Da Depero a Segantini, luoghi e maestri da non perdere

Arte ad alta quota: in Trentino-Alto Adige i musei più belli delle Dolomiti

Un'opera di land art nel percorso di Arte Sella. Foto Arte Sella
 

Francesca Grego

08/07/2020

Arte, storia, scienza, tradizioni: in Trentino-Alto Adige la natura incontaminata delle Dolomiti accoglie una sorprendente varietà di musei. Dall’ironia futurista di Depero ai gioielli divisionisti di Segantini, dai tesori dei vescovi alla land art, tra un trekking e un’arrampicata la creatività è di casa, spesso in architetture che valgono la visita. Ecco le mete da non perdere.


La cupola di Mario Botta per il Mart - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. Photo credits Mart

Mart - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
Il meglio del Novecento italiano si racconta al Mart, sotto la grande cupola di acciaio e plexiglass progettata da Mario Botta. Dal Futurismo di Balla e Boccioni agli enigmi metafisici di Giorgio De Chirico, dalla figurazione di Felice Casorati allo Spazialismo di Lucio Fontana, dall’Arte Povera di Burri e Pistoletto agli arazzi variopinti di Alighieri Boetti: talenti, stili e movimenti di un secolo denso d’arte si offrono tutti insieme, in un allestimento concepito per valorizzare le peculiarità di ognuno. Focus su figure e aspetti della collezione permanente si affiancano a un ricco programma di mostre temporanee, che quest’estate spazia dalla fotografia di Italo Zannier al mondo fantastico di Carlo Benvenuto. All’esterno il Giardino delle Sculture dialoga con l’architettura contemporanea del museo, in un repertorio che si arricchisce di anno in anno. Tra i nuovi arrivati, una coloratissima installazione al neon di Marco Lodola e i “branchi di cani” di Velasco Vitali. Da Rovereto il programma espositivo del Mart si espande verso Trento, nella più antica sede di Palazzo delle Albere.


Fortunato Depero, Il corteo della gran bambola. Tarsia in panno, cm 330 x 230. Casa d'Arte Depero © Mart 

Casa d’Arte Futurista Depero
Innovazione, ironia, abbattimento di ogni gerarchia tra le arti sono i caratteri dell’unico museo fondato da un futurista. Nel 1957 fu Fortunato Depero in persona a dar vita nel centro medievale di Rovereto a questo spazio originale come la sua arte. Da pioniere del design contemporaneo, ne curò personalmente ogni dettaglio: mobili, mosaici, arazzi e pannelli dipinti evidenziano ancora oggi il talento multiforme dell’artista di origine trentina. In occasione del centenario del Futurismo, nel 2009 la Casa d’Arte è stata restaurata e ampliata. Su tre livelli sono esposti a rotazione le circa 3000 opere lasciate da Depero alla sua città: dipinti, grafiche, tarsie in panno e persino giocattoli. Dai pupazzi e gli automi progettati per il teatro ai profetici lavori per la pubblicità, la dimensione giocosa del Futurismo si svela. Da non perdere, il nuovo focus Tuuumultum! Campionature tra arte, musica e rumore: un viaggio nel Novecento all’insegna del sonoro, tra gli intonarumori di Luigi Russolo e gli acquerelli musicali di Vasilij Kandinskij.


Segantini e Arco. Una sala del MAG. Foto Museo Alto Garda

Museo Alto Garda
In un’antica torre che si specchia sul Lago di Garda, il MAG racchiude meraviglie dalla preistoria ai nostri giorni. A partire dalle antiche statue-stele, scopriamo la storia ricca e stratificata del territorio: la dominazione veneziana, l’arrivo dei Visconti e la signoria scaligera, ma anche il Romanticismo di Francesco Hayez e gli albori del turismo a cavallo tra due secoli, quando Thomas Mann e Franz Kafka scelsero i paesaggi del lago. O ancora le memorie della Grande Guerra, vive più che mai in una terra di confine. Quest’estate a Riva del Garda si possono ammirare i dipinti di Giovanni Segantini, trasferiti momentaneamente dalla sede staccata di Arco: capolavori del divisionismo di fine Ottocento, che trasfigura la natura delle montagne in una magia di luce. Se lo spazio INvento è dedicato ai più piccoli con un percorso-laboratorio per imparare divertendosi, la salita in cima al Mastio regala una vista mozzafiato sulla città e sul lago.


