A Jesi un allestimento spettacolare dedicato al sovrano di Sicilia
L'imperatore Federico II rivive in un museo
 
										
										 
										
										
																		
																									Una sala del Museo Federico II Stupor mundi. Ph. by Stefano Binci. Courtesy of Museo Federico II Stupor mundi
															
							Samantha De Martin
04/09/2017
							Ancona -  La letteratura lo celebra per aver dato vita, presso la sua corte, alla Scuola poetica siciliana o per aver istituito, a Napoli, la prima universitas studiorum statale e laica della storia d'occidente, che porta il suo nome. L'arte lo ricorda come un generoso mecenate, padre di un'imponente attività edilizia. 
Jesi rende omaggio al genio poliedrico dell'imperatore Federico II di Svevia attraverso un'affascinante struttura dedicata allo Stupor mundi. Un'esperienza immersiva più che un museo, che esalta l'inasauribile curiosità intellettuale dell'ultimo sovrano di Sicilia.
Nella stessa piazza in cui, secondo la leggenda, il 26 dicembre 1194 Costanza d’Altavilla, sotto una tenda in mezzo al popolo, diede alla luce Federico II Hohenstaufen, futuro Re di Germania e di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero, prende vita un percorso museale di grande fascino istituito dalla Fondazione Federico II Stupor Mundi con il contributo di Gennaro Pieralisi e della Fondazione Marche, in collaborazione con il Comune di Jesi e la Fondazione Pergolesi Spontini.
L'itinerario, ospitato nello storico Palazzo Ghislieri, si snoda attraverso sedici sale tematiche disposte su tre piani, che, attraverso accurate ricostruzioni scenografiche e tridimensionali, installazioni multimediali, proiezioni di immagini tratte da miniature medievali e l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, come il video mapping e supporti touch-screen, danno vita a un vero e proprio viaggio multisensoriale alla scoperta di un imperatore divenuto mito.
La nascita e la storia dei suoi antenati lascia spazio all’incoronazione nella Basilica di San Pietro, al suo rapporto con i papi e la Chiesa, alla Crociata in Terrasanta, alla passione per la falconeria e per le arti.
Entrando nella Sala 4 dedicata all'incoronazione, lo spettatore potrà ammirare un'inedita ricostruzione della Basilica di San Pietro di epoca romanica, mentre nella Sala 7 potrà effettuare un viaggio virtuale all’interno dei castelli - primo fra tutti Castel del Monte - e delle residenze reali donate da Federico al Regno di Sicilia.
Oltre al legislatore emerge anche il Federico II scrittore da questo viaggio trasversale alla scoperta della poliedrica personalità dell'erudito sovrano. Il percorso museale dedica infatti una sala alla più famosa opera dell'imperatore, De arte venandi cum avibus, articolata in sei libri, apprezzata oggi da etologi, naturalisti e falconieri.
I matrimoni e le tragiche vicende degli eredi conducono lo spettatore in un universo in cui è lo stesso Stupor mundi a parlare di sé, condividendo con il visitatore gli ideali che hanno guidato la sua vita e le sue scelte.
«Federico II - ha spiegato Gennaro Pieralisi, presidente della Fondazione Federico II Stupor mundi - è stato il primo ad immaginare un’Europa unita. Di lui abbiamo pochissime cose in Italia, le sue vestigia per esempio, e quelle poche che ci sono si trovano a Palermo. Esistono molti oggetti risalenti all’era federiciana, ma è molto difficile trovare reperti che gli sono appartenuti. Tenuto conto di questo e del fatto che certamente non si potesse realizzare un museo con pochi pezzi esposti, ho iniziato a pensare alla possibilità di un museo interamente multimediale che potesse ricordare e raccontare la storia di Federico II, quelle gesta e quel pensiero che hanno stupito il mondo medievale e non solo, tanto da ribattezzarlo Stupor mundi».
Il sovrano che trasformò la sua corte in un florido crocevia, luogo di incontro tra la cultura greca, latina, germanica, araba ed ebraica, rivive pertanto nella stessa cittadina marchigiana che gli diede i natali. A celebrare colui che elevò il volgare siciliano a lingua della penisola è un percorso spettacolare, dallo stile “cinematografico” dal forte impatto, rivolto a un pubblico vario, dagli alunni delle scuole elementari ai visitatori più informati.
Leggi anche:
• Museo Federico II Stupor mundi a Jesi
• La densità del vuoto. Gli anni Settanta dell'arte
						
