Un matrimonio felice
fotografie in bianco e nero di daniela comani
26/01/2006
Di fronte al lavoro di Daniela Comani, il più felice dei matrimoni sembrerebbe essere quello tra io e me. Ancor meglio se è la parte maschile ad unirsi a quella femminile, stringendo così un legame unico e perfetto, quasi una formula archetipica dell’unione amorosa, o un ricongiungersi delle due metà umane che, come racconta Platone, erano state separate in uomo e donna.
Il matrimonio messo in scena da Daniela Comani al Careof di Milano, attraverso una serie di scatti in bianco e nero e in digitale, la ritraggono infatti in compagnia di colui che ad uno sguardo più attento rivela altri non essere che Daniela Comani stessa, miracolosamente trasformata però in amato consorte.
È un matrimonio felice, come suggerisce il titolo della mostra a cura di Ulrike Kremeier e Angela Madesani, e come lo si può dedurre dalla serie di immagini esposte, dove marito e moglie vivono felici la loro comunione ideale attraverso momenti di vita quotidiana, come il lavarsi i denti o la spesa al supermercato, una passeggiata sulla spiaggia o una vacanza in un paese esotico.
Davanti agli occhi si presenta così l’illusione di una coppia costruita attraverso il trucco tecnologico, ma anche e soprattutto attraverso uno studio accurato dei personaggi, delle pose e del vestiario: “I vestiti e gli accessori che indosso nelle riprese fotografiche – spiega Comani -fanno parte del mio guardaroba quotidiano. I volti non sono stati manipolati al computer; mimica e portamento determinano, assieme a barba e trucco, la riuscita dei due differenti ruoli”.
Più che immagini che celebrano il travestimento, sia esso reale o digitale, ci troviamo di fronte ad autoritratti pluridentitari. Un lavoro di indagine sui ruoli e sulle identità, dove Comani legge la realtà sociale attraverso la lente delle microazioni quotidiane: “viaggiare, andare in auto, spiegare” rappresentano il campo di competenza maschile; “ascoltare, comunicare, lasciarsi guidare, essere dediti” qualità femminili. Un vocabolario di gesti e di comportamenti vissuti in prima persona e trasformati in finzione, in un gioco sottile tra normalità e paradosso, capace di porre lo spettatore di fronte ad una nuova lettura della realtà.
Daniela Comani_Eine glückliche Ehe/Un matrimonio felice
a cura di Ulrike Kremeier e Angela Madesani
fino all'8 febbraio 2006
C/O careof - La Fabbrica del Vapore, Via Luigi Nono, 7 - 20154 Milano
t/f +39 02 3315800 careof@careof.org www.careof.org
aperto dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00
Il matrimonio messo in scena da Daniela Comani al Careof di Milano, attraverso una serie di scatti in bianco e nero e in digitale, la ritraggono infatti in compagnia di colui che ad uno sguardo più attento rivela altri non essere che Daniela Comani stessa, miracolosamente trasformata però in amato consorte.
È un matrimonio felice, come suggerisce il titolo della mostra a cura di Ulrike Kremeier e Angela Madesani, e come lo si può dedurre dalla serie di immagini esposte, dove marito e moglie vivono felici la loro comunione ideale attraverso momenti di vita quotidiana, come il lavarsi i denti o la spesa al supermercato, una passeggiata sulla spiaggia o una vacanza in un paese esotico.
Davanti agli occhi si presenta così l’illusione di una coppia costruita attraverso il trucco tecnologico, ma anche e soprattutto attraverso uno studio accurato dei personaggi, delle pose e del vestiario: “I vestiti e gli accessori che indosso nelle riprese fotografiche – spiega Comani -fanno parte del mio guardaroba quotidiano. I volti non sono stati manipolati al computer; mimica e portamento determinano, assieme a barba e trucco, la riuscita dei due differenti ruoli”.
Più che immagini che celebrano il travestimento, sia esso reale o digitale, ci troviamo di fronte ad autoritratti pluridentitari. Un lavoro di indagine sui ruoli e sulle identità, dove Comani legge la realtà sociale attraverso la lente delle microazioni quotidiane: “viaggiare, andare in auto, spiegare” rappresentano il campo di competenza maschile; “ascoltare, comunicare, lasciarsi guidare, essere dediti” qualità femminili. Un vocabolario di gesti e di comportamenti vissuti in prima persona e trasformati in finzione, in un gioco sottile tra normalità e paradosso, capace di porre lo spettatore di fronte ad una nuova lettura della realtà.
Daniela Comani_Eine glückliche Ehe/Un matrimonio felice
a cura di Ulrike Kremeier e Angela Madesani
fino all'8 febbraio 2006
C/O careof - La Fabbrica del Vapore, Via Luigi Nono, 7 - 20154 Milano
t/f +39 02 3315800 careof@careof.org www.careof.org
aperto dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00
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