo modo sarà offerta la possibilità di rileggere le fotografie attraverso la visione dello spettacolo e, viceversa, di leggere lo spettacolo attraverso la conoscenza, acquisita mediante le immagini, di tutto ciò che normalmente è nascosto alla vista degli spettatori. 

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