Mostra Re e pastori in adorazione. La Natività nella pittura dalle collezioni di Palazzo Abatellis a Palermo. Le informazioni sulla mostra Re e pastori in adorazione. La Natività nella pittura dalle collezioni di Palazzo Abatellis, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Re e pastori in adorazione. La Natività nella pittura dalle collezioni di Palazzo Abatellis del museo Palazzo Abatellis di Palermo.

Re e pastori in adorazione. La Natività nella pittura dalle collezioni di Palazzo Abatellis, Palermo

Re e pastori in adorazione. La Natività nella pittura dalle collezioni di Palazzo Abatellis, Palermo

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Scheda Mostra

Re e pastori in adorazione. La Natività nella pittura dalle collezioni di Palazzo Abatellis


  • Luogo: Palazzo Abatellis
  • Enti promotori:
    • Regione Siciliana - Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana
  • Città: Palermo
  • Provincia: Palermo
  • Data inizio: 18 December 2013
  • Data fine: 19 January 2014
  • Costo del biglietto: € 8, gratuito minori di 18 anni e over 65
  • Telefono per informazioni: +39 091 6230000
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

Mostra di dipinti provenienti dai depositi della Galleria. La scelta delle opere illustra i temi iconografici del natale, Natività, Adorazioni dei magi e Adorazioni dei pastori, proponendo un itinerario lungo tre secoli di pittura in Sicilia. Dal nuovo linguaggio rinascimentale raffaellesco romano di primo Cinquecento, ad opera di Vincenzo da Pavia, portato a grande diffusione anche dai maestri della pittura fiamminga, nei tanto richiesti trittici ad ante, il percorso include le immancabili interpretazioni pastorali alla maniera veneta dei Bassano. Nel tardo Cinquecento di ambito meridionale, fra Napoli e Palermo, si affermano le versioni “alla maniera tenera e pastosa” dei pittori ora fiamminghi naturalizzati ora siciliani, quali Pietro d’Asaro presente in mostra con una delle sue Adorazioni dei Magi, di prezioso gusto collezionistico. Alla metà del Seicento circa la svolta impressa da Pietro Novelli si coniuga con le iconografie tratte da o ispirate a Rubens. La rassegna si conclude con la stagione del tardo barocco di influenza accademica romana cui aderì anche Gioacchino Martorana. 
Pittura su tavola, trittici ad ante, preziose tele di intonazione intima e bozzettistica, interpretazioni di forte luminismo realistico, dipinti di più aulica sontuosità, le opere esposte offrono testimonianza della ricchezza e varietà di un patrimonio culturale costituitosi attraverso i secoli come espressione di una società partecipe degli orientamenti del gusto diffuso nelle capitali del tempo presso un colto collezionismo sia laico che religioso.