Bifore Trifore Dorifore. Cambiamenti climatici e biodiversità

REsi Girardello, INSEX, 2018, Dorifore in filo metallico verniciato tessuto a mano, luci a led, Installazione di dimensioni variabili, Particolare | Foto: Anna Colitti

 

Dal 03 Giugno 2018 al 02 Settembre 2018

Venezia

Luogo: Museo di Palazzo Mocenigo

Indirizzo: Santa Croce 1992

Orari: Tutti i giorni 10 - 17 (biglietteria 10 - 16.30) | Lun chiuso

Curatori: Chiara Squarcina, Progetto artistico di Resi Girardello, Organizzazione di Alessandro Corona

Costo del biglietto: Intero 8 € | Ridotto 5.50 €

Telefono per informazioni: +39 041 721798

E-Mail info: mocenigo@fmcvenezia.it

Sito ufficiale: http://mocenigo.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/bifore-trifore-dorifore/2018/08/17972/mostra-4/



Bifore Trifore Dorifore
Cambiamenti climatici e biodiversità

CONFERENZA – PERFORMANCE ARTISTICA
In occasione del finissage della mostra di REsi Girardello

Venezia - Museo di Palazzo Mocenigo venerdì 31 agosto 2018 - ore 17.30

Bifore Trifore Dorifore - Cambiamenti Climatici e biodiversità: come potrebbero cambiare gli ecosistemi della Laguna di Venezia e dell'Alto Adriatico?

La Fondazione Musei Civici Venezia, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia e il centro CMCC@Ca’Foscari, propone un incontro dedicato ad illustrare come le dinamiche di cambiamento climatico stiano iniziando a modificare la struttura e il funzionamento degli ecosistemi marini, completando il percorso tra arte e scienza, storia e contemporaneità che, nell'estate 2018, si è articolato nella mostra Bifore Trifore Dorifore di REsi Girardello, dislocata nelle sedi di Venezia di Museo di Palazzo Mocenigo, di Casa di Carlo Goldoni e del Museo del Merletto di Burano.

La conferenza, promossa dalla curatrice della mostra Dott.ssa Chiara Squarcina e dal Prof. Roberto Pastres, fa seguito ad un primo appuntamento di arte e scienza realizzato alla fine dello scorso anno nell’ambito della mostra MODUS – Tecniche poetiche materiali nell’arte contemporanea (Evento Collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia curato da Martina Cavallarin e Eleonora Frattarolo – www.m-o-d-u-s.it).

L’obiettivo è quello di costruire un dialogo empatico sul tema dei cambiamenti climatici, problema che ci tocca a livello globale, da comunicarsi sia con il linguaggio scientifico degli esperti sia con il linguaggio dell’immagine e del coinvolgimento emozionale dell’Arte che possa raggiungere il pubblico senza alcun filtro sociale e culturale, in libertà.

I relatori, il Prof. Roberto Pastres e il Prof. Fabio Pranovi, docenti presso il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università Ca' Foscari Venezia, sono esperti di ecologia marina, pesca e acquacoltura. L’Università Ca' Foscari ha recentemente rafforzato il proprio impegno nello studio dei Cambiamenti Climatici, stabilendo una forte sinergia con il Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici, CMCC: ricercatori di entrambi gli enti, lavorano ora assieme nel nuovo Centro CMCC@Ca’Foscari.

CMCC@Ca'Foscari è il più grande centro accademico di ricerca sui cambiamenti climatici in Italia, nato quest’anno dal consolidamento della partnership strategica tra Università Ca' Foscari Venezia (www.unive.it) e la Fondazione CMCC - Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (www.cmcc.it). Con sede al Vega Park – Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia Marghera, la task force multidisciplinare vede lavorare insieme climatologi, economisti, chimici, statistici per mettere in piedi ricerche nazionali e internazionali sull'interazione tra il clima, l'ambiente, l'economia e la società. Studi che sono supporto alla costruzione di politiche che mirano ad affrontare i cambiamenti climatici.

Programma
17.30 Breve visita guidata alla mostra Bifore Trifore Dorifore presso il Museo di Palazzo Mocenigo nel corso della quale l'autrice svelerà ai visitatori le connessioni tra le opere esposte e il tema dei due interventi che seguiranno

18.10 Performance artistica PENELOPE 17 di REsi Girardello, collegata all’opera GAIA OmniaMundaMundis, che continuerà per tutta la durata della conferenza

18.15 Introduzione all’evento della curatrice, Dottoressa Chiara Squarcina

18:30 Prof. Roberto Pastres, Università Ca' Foscari, Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica; Centro CMCC@Ca’Foscari. L’intervento sarà dedicato ad illustrare come il clima italiano e, in particolare, veneto potrebbe cambiare, in base ai risultati delle più recenti proiezioni modellistiche e quali effetti ciò potrebbe avere sulle attività di acquacoltura

19:00 Prof. Fabio Pranovi, Università Ca' Foscari, Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica; Centro CMCC@Ca’Foscari. L’intervento si focalizzerà sui potenziali effetti dei suddetti cambiamenti sugli ecosistemi marini, con particolare riferimento alla Laguna di Venezia e all'Alto Adriatico

19.30 Aperitivo con piccolo buffet

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La mostra BIFORE TRIFORE DORIFORE, è un percorso tra arte e scienza, storia e contemporaneità, voluto dalla curatrice Chiara Squarcina. L’esposizione si snoda tra le sale di Palazzo Mocenigo, Casa Goldoni e del Museo del Merletto di Burano.

