A Venezia dal 13 ottobre
350 anni di Rosalba Carriera, la donna che catturò il volto del Settecento
Rosalba Carriera, Venere con amorini. Collezione privata I Courtesy Fondazione Musei Civici di Venezia
Francesca Grego
25/08/2023
Venezia - Nel Settecento era l’artista italiana più nota in Europa. La sua abilità nell’arte del ritratto metteva d’accordo tutti, dai lord inglesi ai principi dell’Impero, e perfino l’esigente aristocrazia di Venezia, la sua città. Parliamo di Rosalba Carriera, che a 350 anni dalla nascita torna sulla scena della Serenissima con un’importante mostra a Ca’ Rezzonico. Un omaggio alla fragranza e alla delicatezza dei suoi ritratti, che ci restituiscono l’immagine dell’alta società veneziana ed europea del XVIII secolo con acume ed eleganza, catturandone in modo impareggiabile gli umori, il carattere e le vanità.
Per quasi mezzo secolo le corti d’Europa cercarono di accaparrarsi i servigi di Rosalba Carriera, eppure, nonostante i frequenti inviti e le generose proposte, salvo tre soggiorni presso le corti del re di Francia, del duca di Modena e dell’Imperatore a Vienna, lei preferì rimanere a Venezia, dove lavorò incessantemente per tutta la vita.

Rosalba Carriera, Ritratto di gentiluomo in rosso. Ca' Rezzonico, Museo del Settecento veneziano
Sebbene i suoi capolavori più noti siano stati realizzati a pastello, il cuore della mostra di Ca’ Rezzonico è altrove, in una tecnica rara e preziosa di cui Carriera fu l’iniziatrice, colei che seppe trasformare una pratica artigianale in una vera e propria arte. Si tratta della miniatura su avorio, dove l’artista riuscì a portare, per la prima volta, su minuscole superfici la pennellata sciolta e vibrante della pittura su tela. Non c’era viaggiatore che, durante il suo soggiorno veneziano, non ambisse a farsi dipingere un ritratto in miniatura da Rosalba. Oggi invece non è frequente imbattersi in queste piccole immagini, anzi, il loro numero è decisamente esiguo.

Rosalba Carriera, Madonna in preghiera. Ca' Rezzonico, Museo del Settecento veneziano
Dal prossimo 13 ottobre al 9 gennaio 2024 avremo occasione di ammirarne ben 36 esemplari riuniti dai Musei Civici di Venezia, da altre istituzioni pubbliche e da esclusive collezioni private, accanto a pastelli, documenti, stampe, disegni: dei classici dell’arte Rococò che mostrano come questa artista sia riuscita a catturare e a restituirci gli ideali e l’estetica di un’epoca, quella “vita felice” e leggera, da tempo entrata nell’immaginario collettivo, che siamo soliti identificare con il XVIII secolo.

Rosalba Carriera, Coppia durante il carnevale. Collezione privata I Courtesy Fondazione Musei Civici di Venezia
Per quasi mezzo secolo le corti d’Europa cercarono di accaparrarsi i servigi di Rosalba Carriera, eppure, nonostante i frequenti inviti e le generose proposte, salvo tre soggiorni presso le corti del re di Francia, del duca di Modena e dell’Imperatore a Vienna, lei preferì rimanere a Venezia, dove lavorò incessantemente per tutta la vita.

Rosalba Carriera, Ritratto di gentiluomo in rosso. Ca' Rezzonico, Museo del Settecento veneziano
Sebbene i suoi capolavori più noti siano stati realizzati a pastello, il cuore della mostra di Ca’ Rezzonico è altrove, in una tecnica rara e preziosa di cui Carriera fu l’iniziatrice, colei che seppe trasformare una pratica artigianale in una vera e propria arte. Si tratta della miniatura su avorio, dove l’artista riuscì a portare, per la prima volta, su minuscole superfici la pennellata sciolta e vibrante della pittura su tela. Non c’era viaggiatore che, durante il suo soggiorno veneziano, non ambisse a farsi dipingere un ritratto in miniatura da Rosalba. Oggi invece non è frequente imbattersi in queste piccole immagini, anzi, il loro numero è decisamente esiguo.

Rosalba Carriera, Madonna in preghiera. Ca' Rezzonico, Museo del Settecento veneziano
Dal prossimo 13 ottobre al 9 gennaio 2024 avremo occasione di ammirarne ben 36 esemplari riuniti dai Musei Civici di Venezia, da altre istituzioni pubbliche e da esclusive collezioni private, accanto a pastelli, documenti, stampe, disegni: dei classici dell’arte Rococò che mostrano come questa artista sia riuscita a catturare e a restituirci gli ideali e l’estetica di un’epoca, quella “vita felice” e leggera, da tempo entrata nell’immaginario collettivo, che siamo soliti identificare con il XVIII secolo.

Rosalba Carriera, Coppia durante il carnevale. Collezione privata I Courtesy Fondazione Musei Civici di Venezia
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Brescia | 1826-2026: a Brescia il bicentenario del ritrovamento della Vittoria Alata
A Brescia Francesco Vezzoli dà nuova vita al mito, nel dialogo tra la Vittoria Alata e l'Idolino di Pesaro
-
Roma | Dal 4 dicembre al Museo dell’Ara Pacis
Alle origini della pittura moderna con i capolavori del Detroit Institute of Arts
-
Mondo | Fino al 1° marzo al musée des Beaux-Arts
Étretat oltre le scogliere. Un luogo del mito, nei pennelli di Courbet, Monet, Matisse, si racconta a Lione
-
Firenze | Dal 14 marzo 2026
Rothko a Firenze, la grande mostra di Palazzo Strozzi
-
Roma | Dal 29 novembre al 12 aprile
La Grecia a Roma: ai Musei capitolini oltre 150 capolavori raccontano una storia di passione e ritorni
-
Milano | Dal 27 febbraio a Milano
La Belle Époque secondo Troubetzkoy, lo scultore impressionista (e vegetariano)