L’avanguardia americana nelle collezioni del Guggenheim
Clyfford Still, Jamais, collezione Peggy Guggenheim, Venezia
07/02/2012
Roma - La mostra “Il Guggenheim. L’avanguardia americana 1945–1980”, allestita presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma prende le mosse dagli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, quando gli Stati Uniti si affermarono come centro dell’arte moderna e l’ascesa dell’Espressionismo astratto iniziò ad attrarre l’attenzione su una cerchia di artisti attivi a New York. A partire da quel momento, nell’arte americana si assiste a una straordinaria proliferazione delle pratiche estetiche più diverse: dalla Pop art fino all’Arte concettuale degli anni Sessanta, dal Minimalismo al Fotorealismo degli anni Settanta. La mostra, a cura di Lauren Hinkson, ripercorre quegli straordinari anni e presenta, tra dipinti, sculture e fotografie, capolavori di artisti come Jackson Pollock, di Arshile Gorky, di Robert Rauschenberg.
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Dal 29 marzo al 30 giugno a Roma
Da Raffaello a Tiziano, 50 gioielli della Galleria Borghese traslocano a Palazzo Barberini
-
Roma | Fino al 21 giugno presso la Galleria Mattia De Luca a Palazzo Albertoni Spinola
A Roma la retrospettiva di Salvatore Scarpitta, l'artista che ispirò Italo Calvino
-
Venezia | Dal 13 aprile a Venezia
Un giocoliere alla Collezione Peggy Guggenheim. La grande mostra su Jean Cocteau
-
Roma | A Roma, a Palazzo Barberini, dal 14 aprile al 14 luglio
Effetto notte. Il nuovo realismo americano debutta alle Gallerie Nazionali di Arte Antica