Venere degli stracci

Rivoli

Venere degli stracci
Manifesto dell’Arte povera, l’installazione è costituita dall’accostamento provocatorio e apparentemente stridente fra la riproduzione della Venere con mela dell’artista neoclassico Bertel Thorvaldsen e un cumulo di abiti variopinti. La scultura, che evoca pose e proporzioni della Venere di Milo e la Venere Callipigia, è un esperimento di doppia imitazione e rappresenta l’inclusione del classico nell’epoca della riproducibilità tecnica: il calco industriale in gesso è un prodotto seriale come gli stracci che la dea sembra in procinto di attraversare, contaminando il suo canone con il caos rivoluzionario.