Rosso Fiorentino. La Madonna in Gloria
Dal 24 Aprile 2020 al 24 Aprile 2020
Treviso
Luogo: Canale Youtube dell'Ermitage
Indirizzo: online
Orari: ore 15
Tra i capolavori dell'arte italiana custoditi all'Ermitage ci sono anche alcune, importanti opere del Manierismo.
"La Madonna in Gloria" di Rosso Fiorentino è uno di questi, rientrato solo ora, dopo quattro anni di restauro, nel percorso permanente del Museo.
Un'opera di grande suggestione, di cui il restauro ha rivelato colori, pennellate e segreti, che sarà svelata al pubblico italiano in assoluta anteprima venerdì 24 aprile alle ore 15.00 sul canale Youtube dell'Ermitage (con sottotitoli in italiano)
da Tatjana Kirillovna Kustodieva, grande studiosa dell'arte italiana,
Conservatrice della pittura italiana del XIII e XVI secolo e capo ricercatore per la Sezione Arte Figurativa dell'Europa Occidentale dell'Ermitage.
Kustodieva ci accompagnerà alla visione particolare e ravvicinata e alla conoscenza di questo bellissimo dipinto.
Rosso Fiorentino - artista dalla storia complessa, affermatosi alla corte di Francesco I in Francia, ma morto suicida con il veleno nel 1540 -
fu infatti uno dei massimi esponenti dei cosiddetti eccentrici fiorentini, pionieri di quella corrente artistica che si sviluppò in Italia nel XVI secolo e diffusasi poi in tutta Europa: il Manierismo, caratterizzato da elementi bizzarri e stravaganti,
forme strane e colori contrastanti, oltrepassando i principi dell'arte rinascimentale.
La " Madonna in gloria" un tempo impropriamente chiamata"Madonna col Bambino sulle nubi" ben rappresenta questo nuovo sentire, presentando un dinamismo e una sinuosità innovativa, pur partendo da un modello classico, ovvero la "Madonna di Foligno" opera famosa di Raffaello, ripresa attraverso le stampe di Marco Raimondi.
Eppure Rosso saprà interpretare il soggetto in modo del tutto personale e se nell'iconografia classica la Vergine appoggia i piedi sulle nubi, nel quadro del pittore fiorentino al posto delle nuvole ci sono dei putti.
Un dipinto di assoluta suggestione per la tensione dei personaggi e la luce quasi mistica che irradia la Vergine
e che la stessa Madonna sembra emettere.
L'opera arrivò all'Ermitage nel 1810, ma non se ne conosce la provenienza.
Ora il restauro del dipinto - una tavola trasportata su tela che ai raggi x ha rivelato il bellissimo disegno sottostante - ha portato in luce tantissimi particolari nuovi: se una volta i raggi attorno alla testa della Vergine sembravano verdi, ora si apre la gamma azzurra; se gli arcangeli e la parte superiore dell'opera erano quasi invisibili ora le figure sono tornate ad avere dimensione e forza; sono state eliminate le aggiunte posteriori e son riemerse le cromie e i contorni originali dei volti.
Non solo ma durante il restauro sulla testa del putto che stringe il compagno è stata scoperta una corona d’alloro, che ha permesso di comprovare l’autenticità dell’opera dell'Ermitage.
Un appuntamento attesissimo quello con le viste e i collegamenti on line dall'Ermitage che si rinnova ogni settimana dal 26 marzo scorso e che confermano l'omaggio che il Museo Statale Ermitage
e il Suo Direttore Michail Piotrovsky
hanno voluto nei confronti del nostro Paese.
Un altro ponte gettato tra le nazioni, grazie alla cultura.
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