L'amore e la fotografia

Il Bacio davanti all'Hotel de la Ville di Robert Doisneau
 

30/01/2002

Sono tante le immagini fotografiche che andrebbero citate per delineare un quadro minimo che dia l’idea di quanto quest’arte abbia influito nel creare quello che potremmo chiamare un “comune patrimonio di riferimento”. Quest’ultimo, infatti, esiste anche nell’ampio campo che lega amore e fotografia, un connubio che nel XX secolo è stato tra i più prolifici. Evidentemente in questa sede bisognerà ridurre tale discorso ad una breve rassegna fatta di poche immagini, con la consapevolezza dell’impossibilità di essere esaustivi, e cristallizzare in pochissime istantanee, scelte perché riconoscibili da tutti come facenti parte di questo contesto. La prima fotografia che va ricordata è di Doisneau ed è intitolata “Bacio davanti all’Hotel de la Ville”, scattata nel 1950. Il grande fotografo francese ha immortalato quello che viene riconosciuto come il simbolo dell’amore sfrontato giovanile, un’icona moderna nel vero senso del termine. Lontana da qualunque schema consueto, l’immagine ripresa da Doisneau isola nel tempo e nello spazio due innamorati. L’ambientazione è quella della Parigi degli anni Cinquanta, un’atmosfera romantica di cui trent’anni dopo il fotografo avvertirà la mancanza. Nata per un servizio realizzato per la rivista Life con tema “gli innamorati di Parigi”, la foto è una delle più popolari di Robert Doisneau, un successo mondiale sancito persino da un merchandising che la riproduce su cartoline, poster, copriletti e federe per cuscini. Tuttavia per molto tempo questa immagine non ha figurato fra le "top" del fotografo. Uno scatto così famoso da portare a credere molti giovani di riconoscersi nei due personaggi. Ne sono derivati dei processi legali, figli di una forte cupidigia e dello spiccato e francesissimo senso di protezione del diritto dell’immagine, che hanno convinto Doisneau a confessare di aver fatto posare due giovani al fine di mettere in scena un’idea di felicità assoluta. Dopo tale rivelazione, come spesso accade, qualcuno ha tacciato di artificiosità un’opera fino ad allora magnificata per la sua spontaneità. Altro bacio entrato nella storia è quello colto da Alfred Eisenstaedt nel 1945, anno della fine della seconda guerra mondiale. “War’s end kiss”, questo è il titolo, mostra una coppia newyorchese che si riabbraccia al ritorno dei soldati dalla guerra: lui è riconoscibile come un militare della marina statunitense. Anche in questo caso un semplice scatto è passato alla storia perché capace di condensare in un attimo una serie di motivi che vanno ben oltre l’elemento accidentale: la fine del conflitto mondiale porta con sé la fine di un’attesa che accomunava molte coppie e famiglie; la sintesi di una vita che ricomincia nonostante tutto. Non si può infine dimenticare con un solo esempio quello che col tempo è diventato un vero e proprio filone tematico: le coppie di bambini ritratti in atteggiamenti romantici, abbracci, baci. Tra gli scatti più celebri è sicuramente quello di Kim Anderson, intitolato appunto “First kiss”. Nella fotografia, evidente messa in scena senza bisogno di alcuna controversia a riguardo, si vedono due bambini abbigliati da adulti che si avvicinano per scambiarsi quello che ha tutta l’aria di essere il loro primo bacio.

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