Carlo La Licata. L'anima dei luoghi
Dal 18 Luglio 2014 al 30 Agosto 2014
Noto | Siracusa
Luogo: Palazzo Trigona
Indirizzo: via Cavour 95
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 095 539326
E-Mail info: turismo_cultura@comunenoto.legalmail.it
Sito ufficiale: http://www.comune.noto.sr.it
Noto, 11 luglio 2014 - “I luoghi hanno un’anima e il nostro compito è di scoprirla”: con questa missione ideale sarà inaugurata venerdì 18 luglio la mostra di Calo La Licata, artista netino che dopo anni di “eremitaggio” torna a esporre le proprie opere nella sua città d’origine.
Le 25 opere selezionate da collezioni private intessono un percorso che fa della scoperta dei luoghi la ricerca della loro aurea sacralità, scandita da una visione evocatrice che oscilla tra la quotidianità siciliana e la rievocazione dei suoi genii loci. Su tutti i temi si staglia la Madre Terra, che si presenta nelle molteplici vesti di donne monumentali, divinità della terra e figure operose che la popolano.
Sulle opere si stende un velo luminoso e perlaceo, tratto distintivo del pittore netino che ama definirsi un “chiarista” proprio per la connotazione lattiginosa delle sue opere, connotate da una consistenza “pastosa” che si fa strada per indicare la mente e la memoria del luogo narrato.
Come scrive Michele Romano nella nota critica a corredo della mostra “le sue narrazioni cromatiche maturano verso il senso di una metafisica visione del reale, il suo memento mori o quella fugacità della vita è presente e si concretizza in quell’arte senza tempo, è questo il lirismo poetico di La Licata, la dettagliata trasparenza dei suoi oggetti posti con estrema cura non sono la pura espressione di un folclore siciliano, ma sicuramente una maniacale indagine nordica e mediterranea, quel senso corale di una esistenza dove la narrazione iconografica si traduce in poesia per immagini, la pura e casuale disposizione nello spazio sono il mero ricordo di una infanzia e di una realtà vissuta dall’artista. (…) In questo Carlo La Licata è maestro di segni e cromie lontane, una terrena visione di un presente vissuto, dove l’oggetto pittorico si trasmuta in chiave d’indagine introspettiva, quel luogo dei luoghi, dove il segno più visibile di una comunità o etnia si traduce in visione senza tempo”.
Le 25 opere scelte, olio su tela ad eccezione di qualche china, saranno disposte nei diversi ambienti della Sala Gagliardi, all’interno di Palazzo Trigona, secondo un criterio tematico che valorizzerà le nature morte, i paesaggi e i ritratti. La scelta di un allestimento leggero e minimalista, curato dallo Studio Barnum, intende esaltare la visione evocatrice delle opere dell’artista.
L’inaugurazione si svolgerà venerdì 18 luglio alle ore 19.00. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 30 agosto. Ogni venerdì di agosto, durante la sera, l’artista sarà presente, accogliendo ospiti e appassionati d’arte in un informale happening per discutere di arte nelle sue molteplici sfaccettature.
Le 25 opere selezionate da collezioni private intessono un percorso che fa della scoperta dei luoghi la ricerca della loro aurea sacralità, scandita da una visione evocatrice che oscilla tra la quotidianità siciliana e la rievocazione dei suoi genii loci. Su tutti i temi si staglia la Madre Terra, che si presenta nelle molteplici vesti di donne monumentali, divinità della terra e figure operose che la popolano.
Sulle opere si stende un velo luminoso e perlaceo, tratto distintivo del pittore netino che ama definirsi un “chiarista” proprio per la connotazione lattiginosa delle sue opere, connotate da una consistenza “pastosa” che si fa strada per indicare la mente e la memoria del luogo narrato.
Come scrive Michele Romano nella nota critica a corredo della mostra “le sue narrazioni cromatiche maturano verso il senso di una metafisica visione del reale, il suo memento mori o quella fugacità della vita è presente e si concretizza in quell’arte senza tempo, è questo il lirismo poetico di La Licata, la dettagliata trasparenza dei suoi oggetti posti con estrema cura non sono la pura espressione di un folclore siciliano, ma sicuramente una maniacale indagine nordica e mediterranea, quel senso corale di una esistenza dove la narrazione iconografica si traduce in poesia per immagini, la pura e casuale disposizione nello spazio sono il mero ricordo di una infanzia e di una realtà vissuta dall’artista. (…) In questo Carlo La Licata è maestro di segni e cromie lontane, una terrena visione di un presente vissuto, dove l’oggetto pittorico si trasmuta in chiave d’indagine introspettiva, quel luogo dei luoghi, dove il segno più visibile di una comunità o etnia si traduce in visione senza tempo”.
Le 25 opere scelte, olio su tela ad eccezione di qualche china, saranno disposte nei diversi ambienti della Sala Gagliardi, all’interno di Palazzo Trigona, secondo un criterio tematico che valorizzerà le nature morte, i paesaggi e i ritratti. La scelta di un allestimento leggero e minimalista, curato dallo Studio Barnum, intende esaltare la visione evocatrice delle opere dell’artista.
L’inaugurazione si svolgerà venerdì 18 luglio alle ore 19.00. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 30 agosto. Ogni venerdì di agosto, durante la sera, l’artista sarà presente, accogliendo ospiti e appassionati d’arte in un informale happening per discutere di arte nelle sue molteplici sfaccettature.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 20 aprile 2024 al 27 ottobre 2024
Conversano | Castello Conti Acquaviva D'Aragona
CHAGALL. SOGNO D’AMORE
-
Dal 20 aprile 2024 al 29 settembre 2024
Possagno | Museo Gypsotheca Antonio Canova
Canova. Quattro Tempi. Fotografie di Luigi Spina
-
Dal 20 aprile 2024 al 21 luglio 2024
Torino | Mastio della Cittadella
Henri de Toulouse-Lautrec. Il mondo del circo e di Montmartre
-
Dal 20 aprile 2024 al 24 novembre 2024
Venezia | Sedi varie
60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere
-
Dal 16 aprile 2024 al 15 settembre 2024
Venezia | Gallerie dell’Accademia
Willem de Kooning e l’Italia
-
Dal 17 aprile 2024 al 22 settembre 2024
Venezia | Ateneo Veneto
Walton Ford. Lion of God