					Jesi rende omaggio al genio poliedrico dell'imperatore Federico II di Svevia attraverso un'affascinante struttura dedicata allo Stupor mundi. Un'esperienza immersiva più che un museo, che esalta l'inasauribile curiosità intellettuale dell'ultimo sovrano di Sicilia.
Nella stessa piazza in cui, secondo la leggenda, il 26 dicembre 1194 Costanza d’Altavilla, sotto una tenda in mezzo al popolo, diede alla luce Federico II Hohenstaufen, futuro Re di Germania e di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero, prende vita un percorso museale di grande fascino istituito dalla Fondazione Federico II Stupor Mundi con il contributo di Gennaro Pieralisi e della Fondazione Marche, in collaborazione con il Comune di Jesi e la Fondazione Pergolesi Spontini.
L'itinerario, ospitato nello storico Palazzo Ghislieri, si snoda attraverso sedici sale tematiche disposte su tre piani, che, attraverso accurate ricostruzioni scenografiche e tridimensionali, installazioni multimediali, proiezioni di immagini tratte da miniature medievali e l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, come il video mapping e supporti touch-screen, danno vita a un vero e proprio viaggio multisensoriale alla scoperta di un imperatore divenuto mito.
La nascita e la storia dei suoi antenati lascia spazio all’incoronazione nella Basilica di San Pietro, al suo rapporto con i papi e la Chiesa, alla Crociata in Terrasanta, alla passione per la falconeria e per le arti.
Entrando nella Sala 4 dedicata all'incoronazione, lo spettatore potrà ammirare un'inedita ricostruzione della Basilica di San Pietro di epoca romanica, mentre nella Sala 7 potrà effettuare un viaggio virtuale all’interno dei castelli - primo fra tutti Castel del Monte - e delle residenze reali donate da Federico al Regno di Sicilia.
Oltre al legislatore emerge anche il Federico II scrittore da questo viaggio trasversale alla scoperta della poliedrica personalità dell'erudito sovrano. Il percorso museale dedica infatti una sala alla più famosa opera dell'imperatore, De arte venandi cum avibus, articolata in sei libri, apprezzata oggi da etologi, naturalisti e falconieri.
I matrimoni e le tragiche vicende degli eredi conducono lo spettatore in un universo in cui è lo stesso Stupor mundi a parlare di sé, condividendo con il visitatore gli ideali che hanno guidato la sua vita e le sue scelte.
«Federico II - ha spiegato Gennaro Pieralisi, presidente della Fondazione Federico II Stupor mundi - è stato il primo ad immaginare un’Europa unita. Di lui abbiamo pochissime cose in Italia, le sue vestigia per esempio, e quelle poche che ci sono si trovano a Palermo. Esistono molti oggetti risalenti all’era federiciana, ma è molto difficile trovare reperti che gli sono appartenuti. Tenuto conto di questo e del fatto che certamente non si potesse realizzare un museo con pochi pezzi esposti, ho iniziato a pensare alla possibilità di un museo interamente multimediale che potesse ricordare e raccontare la storia di Federico II, quelle gesta e quel pensiero che hanno stupito il mondo medievale e non solo, tanto da ribattezzarlo Stupor mundi».
Il sovrano che trasformò la sua corte in un florido crocevia, luogo di incontro tra la cultura greca, latina, germanica, araba ed ebraica, rivive pertanto nella stessa cittadina marchigiana che gli diede i natali. A celebrare colui che elevò il volgare siciliano a lingua della penisola è un percorso spettacolare, dallo stile “cinematografico” dal forte impatto, rivolto a un pubblico vario, dagli alunni delle scuole elementari ai visitatori più informati.
Leggi anche:
• Museo Federico II Stupor mundi a Jesi
• La densità del vuoto. Gli anni Settanta dell'arte
LA MAPPA
							  NOTIZIE
							VEDI ANCHE
- 
											
												
													 Milano | 														Dal 3 febbraio a Palazzo Marino Milano | 														Dal 3 febbraio a Palazzo Marino
 I Macchiaioli in una grande mostra per Milano Cortina 2026
- 
											
												
													 Mantova | 														Concluso il restauro sostenuto dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Mantova | 														Concluso il restauro sostenuto dalla Fondazione Giulio e Giovanna SacchettiNuova luce per il soffitto della Camera di Amore e Psiche di Palazzo Te tra scoperte e nuove prospettive
- 
											
												
													 Roma | 														In mostra a Roma dal 28 ottobre Roma | 														In mostra a Roma dal 28 ottobre
 Da Bellini a Canova, 128 tesori restaurati nel progetto “Restituzioni”
- 
											
												
													 Roma | 														A Roma dal 24 ottobre al 3 maggio Roma | 														A Roma dal 24 ottobre al 3 maggioLa luce dei Faraoni incanta le Scuderie del Quirinale
- 
											
												
													 Brescia | 														Dall’8 novembre al 22 febbraio al Museo di Santa Giulia Brescia | 														Dall’8 novembre al 22 febbraio al Museo di Santa GiuliaA Brescia una mostra accoglie opere sopravvissute al bombardamento di una galleria d’arte a Gaza
- 
											
												
													 Roma | 														A Palazzo Cipolla dal 17 ottobre al 1° febbraio Roma | 														A Palazzo Cipolla dal 17 ottobre al 1° febbraio
 Tra avanguardia e tradizione. Inaugurata a Roma la grande mostra su Dalì
 
					 
					