TAV Bologna - Milano

Guido Guidi, TAV PK, 2006. cromogenic colour prints, cm. 19,4 x 24,4

 

Dal 15 Marzo 2013 al 21 Aprile 2013

Roma

Luogo: MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Indirizzo: via Guido Reni 4a

Orari: da martedì a venerdì e domenica 11-19; sabato 11-22

Curatori: Francesca Fabiani, William Guerrieri

Costo del biglietto: € 11 intero, € 8 ridotto

Telefono per informazioni: +39 06 3225178

E-Mail info: press@fondazionemaxxi.it

Sito ufficiale: http://www.fondazionemaxxi.it


Con la mostra TAV. Bologna – Milano organizzata dal MAXXI Architettura e curata da Francesca Fabiani e William Guerrieri, verranno esposte al MAXXI oltre 100 fotografie che raccontano come l’occhio dei fotografi sia cambiato negli anni, a partire dagli anni Settanta e grazie alla Land Art e l’Arte Concettuale, spostando l’attenzione dalla progettazione dei grandi manufatti alle trasformazioni che essa produce sul paesaggio, sia in termini fisici che sociali. Questo approccio ha reso possibile una più consapevole partecipazione ai processi di cambiamento, conferendo allo spettatore potere di autonomia e di valutazione. 
Spiega Margherita Guccione, Direttore del MAXXI Architettura: “L’indagine dei fotografi sui paesaggi delle infrastrutture si conferma uno straordinario strumento per leggere la contemporaneità e per interagire con il pensiero di chi progetta i grandi scenari territoriali. Per questi significati la fotografia è uno degli assi portanti del Museo di architettura” 
Dal 2003 al 2009 l’indagine fotografica condotta sui lavori per l’Alta Velocità della tratta Bologna - Milano, ha esplorato le innumerevoli conseguenze territoriali di questa grande opera, attraverso la visione multipla e diacronica di dieci fotografi: John Gossage (USA), Dominique Auerbacher (F), William Guerrieri (I), Guido Guidi (I), Walter Niedermayr (I), Vittore Fossati (I), Bas Princen (NL), Tim Davis (USA), Cesare Ballardini (I) e Marcello Galvani (I). Video di: Tim Davis (USA). 

Alla base di queste analisi sta una concezione del progetto fotografico inteso come ricerca antiretorica e anti-spettacolare, senza pretese di esaustività o generalizzazioni teoriche. Un metodo che si basa sul principio fondamentale che più autori possano contribuire ad un’azione conoscitiva di tipo collettivo, in virtù della moltiplicazione dei punti di vista e delle strategie di visione. 
Sono state prese in considerazione alcune aree vicine ai cantieri, come il ponte di ferro sul fiume Po, il tunnel di Fontanellato, il viadotto Modena, le gallerie naturali del percorso urbano di Bologna, mentre nell'ultima fase (2008 – 2009), grazie alla collaborazione di architetti, urbanisti e storici, l’indagine è stata rivolta alle opere di “mitigazione ambientale” e alla tecnologia utilizzata per il controllo della marcia del treno. 
Il progetto di indagine è stato realizzato da Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea un’associazione di enti pubblici con sede a Rubiera (Reggio Emilia) che dai primi anni Novanta conduce un’attività di indagine fotografica sul territorio, soprattutto regionale, testimoniandone i caratteri locali ma anche l’impatto della globalizzazione. 

Giovedì 14 marzo alle ore 18.00 in occasione della inaugurazione della mostra, presso la Sala Graziella Lonardi Buontempo del MAXXI B.A.S.E. (INGRESSO LIBERO) si terrà Raccontare la ricerca TAV una conversazione con William Gerrieri curatore del progetto e alcuni dei fotografi che hanno partecipato all’indagine condotta sui lavori per l’Alta Velocità della tratta Bologna – Milano. 
Un incontro/confronto per capire come si è sviluppato uno dei più significativi progetti di indagine sul territorio, che ha saputo evidenziare l’impatto fisico e sociale dei processi economici della globalizzazione attraverso la più qualificata ricerca fotografica nazionale e internazionale. 
L’indagine condotta sulla costruzione dell’imponente infrastruttura per l’Alta Velocità della tratta Bologna-Milano tra il 2003 e il 2009 è occasione per riflettere sull’etica della progettazione nella relazione con il territorio, sul ruolo sociale e conoscitivo della fotografia, sul suo rapporto con la progettazione architettonica e urbanistica. 

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