Al Musée de la Romanité a Nîmes e al Bund One Art Museum di Shanghai

Gli Uffizi in trasferta, dalla Francia a Shanghai. I capolavori dell'arte si svelano al mondo

Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto, Veduta di Palazzo Ducale a Venezia, Firenze, Gallerie degli Uffizi | Courtesy Gallerie degli Uffizi
 

Samantha De Martin

10/11/2021

Le prime a varcare l’Arno alla volta della Francia saranno le donne dell’antica Roma.
Poi, a partire da aprile dell'anno prossimo, toccherà a Botticelli lasciare Firenze alla volta di Shanghai, assieme agli autoritratti dei protagonisti della vita culturale dal 1500 al XXI secolo - in primis Raffaello - ed ai capolavori del Settecento.
Dopo il sorpasso di Louvre e MoMA, decretato dalla rivista inglese Timeout che ha consacrato le Gallerie degli Uffizi "miglior museo del mondo", l’istituzione diretta da Eike Schmidt è pronta per stupire l’Oriente (e non solo).
La prima trasferta in ordine di tempo sarà in Francia, al Musée de la Romanité a Nîmes, con la mostra archeologica Imperatrici, matrone, liberte. Volti e segreti delle donne romane, organizzata dagli Uffizi lo scorso inverno.


Portraits et secrets de femmes romaines. Impératrices, matrones et affranchies, Allestimento | Courtesy Gallerie degli Uffizi

A partire da domani, 11 novembre, e fino all’8 marzo, una schiera di matrone e ancelle accoglierà gli art lovers d’oriente tra epigrafi, monete, importanti disegni del Rinascimento che riproducono i capolavori dell’antichità legati all’universo femminile.
La rassegna - curata da Novella Lapini sotto la direzione di Fabrizio Paolucci - approfondisce i vari aspetti della vita, del ruolo e della rappresentazione delle donne a Roma nei primi due secoli dell’Impero, attraverso prestiti da altre prestigiose istituzioni fiorentine come il Museo Archeologico Nazionale e la Biblioteca Nazionale Centrale.

Dalla Francia alla Cina. In seguito all’accordo stretto tra le Gallerie degli Uffizi e il Bund One Art Museum di Shanghai - che getta le basi per una partnership di dieci mostre in cinque anni - dal 2022 al 2027 le gallerie fiorentine parleranno cinese. Per la prima volta i visitatori del Bund One Art Museum di Shanghai - che per queste prime tre esposizioni verserà agli Uffizi oltre due milioni di euro, cui si aggiunge una quota variabile dipendente dagli incassi di bigliettazione - potranno ammirare alcuni fra i più celebrati capolavori della storia dell’arte.
La prima esposizione, che aprirà i battenti nella primavera del 2022, riguarderà Botticelli e il Rinascimento, con una cinquantina di capolavori a rivelare la magnificenza dell’arte del padre della Primavera e di alcuni celebri artisti a lui contemporanei.


Raffaello Sanzio, Autoritratto, 1504-1506, Tempera su tavola, 47.5 × 33 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi

Protagonista del secondo appuntamento, atteso, tra settembre 2022 e gennaio 2023, sarà invece una delle collezioni di autoritratti più suggestive al mondo, al centro della mostra Autoritratti, capolavori dagli Uffizi, una storia di protagonisti della vita culturale dal 1500 al XXI secolo.

Da marzo a luglio 2023 ad accendere Shanghai sarà la rassegna Capolavori del Settecento dagli Uffizi, opere classiche ed espressioni della varietà di scuole del Settecento.

"Questa iniziativa - ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini - ha il valore strategico di intensificare la conoscenza e l’apprezzamento per il patrimonio culturale italiano in un hub come Shanghai, che affacciandosi sul grande palcoscenico cinese offre alla cultura italiana risonanza globale”.


Sandro Botticelli, Pallade e il Centauro, 1482 c., Firenze, Gallerie degli Uffizi, | Courtesy Gallerie degli Uffizi

Nell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina, che si celebra nel 2022, la presenza continuativa degli Uffizi a Shanghai nei prossimi cinque anni si preannuncia strategica per la conoscenza diretta delle collezioni del museo.
“Si tratta - ha commentato Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi - di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa di grande rilevanza globale, in grado di aprire e sostenere dialoghi profondi tra le culture, e di saldare l’amicizia tra i nostri due popoli”.

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