Il complesso termale romano guarda al futuro

L'acqua ritorna a Caracalla. Ecco la rivoluzione delle antiche Terme tra vapori e fontane

Le Terme di Caracalla | Foto: © Fabio Caricchia e Leandro Lentini | Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma
 

Samantha De Martin

04/04/2024

Roma - Il suono dell’acqua si mescola alla nube che evoca il vapore degli ambienti riscaldati delle terme antiche.
Siamo a Caracalla, uno dei complessi termali più imponenti dell’antichità, dove dal III al V secolo avremmo notato, attorno alla gigantesca piscina della Natatio, un viavai di avventori tra gli ambienti del caldarium, del tepidarium, del frigidarium, in un trionfo di mosaici, colonne, nicchie impreziosite da sculture in marmo, palestre, tabernae, spogliatoi.
Adesso, dopo 1800 anni dalla costruzione del complesso delle Terme di Caracalla, grazie a un coraggioso intervento della Soprintendenza Speciale di Roma, sará possibile riassaporare la vitalità e la potenza del luogo grazie a uno specchio d’acqua di grandi dimensioni - una vera installazione architettonica - ideato e progettato dall’architetto Hannes Peer in collaborazione con l’architetto Paolo Bornello.


Le Terme di Caracalla | Foto: © Fabio Caricchia e Leandro Lentini | Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma

Così nell’edificio per il bagno che un tempo fu anche luogo per il passeggio, lo studio, lo sport e la cura del corpo, una vasca rettangolare dalle linee semplici, con rivestimento nero, con acqua a sfioro su tre lati, evoca intenzionalmente quella della Natatio, armonizzandosi con l'antico complesso delle Terme e ponendo il visitatore al centro del monumento in un gioco di assenza e presenza.
Adagiato sull’acqua, un palco ospiterà spettacoli teatrali, di danza o musica classica, ma anche conferenze, incontri e lectio magistralis, facendo rivivere l’anima antica di un luogo che, fu, in passato, un ritrovo di benessere oltre che una cornice di arte, cultura e svago.

“Riportiamo l’acqua e l’arte a Caracalla attraverso un rapporto tra arte moderna e antica per rendere le Terme un luogo attraente e comprensibile - spiega Daniele Porro, soprintendente speciale di Roma -. Con questo spettacolare specchio la Soprintendenza desidera innescare un processo di rinnovamento e di apertura alla città in uno dei siti archeologici piú importanti della capitale. Un intervento di architettura contemporanea che si armonizza con quella antica per consolidare il ruolo delle Terme di Caracalla come un centro promotore di cultura e arte”.


Le Terme di Caracalla | Foto: © Fabio Caricchia e Leandro Lentini | Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma

Concepito come simbolo concreto di riconnessione con l’antico, il ritorno dell’acqua a Caracalla sará salutato, il prossimo 13 aprile, dalla prima romana della coreografia curata da Ater Balletto di Rhapsody in blue, creata da Iratxe Ansa e Igor Bacovich per il centenario della più famosa partitura di George Gershwin composta nel 1924.
La realizzazione dello specchio d’acqua è il primo momento di un progetto integrale finalizzato a restituire la percezione di questi luoghi come dovevano presentarsi nell’antichitá.

“Assente da oltre mille anni - spiega Mirella Serlorenzi, direttore delle Terme di Caracalla - l’acqua torna in maniera determinante me rispettosa delle rovine: in un gioco di specchi la natatio esce dal corpo dei bagni e si pone assialmente nei giardini, duplicando l’imponente calidarium”.

Oltre a essere attratto dall’acqua e dai suo riflessi, il visitatore è catapultato in un metaverso concettuale, mentre i giochi d'acqua e le nebulizzazioni riattivano il ricordo della antica funzione delle Terme. L’architetto Hannes Peer, artefice del progetto, la definisce "un’esperienza coinvolgente e immersiva che invita alla contemplazione".


Le Terme di Caracalla | Foto: © Fabio Caricchia e Leandro Lentini | Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma

Lo Specchio d’acqua segna solo l’inizio di un rivoluzionario progetto di restauro e valorizzazione del complesso monumentale e dei giardini delle Terme di Caracalla che andrà avanti, per i prossimi anni, con interventi innovativi su tutta l’estensione del sito archeologico che sarà riprogettato in chiave contemporanea. A partire da maggio la mostra Narciso. Nello specchio della fotografia indagherà i temi dello specchio e del riflesso ricorrenti nei lavori di grandi fotografi.
La "Rivoluzione Caracalla", che si avvarrà dei finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), dei fondi della Soprintendenza Speciale di Roma e del Ministero della Cultura, sarà articolata su un lungo periodo di diversi anni.

Un’altra linea di intervento riguarderà la connessione con la città. Il nuovo progetto riproporrà filologicamente l’antico ingresso alle Terme attraverso il portico centrale dove troverà posto la biglietteria, circondata da due aree verdi: un parco meditativo e uno attivo e dinamico. Le piante saranno invece al centro della terza linea guida, attraverso l’evocazione degli spazi perduti, luoghi dell’otium e del benessere aperti ad attività sociali, incontri, letture. Seguiranno la realizzazione di un Horto botanico ecosostenibile e di un nuovo centro servizi con biglietteria, aree di orientamento, di riposo, accesso ai parchi tematici, spazi per bambini, biblioteca, punto ristoro.
Le architetture delle Terme saranno al centro della quinta e fondamentale linea di intervento, una complessa opera di manutenzione e restauro di tutte le strutture murarie. Insomma la Rivoluzione Caracalla offrirà alla città un modo diverso di concepire, fruire e valorizzare i luoghi della cultura.

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