L'arteria palladiana di Vicenza

 
L'arteria palladiana di Vicenza
Cristoforo dall'Acqua, Veduta parziale del centro storico di Vicenza verso Monte Berico, XVIII sec.

“Quando si è goduta Vicenza, anche i palazzi di Parigi vengono a noia”, sosteneva Stendhal. Se il paragone può far sorridere, se ne comprenderà completamente il senso dopo aver camminato da corso Palladio a piazza dei Signori e poi lungo contra' Porti, dove si susseguono palazzi ed edifici pubblici così imponenti nelle dimensioni e grandiosi nello stile, da fare di Vicenza una città straordinariamente monumentale rispetto alle sue dimensioni.
Andrea Palladio, chiamato per completare la struttura quattrocentesca del Palazzo della Ragione, in breve tempo diventa anche l’architetto delle famiglie aristocratiche, desiderose di abitare in dimore lussuose, espressione di prestigio sociale, influenza politica e benessere economico.
In parte a causa dei rovesci economici dei committenti che si trovavano privi di risorse, in parte per l’eccessiva grandiosità dei progetti del maestro, sono rari i palazzi palladiani conclusi secondo il progetto originario.

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