Dal 18 settembre al 10 gennaio Vienna omaggia Modì
Modigliani e il Primitivismo presto in mostra all'Albertina
Amedeo Modigliani, Female Semi-Nude, 1918. Courtesy The Albertina Museum, Vienna – The Batliner Collection © The ALBERTINA Museum, Vienna – The Batliner Collection
Samantha De Martin
30/01/2020
Mondo - Nell’anno che celebra il centenario della morte di Modigliani, anche Vienna omaggia Dedo con una retrospettiva dedicata al pittore livornese.
Bisognerà però attendere il 18 settembre prossimo per visitare, fino al 10 gennaio 2021, la mostra “Modigliani – Picasso. The Primitivist Revolution”, a cura di Marc Restellini, che porterà nelle sale dell’Albertina nudi, ritratti, sculture in prestito dai musei pubblici di tutta Europa e da importanti collezioni private americane e asiatiche. Molte sono invece le opere dalla collezione Batliner del Museo viennese.
Più che ripercorrere la figura dell’artista bohémien, pioniere dell'Art Deco dalla vita dissoluta, ma votata all’arte, fatta di droghe ed eccessi, il percorso si sofferma sull’esplorazione del Primitivismo da parte del pittore.
I capolavori dell’artista dei colli lunghi e degli occhi a mandorla, saranno quindi messi in dialogo con lavori chiave di maestri come Pablo Picasso, Constantin Brâncuşi e André Derain, nonché con manufatti delle cosiddette civiltà "primitive" preistoriche, arcaiche ed extra-europee.
Tra i capolavori del pittore livornese si potranno vedere in mostra “Nudo sdraiato su un cuscino”, “Cariatide con vaso” dalla Tate di Londra, “Donna semi-nuda” (dalla collezione Batliner dell’Albertina), e ancora “Nudo seduto”, “Testa”, “Max Jacob”.
Leggi anche:
• Modigliani e l'avventura di Montparnasse: a Livorno i capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre
• Modigliani e l'avventura di Montparnasse
• Modigliani 2020: l'arte incontra la tecnologia per raccontare Dedo
Bisognerà però attendere il 18 settembre prossimo per visitare, fino al 10 gennaio 2021, la mostra “Modigliani – Picasso. The Primitivist Revolution”, a cura di Marc Restellini, che porterà nelle sale dell’Albertina nudi, ritratti, sculture in prestito dai musei pubblici di tutta Europa e da importanti collezioni private americane e asiatiche. Molte sono invece le opere dalla collezione Batliner del Museo viennese.
Più che ripercorrere la figura dell’artista bohémien, pioniere dell'Art Deco dalla vita dissoluta, ma votata all’arte, fatta di droghe ed eccessi, il percorso si sofferma sull’esplorazione del Primitivismo da parte del pittore.
I capolavori dell’artista dei colli lunghi e degli occhi a mandorla, saranno quindi messi in dialogo con lavori chiave di maestri come Pablo Picasso, Constantin Brâncuşi e André Derain, nonché con manufatti delle cosiddette civiltà "primitive" preistoriche, arcaiche ed extra-europee.
Tra i capolavori del pittore livornese si potranno vedere in mostra “Nudo sdraiato su un cuscino”, “Cariatide con vaso” dalla Tate di Londra, “Donna semi-nuda” (dalla collezione Batliner dell’Albertina), e ancora “Nudo seduto”, “Testa”, “Max Jacob”.
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