Olga Ziemska, Mind's Eye. Repirart Pampeago, Val di Fiemme. Courtesy Respirart

Arte Sella e Respirart Pampeago
L’arte contemporanea si fonde con la natura delle Dolomiti in due suggestivi percorsi di land art. Immerso nel bosco della Valsugana, in 30 anni Arte Sella ha visto incontrarsi linguaggi artistici, sensibilità e ispirazioni differenti, accomunate dal desiderio di intessere un dialogo con il patrimonio arboreo. Qui le opere d’arte si lasciano modificare dall’azione del tempo, degli agenti atmosferici e dalla rigogliosa vitalità del mondo naturale, in un continuo processo di trasformazione. Con un circuito ad anello che si snoda per tre chilometri tra le guglie del Latemar, Respirart Pampeago è uno dei parchi d’arte più elevati del mondo, raggiungendo il 2 mila e 200 metri di altitudine. Anche qui la mutevolezza e di casa: di anno in anno, di stagione in stagione, la natura completa l’opera dell’uomo trasformando senza sosta forme e colori.


Veduta di Piazza Duomo a Trento, con il Museo Diocesano di Palazzo Pretorio e la Cattedrale di San Vigilio. Lorenza Liandru / CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)

Museo Diocesano Tridentino
Proprio accanto al Duomo di Trento, i tesori di una ricca sede vescovile si mostrano in un percorso che spazia dal Medioevo all’Ottocento. Dipinti, caratteristiche sculture in legno, rari codici miniati, arazzi e tessuti preziosi si offrono al pubblico nello storico Palazzo Pretorio. Suggestivo passaggi consentono di osservare dall’alto la bella Cattedrale e di accedere all’area archeologica di Porta Veronensis, mentre nei sotterranei la Basilica paleocristiana di San Vigilio ci accoglie con un’aura misteriosa.


Museion - Museo d'Arte Contemporanea di Bolzano. Photo credits Museion

Museion - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano
I fermenti dell’arte contemporanea pulsano al Museion di Bolzano, circondato dalle cime del Catinaccio. Nel futuristico edificio trasparente progettato dagli architetti berlinesi del KSV, una collezione di 4500 opere dà vita a percorsi a tema che variano di stagione in stagione. Installazioni, sculture, opere video e fotografie diventano lenti attraverso cui leggere il presente, conoscere i più interessanti filoni della ricerca attuale e conoscere da vicino le posizioni di artisti esterni ai circuiti dell’arte occidentale. Fiore all’occhiello del museo è un programma di mostre coraggioso e di respiro internazionale, con talenti che spesso approdano per la prima volta in Italia.


Forte Belvedere. Courtesy Visit Trentino. Photo credits Archivio Apt Alpe Cimbra

Musei della Grande Guerra
Da sempre terra di confine, il Trentino è stato uno dei principali teatri della Prima Guerra Mondiale. Fortificazioni, trincee, resti di cannoni ne ricordano ancora gli eventi sulle montagne. Le memorie del conflitto si raccontano in suggestivi itinerari di trekking e in una rete di 19 musei coordinati dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto. Da Forte Belvedere a Forte Strino, dall’Adamello alla Val del Chiese, mortai e bombarde, divise e armature, fotografie d’epoca, manifesti di propaganda, oggetti appartenuti ai soldati si fanno testimoni di una stagione intensa e drammatica in strutture che conservano intatto il fascino della storia.

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