REsi Girardello, collegandosi al lavoro manuale e tessile della tradizione-donna oramai soppiantata dall’industria, valorizza la preziosità delle sapienti tecniche che riprende con i materiali tipici dell’Industria, come i fili di rame ad uso elettrico che ricicla per realizzare le sue opere.

Il visitatore viene accolto nei Musei Civici per la mostra aperta in concomitanza con la Biennale del Merletto di Venezia, con la maestosa opera GAIA OmniaMundaMundis, grande costruzione in acciaio e tessuto di fili di rame, assenza di un corpo che rappresenta la Terra Madre.
Una coperta per il mondo che ha impegnato nella realizzazione l’artista REsi Girardello per tre anni. La grande gonna della Dea, è auspicio per una soluzione dei problemi ecologici in atto e rappresentazione di un preciso scenario climatico positivo.
L’opera GAIA OmniaMundaMundis, esposta nel Portego di Palazzo Mocenigo, prende spunto dai libri di James Lovelock L’ipotesi di Gaia e La rivolta di Gaia ai quali è ispirata la tessitura in rame con cui è modellata l’opera. L’autore sostiene che tutti gli esseri che abitano la terra siano parte di un grande ecosistema e contribuiscano a mantenere la la Terra-Gaia in uno stato vitale proteggendola da pericolosi cambiamenti climatici o chimici. Sulla superficie dell’opera, REsi ha scelto di rappresentare una delle tre mappe del globo riprese dagli studi dallo scienziato James Lovelock, pioniere dell’individuazione del climate change: la prima, quella più ottimistica rispetto alle possibili sorti climatiche del pianeta.

Durante l’azione performativa che l’artista porta avanti in ogni esposizione dell’opera, come una Penelope contemporanea, REsi imbastisce la terza mappa che evidenzia come l’aumento di 5 gradi della temperatura terrestre possa dare il via a una sorta di “deserto della vita”. L’artista non vorrebbe portare a completamento la tessitura della sua mappa, auspicando che lo scenario catastrofico non si verifichi mai.

Con le sue opere, dalla micro alla macro scala, REsi Girardello racconta storie di vita di ecosistemi tra spazi e territori, mappe in continua mutazione. Luoghi che rischiano di diventare inospitali, con conseguenti rotture di equilibri e micro-macro migrazioni, luoghi come importanza del rapporto tra creature e il loro spazio vitale, in connessione con i temi della Biennale di Architettura ora in atto a Venezia.

Protagonisti dell’esposizione sono anche gli animali in via di estinzione, predatori che divengono prede, e animali inventati senza utilizzare le tecniche di creazione degli OGM, ma semplici materiali di riciclo a volte organici.
Celato dalla bellezza e dal luccicare dei materiali, il brulicare di un sottomondo fatto di elementi naturali, vegetali e animali degni di margini medievali, racconta la lotta per la sopravvivenza dagli esseri più piccoli alle storie di attualità del mondo.

Un panciotto, realizzato appositamente per la mostra, racconta tra i suoi decori, storie di difficoltà quotidiane di piccoli esseri che combattono per la loro sussistenza tra mondo vegetale e animale, oramai minacciati da OGM e pesticidi. Ad esempio, la dorifora, insetto infestante che si nutre delle parti aeree della patata, negli Stati Uniti è contrastato utilizzando una patata OGM, che è essa stessa insetticida, e avvelena l’insetto che di lei si ciba.
Nell’opera INSEX, venti dorifore, tra bifore e trifore, riprodotte con le trame metalliche, tentano di accoppiarsi incuranti, sfidando la natura esterna sempre meno ospitale. Accovacciate tra i tendaggi dei saloni. Tessuti sfarzosi delle industrie del Nord-Est, eternati nel materiale metallico, raccontano storie di fasti e decadenze e di vita comune di piccoli mondi.

Le opere di REsi Girardello esposte a Burano e a Casa Goldoni proseguono il percorso espositivo tra trame metalliche e indagine sui cambiamenti climatici che l’artista inizia a Palazzo Mocenigo; indagine artistico-scientifica sul climate change che l’artista porta avanti da più di 15 anni.

Realtà e apparenza, superficie e contenuto ancora una volta si confondono.
Un tutt’uno tra artificiale e naturale, mondi in lotta tra equilibri e sopravvivenze, supremazie e migrazioni. Piccole crudeltà abitano i pizzi come margini medievali del contemporaneo. E la vita scorre tranquilla ma brulicante tra i drappeggi dei palazzi sonnecchianti, sicura e protetta, lontana dalle emozioni navali dei grandi Mocenigo, pur tuttavia affacciandosi ad un futuro tanto incerto quanto imprevedibile.

ORARIO:
Tutti i giorni 10 - 17 (biglietteria 10 - 16.30) | Lun chiuso

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