L'enigmatico sepolcro torna all'antico splendore
Il restyling della Piramide Cestia
 
										
										 
										
										
																		
																									Piramide Cestia
															
							L.S.
21/04/2015
							Roma -  "E' un giorno di felicità e festa per Roma e ringrazio Yuzo Yagi per la sua generosità e la sua filantropia". Con queste parole il sindaco di Roma Ignazio Marino ha salutato il restauro della Piramide Cestia finanziato con un donazione di due milioni di euro dal generoso magnate della moda giapponese che restituisce il candido aspetto originale al sepolcro costruito in stile egizio tra il 18 e il 12 a.C con marmo di Carrara.
Dopo 327 giorni, e 75 di anticipo rispetto al termine previsto per la consegna, l’intervento diretto dalla Soprintendenza speciale per il Colosseo, riporta il monumento indietro nel tempo a costo zero per l’amministrazione capitolina che per tutelarlo si incaricherà di vegliare sul progetto di pedonalizzazione dell’antistante via Persichetti, accesso orientale della Piramide.
I lavori oltre a ripulire la facciata e a donare rinnovato splendore al marmo hanno provveduto a bloccare la deformazione del complesso e adeguarlo alle misure antisismiche, e hanno rimosso le barriere architettoniche dall’accesso verso porta San Paolo. I rilievi hanno inoltre fornito informazioni inedite sullo stato fisico e archeologico del monumento ed elementi utili all’aggiornamento e all’approfondimento di temi storici e documentari relativi all’antico mausoleo, aprendo infine anche un nuovo percorso di visita al suo interno.
Per approfondimenti:
Guida d'arte di Roma
						
					Dopo 327 giorni, e 75 di anticipo rispetto al termine previsto per la consegna, l’intervento diretto dalla Soprintendenza speciale per il Colosseo, riporta il monumento indietro nel tempo a costo zero per l’amministrazione capitolina che per tutelarlo si incaricherà di vegliare sul progetto di pedonalizzazione dell’antistante via Persichetti, accesso orientale della Piramide.
I lavori oltre a ripulire la facciata e a donare rinnovato splendore al marmo hanno provveduto a bloccare la deformazione del complesso e adeguarlo alle misure antisismiche, e hanno rimosso le barriere architettoniche dall’accesso verso porta San Paolo. I rilievi hanno inoltre fornito informazioni inedite sullo stato fisico e archeologico del monumento ed elementi utili all’aggiornamento e all’approfondimento di temi storici e documentari relativi all’antico mausoleo, aprendo infine anche un nuovo percorso di visita al suo interno.
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