Mostra Da Duchamp a Cattelan. Arte contemporanea sul Palatino a Roma. Le informazioni sulla mostra Da Duchamp a Cattelan. Arte contemporanea sul Palatino, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Da Duchamp a Cattelan. Arte contemporanea sul Palatino del museo Foro Palatino di Roma.

Vedovamazzei, After Love, 2006

Vedovamazzei, <em>After Love</em>, 2006

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Scheda Mostra

Da Duchamp a Cattelan. Arte contemporanea sul Palatino

Marina Abramović, Gino De Dominicis, Marcel Duchamp, Gilbert & George, Joseph Kosuth, Barbara Kruger, Richard Long, Allan McCollum, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori, Mario Schifano, Mauro Staccioli, Mario Airò, Maurizio Cattelan, Anya Gallaccio, Cai Guo-Qiang, Claudia Losi


  • Luogo: Foro Palatino
  • Curatori: Alberto Fiz
  • Enti promotori:
    • Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma
    • Associazione ALT - Arte Lavoro Territorio Arte Contemporanea
    • Electa
  • Città: Roma
  • Provincia: Roma
  • Data inizio: 28 Giugno 2017
  • Data fine: 29 Ottobre 2017
  • Costo del biglietto: Intero 12 € | Ridotto 7.50 € comprensivo delle mostre in corso nell’area archeologica Foro Romano – Palatino – Colosseo | Riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente. Lo stesso biglietto - valido 2 giorni - consente un solo ingresso al Colosseo, al Foro romano e al Palatino
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  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:


L’arte contemporanea torna a confrontarsi con l’archeologia nella mostra Da Duchamp a Cattelan. Arte contemporanea sul Palatino curata da Alberto Fiz, che presenta 100 opere - dal 28 giugno al 29 ottobre 2017- tra grandi installazioni, sculture, dipinti, fotografie e opere su carta di artisti provenienti da 25 diverse nazioni.

Accanto a maestri riconosciuti come
Marina Abramović, Gino De Dominicis, Marcel Duchamp, Gilbert & George, Joseph Kosuth, Barbara Kruger, Richard Long, Allan McCollum, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori, Mario Schifano, Mauro Staccioli, sono proposti i lavori realizzati da alcuni tra i più significativi esponenti delle ultime generazioni quali Mario Airò, Maurizio Cattelan, Anya Gallaccio, Cai Guo-Qiang, Claudia Losi, Paul McCarthy, Sisley Xhafa, Vedovamazzei e Luca Vitone. Non manca, poi, una serie di lavori realizzata da designer e architetti quali Ugo La Pietra, Gianni Pettena e Denis Santachiara.

All’interno dello
Stadio Palatino e del peristilio inferiore della Domus Augustana, con le Terrazze e le Arcate Severiane, la mostra articola le sue tematiche essenziali: le Installazioni architettoniche in situ, efficace accostamento tra archeologia e arte contemporanea; le Mani, disegnate, fotografate, dipinte, scolpite, simbolo comunicativo e forza creatrice; i Ritratti, traccia identitaria per eccellenza e genere artistico dove gli antichi romani hanno primeggiato.

Architettura, identità, comunicazione, creazione
sono temi che la contemporaneità interpreta spesso con disinvolta ironia, in maniera destabilizzante, rifiutando ogni dogma: a confronto con le maestose architetture dei palazzi imperiali del Palatino, questi materiali ci interrogano sul senso del tempo e della permanenza. Sono interventi, molti dei quali creati appositamente per questo progetto al Palatino, che non vogliono essere rassicuranti ma, senza chiedere permesso, i segni del presente suggeriscono differenti percorsi di comprensione dell’antico.

I lavori provengono dal Museo ALT creato dall’architetto Tullio Leggeri, tra i maggiori collezionisti italiani che, fin dagli anni ’60, ha caratterizzato il suo rapporto con gli artisti sviluppando i loro progetti e suggerendo soluzioni tecniche e creative. Tra le monumentali rovine, viene esposta una significativa selezione delle oltre 1000 opere che costituiscono la sua raccolta.

Dopo Post Classici (2013) e Par Tibi, Roma, Nihil (2016), anche da Duchamp a Cattelan. Arte contemporanea sul Palatino è promossa dalla Soprintendenza Speciale di Roma - Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ed Electa, questa volta assieme all’Associazione ALT - Arte Lavoro Territorio. L’ideazione è di Francesco Prosperetti e Alberto Fiz.

Oltre ad essere la guida della mostra,
il catalogo edito da Electa affronta la relazione tra antico e contemporaneo e vuole essere un invito a riflettere sulla memoria, il significato delle rovine e le visioni della modernità. Insieme al saggio introduttivo di Alberto Fiz, sono pubblicati interviste e interventi di Marcello Barbanera, Alessandro D’Alessio, Ugo La Pietra, Tullio Leggeri, Gianni Pettena, Francesco Prosperetti e Luca Vitone. Le opere in situ sono accompagnate da esaurienti schede critiche e da un ampio apparato fotografico. 

Orari:

dal 28 giugno al 31 agosto 8.30 - 19.15
dal 1 settembre al 30 settembre 8.30 - 19
dal 1 al 28 ottobre 8.30 - 18.30
il 29 ottobre 8.30 - 16.30
L’ultimo ingresso si effettua un’ora prima della chiusura del monumento