La mostra celebra la riapertura di Palazzo Cucchiari
Dall’Ermitage a Carrara

Orfeo, Antonio Canova
L.S.
08/06/2015
Massa-Carrara - Con la mostra “Canova e i maestri del marmo. La scuola carrarese dell'Ermitage”, dal 13 giugno al 4 ottobre, Carrara inaugura la riapertura delle sale restaurate al piano nobile di Palazzo Cucchiari, e nella sontuosa residenza ottocentesca, sede della Fondazione Giorgio Conti, accoglie 16 sculture provenienti dal prestigioso museo di San Pietroburgo, 7 gessi dell’Accademia di Belle arti di Carrara e una copia preveniente dall’Istituto d’Arte di Massa. Tutte opere esemplari del gusto dello zar Nicola I che scoprì la scuola carrarese durante un Grand Tour in Italia compiuto nel 1845.
La rassegna, concentrata sul periodo compreso tra la fine del Settecento e metà dell’Ottocento, descrive il preciso cambiamento che si determinò al passaggio dalla scultura neoclassica a quella verista, quando prestigiose committenze introdussero nel circuito il loro gusto e il loro denaro.
Tra i marmi esposti figurano l’Orfeo di Antonio Canova o la Fiducia in Dio di Lorenzo Bartolini, la Psiche svenuta di Pietro Tenerani, l’Amore con colombi di Luigi Bienaimè o Venere nella conchiglia di Carlo Finelli.
La rassegna, concentrata sul periodo compreso tra la fine del Settecento e metà dell’Ottocento, descrive il preciso cambiamento che si determinò al passaggio dalla scultura neoclassica a quella verista, quando prestigiose committenze introdussero nel circuito il loro gusto e il loro denaro.
Tra i marmi esposti figurano l’Orfeo di Antonio Canova o la Fiducia in Dio di Lorenzo Bartolini, la Psiche svenuta di Pietro Tenerani, l’Amore con colombi di Luigi Bienaimè o Venere nella conchiglia di Carlo Finelli.
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