Fino all’8 dicembre al Complesso Monumentale normanno Guglielmo II

Da Picasso a Warhol, l'avventura della ceramica va in scena a Monreale

Da Picasso a Warhol. La ceramica dei grandi artisti, Allestimento. Louise Bourgeois e, sullo sfondo, Xu De Qi
 

Samantha De Martin

23/06/2025

Palermo - L’avventura della ceramica, sotto la lente dell’arte del Novecento, va in scena a Monreale all’interno del raffinato Complesso Monumentale normanno Guglielmo II, bene materiale Unesco.
Fino all’8 dicembre la Sala Novelli accoglie un centinaio di opere di artisti protagonisti della rassegna Da Picasso a Warhol. La ceramica dei grandi artisti, a cura di Vincenzo Sanfo, promossa dal Comune di Monreale attraverso l’Assessorato ai Beni Culturali in collaborazione con la società produttrice Renaissance srl.
La ceramica, la terracotta, la porcellana prendono la forma di piatti, brocche, tazze, sculture e oggetti decorativi provenienti da collezioni private, mentre l’antologica riconduce l’approdo della ceramica, tradizionalmente collocata nel campo dell’artigianalità, al campo dell’arte e della sperimentazione linguistica.
Si parte dalla svolta impressa da Pablo Picasso a metà del 1900, quando iniziò a frequentare Vallauris in Francia, avvicinandosi alla produzione della ceramica del luogo.


Da Picasso a Warhol. La ceramica dei grandi artisti, Allestimento

“L’idea di questa mostra - spiega Vincenzo Sanfo - nasce per raccontare l’avventura della ceramica, della terracotta, dell’oggetto ceramica attraverso l’arte del molto tempo; quindi, l’arte del Novecento. Partendo ovviamente dal grande maestro Picasso, colui che ha in qualche modo sdoganato e rivoluzionato l’idea di decorazione della ceramica. È proprio questo il senso di questa mostra, far vedere come artisti, a volte anche lontani dal nostro immaginario rispetto all’oggetto decorativo, ceramico, riescono a trasportare la ceramica in un modo più alto come Andy Warhol, che realizza la ceramica in tarda età, spinto da Rosenthal, o artisti di latitudini diverse, dalla Cina al Sud America, dall’Africa all’Italia e all’Europa”.

La grande produzione di ceramiche firmata da Picasso, complessivamente oltre tremila pezzi prodotti dalla fabbrica di Madoura in Costa Azzurra, ha influenzato le generazioni successive di artisti abitualmente dediti ad altre forme di arte, come la pittura.
La mostra passa così in rassegna le avanguardie storiche di Sonia Terk Delaunay e Marc Chagall, e quelle di Andy Warhol, con la rappresentazione delle inquietudini e ironie della cultura di massa della Pop Art, e di Salvador Dalì che ha trasferito nella ceramica la rappresentazione del sogno surrealista.


Da Picasso a Warhol. La ceramica dei grandi artisti, Allestimento

Se gli approcci di Salvatore Fiume, Luigi Mainolfi, Marco Lodola e Marco Nereo Rotelli incarnano in mostra la complessità della ricerca plastica italiana, le esperienze femminili di Marina Abramović, Yayoi Kusama, Louise Bourgeois, Paola Gandolfi e Jenny Holzer testimoniano un approccio radicale e consapevole all’arte della ceramica, con precise connotazioni personali. La rassegna dà anche spazio ai contributi di quegli artisti che hanno conciliato la propria ricerca e il proprio stile con il radicamento territoriale, dai cinesi Ai Weiwei, Pan Lusheng, Zhang Hong Mei e Xu De Qi, ai sudamericani Nicolás Leiva, Darío Ortíz, Vik Muniz, a Julio Le Parc che, invece, applica alla ceramica le sue ricerche sulla luce e percezione ottica.
In mostra spicca anche l’originale contributo proposto dagli artisti del Nord America, Jean-Michel Basquiat, Keith Haring e Sol LeWitt, che hanno utilizzato la ceramica come spazio di traduzione di una poetica già consolidata nella Street Art, e nell’arte concettuale e nel movimento minimalista.