Daniele Barbaro (1514-70). Letteratura, scienza e arti nella Venezia del Rinascimento

Daniele Barbaro (1514-70). Letteratura, scienza e arti nella Venezia del Rinascimento

 

Dal 10 Dicembre 2015 al 31 Gennaio 2016

Venezia

Luogo: Sale monumentali Biblioteca Nazionale Marciana

Indirizzo: piazza San Marco 13/a

Orari: 10-17

Curatori: Susy Marcon, Laura Moretti

Costo del biglietto: Palazzo Ducale e percorso Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana intero € 18, ridotto € 11. Gratuito Residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini da 0 a 5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate e interpreti turistici che accompagnino gruppi o visitatori individuali; membri ICOM; docenti accompagnatori di gruppi scolastici, fino ad un massimo di 2 per gruppo; volontari Servizio Civile; partner ordinari MUVE

Telefono per informazioni: +39 041 2407211

E-Mail info: biblioteca@marciana.venezia.sbn.it

Sito ufficiale: http://marciana.venezia.sbn.it



In occasione dei cinquecento anni dalla nascita di Daniele Barbaro, patrizio veneziano e prelato dagli interessi poliedrici, dal 10 dicembre 2015 al 31 gennaio 2016, nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana si terrà la mostra “Daniele Barbaro (1514-70). Letteratura, scienza e arti nella Venezia del Rinascimento”, (ingresso dal Museo Correr, Ala Napoleonica di Piazza San Marco, Venezia).

La mostra si inserisce fra le attività organizzate nell’ambito progetto internazionale “Daniele Barbaro (1514-70): In and Beyond the Text”, coordinato da Laura Moretti e finanziato da The Leverhulme Trust (UK), che vede la partecipazione in partenariato della University of St Andrews, del Centre d'Études Supérieures de la Renaissance (Tours), e della stessa Biblioteca Nazionale Marciana. La mostra renderà visibili i risultati della ricerca, condotta attraverso il coinvolgimento di un nutrito gruppo di studiosi (https://arts.st-andrews.ac.uk/danielebarbaro). Tema del progetto è l'attività di Daniele come scrittore, vista anche e soprattutto in relazione all'aspetto materiale dei diversi manoscritti superstiti e degli esemplari a stampa delle sue opere, nel contesto del Rinascimento europeo.
In una Venezia ormai aperta all'entroterra, Daniele, esponente autorevole dell'illustre famiglia Barbaro, fu uno dei maggiori intellettuali del tempo; egli si occupò di filosofia, matematica, astronomia, ottica, storia, musica e architettura, in contatto con i maggiori esperti e artisti, e con le Accademie del tempo.
Presso la Biblioteca Nazionale Marciana è conservato il nucleo più cospicuo e importante di autografi di Daniele, alcuni dei quali sono approdati alle stampe. Provenienti da raccolte diverse, i manoscritti furono un tempo tutti sul suo scrittoio, a Padova, e soprattutto a Venezia. Essi sono testimoni autorevoli di quali fossero i modi con i quali si procedeva alla stesura delle opere letterarie, scientifiche, teologiche ed epistolari nel Rinascimento, e di come l'edizione si completasse con la cura delle fasi di stampa. Da questi si apprende che Daniele ebbe particolare attenzione per le fasi editoriali.
Daniele Barbaro, erede di Francesco, fratello di Marcantonio, è immaginato all'interno della propria biblioteca, nell'atto di scrivere e di editare i propri testi, attraverso le varie fasi della propria esistenza scandite dalle immagini che lo raffigurano (fino al 15 novembre 2015 due dei suoi ritratti sono esposti a Venezia, presso la Galleria di Palazzo Cini). Uno dei due ritratti attualmente noti eseguiti da Tiziano (Madrid, Museo del Prado) lo raffigura intorno al 1545, trentenne dottore in artibus a Padova e già autore di opere letterarie. Eletto patriarca di Aquileia nel 1550, compare in vesti di ecclesiastico e uomo di scienza, in una ambientazione all'antica, nel ritratto di Paolo Veronese (Amsterdam, Rijksmuseum) dipinto con ogni probabilità nei primi anni sessanta. In quel periodo Daniele stava continuando a perfezionare il suo Commento a Vitruvio, sviluppato insieme ad Andrea Palladio – che ne esegue le tavole - , e pubblicato in due diverse edizioni nel 1556 e nel 1567. L'edizione dei Dieci libri dell'architettura vitruviani edita da Francesco Marcolini nel 1556, che Veronese raffigura nel ritratto, comprende inoltre  immagini xilografiche presumibilmente realizzate da disegni di Giuseppe Porta Salviati. Nello stesso periodo Barbaro si stava occupando anche della Pratica della perspettiva,che sarà pubblicata nel 1568 e di cui oggi si conservano presso la Biblioteca Nazionale Marciana ben tre manoscritti preparatori.
L'esposizione ha luogo nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana (Libreria di San Marco), per la quale, in anni coincidenti con quelli dell'attività di Daniele e coinvolgendo artisti e accademici che appartennero alla sua cerchia, la Serenissima volle cicli di figurazioni allegoriche ed emblematiche che culminarono nella Sapienza di Tiziano, posta nel soffitto del Vestibolo. La Sapienza si riflette in Dio, al culmine di un percorso svolto per figure: lo studio favorisce lo sviluppo delle virtù che sono richieste al patrizio affinché possa partecipare consapevolmente alla vita pubblica. I cicli figurativi della Libreria, realizzati nel sesto decennio del sedicesimo secolo, e i documenti in esposizione si rispecchiano fra loro, espressione coerente e complessa del pieno Rinascimento veneziano.

Inaugurazione della mostra: giovedì 10 dicembre, ore 17(Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana - Piazzetta San Marco 13/a).

A dicembre 2015 e gennaio 2016 sono previste sei visite guidate alla mostra.
Non occorre prenotare. Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili (25 per ogni visita).

Sabato 12 dicembre, ore 11, Susy Marcon
Venerdì 18 dicembre, ore 15.30, Susy Marcon e Claudia Benvestito
Martedì 22 dicembre, ore 15.30, Laura Moretti
Sabato 9 gennaio, ore 11, Laura Moretti
Giovedì 14 gennaio, ore 15.30, Susy Marcon e Silvia Pugliese
Venerdì 22 gennaio, ore 15.30, Susy Marcon


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