Orpheo is lost in town

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Dal 15 Giugno 2013 al 22 Giugno 2013

Roma

Luogo: Evasioni Art Studio

Indirizzo: via Dè Delfini 23

Orari: tutti i giorni 13-20; domenica 13-18

Curatori: Eleonora Santonocito

Telefono per informazioni: +39 389 1525168

E-Mail info: evasioni.artstudio@gmail.com

Sito ufficiale: http://evasioniartstudio.blogspot.it


“Orfeo viene e va, non affannatevi a cercarlo. Egli è la dove non lo seguite” L’Evasioni Art Studio ospita la mostra dell’artista Manuela Furlan, per la prima volta a Roma. Orpheo is lost in Town a cura di Eleonora Santonocito sarà aperta dal 15 al 22 Giugno 2013. In mostra le opere pittoriche realizzate con tecnica mista, ad olio, acrilico, pastelli e pennarelli del 2011 e del 2012 in cui Manuela Furlan giunge ad un’espressività più intensa. Orfeo si è perso: il bosco non è più il luogo ameno, ma assume i contorni incerti di una città. La sua lira ha smesso di suonare e l’unica compagnia è un cagnolino fedele. Orfeo non suona più per una rinuncia o per la perdita d’ ispirazione e non più dio, vaga solitario per la città senza una meta. Strade, metropolitane, brevi corsi d’acqua, hanno le caratteristiche indefinite della propria anima alla ricerca di coordinate. Nulla importa se le sue tracce si perdono tra i sentieri inesplorati, perché Orfeo libero sia dalle regole della ragione, sia da quelle dell’istinto inventa per sé nuovi equilibri. Ed Euridice? Alla giovane ninfa “celeste” non rimane altro che prendere coscienza del cambiamento nell’ansia di una liberazione che mai avverrà. Orpheo is Lost In Town è una mostra che parla di rinunce, di perdite e di attese, di un errare spirituale più che fisico, in cui nel silenzio si cercano nuove risposte. In un linguaggio pittorico rapido, le forme diventano segni grafici ricomposti dalla mente, essenziali, incorporei e leggeri. I colori intensi, portati al massimo della loro espressività creano volumi appena accennati, pronti a fondersi in un ritmo a volte vorticoso, altre volte fluido che unisce i personaggi allo spazio. L’attenzione di Manuela Furlan per il soggetto ramingo, riflette i sentimenti di un conflitto interiore dimesso in cui lo smarrimento è tensione emotiva dagli esiti inconsueti. I dipinti di Manuela Furlan, fuori da una narrazione, con personaggi senza volto uniscono all’intimismo una visione universale e interiorizzata del vivere quotidiano. Manuela Furlan, nata a Magenta (Mi) nel ’73, diplomata alla Scuola del Fumetto ha lavorato per la casa editrice Feltrinelli illustrando i romanzi di Jonathan Coe. Dopo aver studiato all’Accademia di Brera predilige la pittura come canale espressivo. Dal 2008 inizia mostre collettive e personali come Transiti alla Villa Litta Modignani di Ossona e Incluso il cane alla Sala Angelo Lodi di Buscate. Nel 2012 ha l’occasione di un’esperienza in Provenza, con Un heur erarissime, insieme allo scultore Davide Galbiati, all’Atelier Gastone De Luppè di Arles. E’ finalista a il Segno, premio indetto dalla Galleria Zamenhof di Milano nel 2009, a Movimento nelle segrete di Bocca , a Milano, e al 12°Premio d’arte città di Novara, nel 2012.

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