Antiche città abbandonate a confronto: problematiche, progetti ed esempi di valorizzazione

17/01/2013

WEB: http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_624078364.html


Il convegno mira a proporre un quadro aggiornato del rapporto tra ricerca archeologica e valorizzazione, focalizzando gli aspetti della progettazione didattica delle aree archeologiche e della ricostruzione degli ambienti antichi: edifici, strutture, paesaggi

Il caso di Claterna, un centro romano lungo la via Emilia, è considerato assieme ad alcune tra le più grandi realtà archeologiche regionali e nazionali. Si tratta di siti urbani di differenti cronologie e categorie, tutti accomunati dall’essere centri ‘abbandonati’, già nell’Antichità oppure durante il Medioevo, dalla città di Libarna (Piemonte) a quella di Aquileia (Friuli Venezia Giulia), dal sito veneto di Altino a quello ligure di Luni, senza dimenticare Marzabotto, Monterenzio, Claterna, Veleia (nella foto) e Classe, tutte in Emilia-Romagna: luoghi nei quali la ricerca archeologica può produrre dati estensivi su interi comparti urbanistici ed essere contemporaneamente il punto di partenza per interventi di valorizzazione dal profondo significato storico e ambientale.
I singoli interventi introducono le diverse realtà archeologiche dei siti, analizzando quanto è stato fatto in materia di valorizzazione, eventualmente con focalizzazioni su vari casi esemplificativi.


ore 9.30 - 13
Saluti di benvenuto di Luigi Ficacci, Soprintendente per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici per le province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini

Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna (SBAER)
Le città abbandonate: introduzione al Convegno

Loretta Masotti,  Sindaco di Ozzano dell’Emilia
Daniele Vacchi, Presidente dell’Associazione Civitas Claterna
Il progetto ‘Scoprire Claterna’

Paola Desantis, Archeologa SBAER
Claudio Negrelli, Associazione Civitas Claterna
Obiettivo su Claterna: lungo la via Emilia alla ricerca dell’antico municipium

Paola Desantis, Archeologa SBAER
Marzabotto etrusca: percorsi per la conoscenza dell'antica città

Antonio Gottarelli, Università degli Studi di Bologna
Monte Bibele: progetto di valorizzazione e nuove prospezioni archeologiche

Chiara Guarnieri,  Archeologa SBAER
Classe tra Roma e Bisanzio: aspetti archeologici e di valorizzazione

Daniela Locatelli, Monica Miari, Roberta Conversi, Archeologhe SBAER
Veleia tra passato e futuro: nuovi allestimenti e prospettive di valorizzazione

ore 15-17.30
Marta Novello, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia
Da grande città a piccolo centro rurale: il caso di Aquileia

Lucia Gervasini, Marcella Mancusi, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria
Progetto Grande Luna. Linee guida per l’istituzione del Parco Archeologico della città antica e del suo territorio

Margherita Tirelli, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto
Altino: passato, presente e futuro

Marica Venturino Gambari, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte
Libarna: progetti di restauro e valorizzazione

Filippo Maria Gambari, SBAER, Antonio Gottarelli, Unibo
Sandro Pittini, Università degli Studi di Bologna
Andrea Quintino Sardo, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna
Conclusioni e dibattito

Il convegno fa parte del progetto di valorizzazione dell'area archeologica di Claterna, situata nel Comune di Ozzano dell'Emilia (BO) che vede l'Associazione Culturale Civitas Claterna (formata dal Comune di Ozzano dell'Emilia, dal Gruppo IMA, Industria Macchine Automatiche, e dal Gruppo Città di Claterna) operare in convenzione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, e in particolare del progetto triennale per la valorizzazione del ‘settore 11’ sponsorizzato da CRIF S.p.a.

Un ringraziamento particolare alla Soprintendenza per il patrimonio storico artistico e etnoantropologico per le province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini per la gentile collaborazione, la concessione dell'ingresso agevolato ai partecipanti e l'utilizzo dell'Aula Cesare Gnudi

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