La contesa legale

Il bronzo di Lisippo resta al Getty per un cavillo

L'atleta di Fano, Lisippo
 

L.S.

28/12/2015

Pesaro e Urbino - La Corte di Cassazione annulla l'ordinanza di confisca dell'Atleta Vittorioso, il bronzo ripescato da un peschereccio nelle acque di fronte a Fano e poi illegalmente acquistato dal Getty Museum di Malibù.

La sentenza vanifica otto anni di battaglie per riportare in Italia la statua attribuita a Lisippo. Dopo due confische stabilite dalla magistratura italiana, la decisione della Cassazione riazzera infatti tutto per dei cavilli. Le udienze precedenti, come previsto dal codice penale, erano state formulate a porte chiuse e invece avrebbero dovuto essere pubbliche, secondo le indicazioni della Corte dei diritti dell’uomo della Ue. Il caso torna così al Gip di Pesaro.

Alberto Berardi dell'associazione Cento città, che per primo propose alla procura di Pesaro istanza di confisca del Lisippo, non si scoraggia: ''Non siamo demotivati nel continuare la battaglia. Ricominceremo a battere i pugni sul tavolo per riavere il Lisippo, un'opera esportata clandestinamente ed appartenente allo Stato italiano, e alla città di Fano in particolare. Vedremo se oltre al procedimento giudiziario potremo instaurare una trattativa con il museo californiano per riaverla indietro, così come avvenuto per altre opere tornate in Italia''. 


Consulta anche:
Un francobollo per l'Atleta di Fano 

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