MIAAO!

Ugo Marano con vado di ceramica
16/02/2006
L’“eccellenza artigiana” è protagonista della riapertura a Torino dell’eccentrico MIAAO - Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi - il primo museo internazionale dedicato alle arti applicate contemporanee. Il progetto complessivo prevede il restauro delle due gallerie site nel complesso del San Filippo Neri, nel quale dall’inizio degli anni Novanta i Padri dell’Oratorio e alcuni laici avevano progettato rilevanti imprese di “arte e industria”: la prima galleria è destinata ad esporre la collezione permanente, l’altra ad accogliere le esposizioni temporanee.
L’attuale riapertura, in concomitanza con i XX Giochi Olimpici Invernali, propone una selezione della collezione permanente del museo, all’interno della galleria al primo piano, il cui restauro ha visto il contributo di artigiani piemontesi e l’utilizzo di pregiati materiali locali: dal recupero delle lastre di quarzite di Barge, residuate dal cantiere settecentesco di San Filippo, al nuovo pavimento in cotto realizzato dalla Fornace di Sezzadio con tecniche tradizionali. Ancora, come assoluta novità, l’utilizzo di una “tecnica primordiale” e di un materiale come la terra cruda battuta, nella quale è stato impresso il logo del museo. Persino i bagni prevedono installazioni d’arte applicata.
E’ anche possibile visitare il prezioso orologio settecentesco di San Filippo Neri appena restaurato e, fino al 19 marzo, la prima tra le mostre temporanee previste nella galleria del piano terra: l’installazione da record realizzata dal famoso ceramista Ugo Marano (giudicato da Gillo Dorfles artista del nuovo secolo, capace di riflessione concettuale ma anche di sofisticata perizia artigianale), intitolata Sette vasi per la casa sacra (quella torinese di San Filippo e dei Padri dell’Oratorio).
I sette vasi “maestosi” sono stati cotti insieme in un forno appositamente costruito a Vietri sul Mare sulla Costiera Amalfitana da Enzo Santoriello, che ha già realizzato opere ceramiche teoricamente “impossibili” per Miquel Barceló ed Enzo Cucchi.
MIAAO
Domestic Miaao - collezione permanente e personale di Ugo Marano
fino al 19 marzo
Torino, Via Maria Vittoria 5
Tel: 011 0702350
argh@miaao.org
L’attuale riapertura, in concomitanza con i XX Giochi Olimpici Invernali, propone una selezione della collezione permanente del museo, all’interno della galleria al primo piano, il cui restauro ha visto il contributo di artigiani piemontesi e l’utilizzo di pregiati materiali locali: dal recupero delle lastre di quarzite di Barge, residuate dal cantiere settecentesco di San Filippo, al nuovo pavimento in cotto realizzato dalla Fornace di Sezzadio con tecniche tradizionali. Ancora, come assoluta novità, l’utilizzo di una “tecnica primordiale” e di un materiale come la terra cruda battuta, nella quale è stato impresso il logo del museo. Persino i bagni prevedono installazioni d’arte applicata.
E’ anche possibile visitare il prezioso orologio settecentesco di San Filippo Neri appena restaurato e, fino al 19 marzo, la prima tra le mostre temporanee previste nella galleria del piano terra: l’installazione da record realizzata dal famoso ceramista Ugo Marano (giudicato da Gillo Dorfles artista del nuovo secolo, capace di riflessione concettuale ma anche di sofisticata perizia artigianale), intitolata Sette vasi per la casa sacra (quella torinese di San Filippo e dei Padri dell’Oratorio).
I sette vasi “maestosi” sono stati cotti insieme in un forno appositamente costruito a Vietri sul Mare sulla Costiera Amalfitana da Enzo Santoriello, che ha già realizzato opere ceramiche teoricamente “impossibili” per Miquel Barceló ed Enzo Cucchi.
MIAAO
Domestic Miaao - collezione permanente e personale di Ugo Marano
fino al 19 marzo
Torino, Via Maria Vittoria 5
Tel: 011 0702350
argh@miaao.org
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