Online dal 17 gennaio

Dal Van Gogh di Goldin alle opere degli Uffizi "interpretate" dagli chef: quattro appuntamenti con l'arte sul web

Vincent Van Gogh, Paesaggio a Saint-Remy, 1889. Ny Carlsberg Gliptotek, Copenaghen. Prestito a lungo termine della National Gallery of Denmark
 

Samantha De Martin

15/01/2021

Mentre i musei “in giallo” scaldano le sale in vista della ripartenza, il prossimo 18 gennaio, l’arte non rinuncia al suo dialogo “social” con il pubblico da casa.
Così quell’ampia porzione di bellezza ancora confinata nelle sale spente confida nel web per tenere vivo il legame con i visitatori.
Dal Centro San Gaetano di Padova, dove il Van Gogh di Marco Goldin aspetta di ritrovare il suo pubblico, agli Uffizi, promotori di una divertente iniziativa, ecco quattro appuntamenti “social” da segnare in agenda.

• Dal 17 gennaio “Uffizi da mangiare” celebra l’incontro tra arte e gastronomia

Uva, melograni, pesci e selvaggina escono dalle tele degli Uffizi per raggiungere la fantasia dei grandi chef. Ogni domenica, a partire dal 17 gennaio, le Gallerie posteranno un video su Facebook nel quale un noto personaggio del mondo dell’enogastronomia selezionerà un’opera dalle collezioni e, ispirandosi agli ingredienti degli artisti, preparerà, durante il video, una serie di pietanze.
Se Fabio Picchi, patron del Cibrèo di Firenze, si confronterà con il Ragazzo con pesce di Giacomo Ceruti e Dario Cecchini “apparecchierà” la sua versione della Dispensa con botte, selvaggina, carni e vasellame di Jacopo Chimenti, Marco Stabile lancia in tavola la sfida ai Peperoni e uva di Giorgio De Chirico. Naturalmente sarà coinvolto anche Caravaggio. Ma i dettagli restano top secret.


Michelangelo Merisi detto Caravaggio, Bacco

• Lunedì 18 gennaio sul sito di Linea d’ombra “Van Gogh. Sei quadri, sei storie”

Il primo appuntamento della settimana - che si potrà seguire sulla pagina Facebook e sul sito di Linea d’ombra - è in programma lunedì 18 gennaio alle 21. In diretta dalle sale del Centro Altinate San Gaetano di Padova, che ospitano la mostra Van Gogh. I colori della vita (aperta appena per tre settimane e poi chiusa per le conseguenze dell’emergenza sanitaria) il curatore Marco Goldin offrirà un racconto dal vivo intitolato “Van Gogh. Sei quadri, sei storie”.

“Voglio tenere accesa una fiammella - sottolinea Goldin -. Il proseguire delle chiusure delle mostre, dall’inizio di novembre ci getta nello sconforto. Però voglio continuare a parlare di pittura, a raccontarla, a scriverne, e lo farò fin quando sarà possibile”.
Mentre i musei del Veneto si avviano a prolungare la chiusura imposta dalla permanenza in zona arancione, nella diretta di lunedì Goldin racconterà il sulfureo Paesaggio al crepuscolo (1885), l’Autoritratto con cappello di feltro grigio (1887), Il seminatore (giugno 1888), mentre “Il postino Joseph Roulin” offrirà il pretesto per parlare di una straordinaria amicizia.
Non mancheranno il Paesaggio a Saint-Rémy del giugno 1889, una sinfonia di vento e natura, e infine Covone sotto un cielo nuvoloso, uno degli ultimissimi dipinti di Van Gogh, realizzato a Auvers prima della fine di luglio del 1890.


Vincent van Gogh, Autoritratto con cappello di feltro grigio, tra settembre e ottobre 1887, Olio su tela, 44 x 37.5 cm, Amsterdam, Van Gogh Museum

• Dal 19 gennaio alla Triennale si parla di Bauhaus

Mentre la Lombardia dovrà rassegnarsi alla chiusura dei luoghi della cultura, apprestandosi a passare dall'arancione al rosso, la Triennale di Milano porta avanti la sua programmazione online Upside Down, nel segno del Bauhaus.
Il 19 e il 22 gennaio sono in programma i prossimi appuntamenti con A New European Bauhaus, un ciclo di conferenze digitali in collaborazione con le rappresentanze diplomatiche e culturali dei paesi europei con cui da quasi un secolo Triennale Milano intrattiene relazioni accademiche.
Da novembre, attraverso un format aperto e gratuito, live su Zoom e successivamente sul sito e sul canale YouTube dell’istituzione, Triennale chiama a raccolta curatori, designer, studiosi e direttori invitandoli a ragionare sul progetto di un Nuovo Bauhaus lanciato dalla Commissione Europea.

 Il 18 gennaio, 1° e 22 febbraio Sul filo della memoria: gli archivi d’artista si raccontano

Gli archivi d’artista si raccontano attraverso un ciclo di tre talk ai quali il pubblico potrà partecipare collegandosi alla piattaforma Google Meet, il 18 gennaio, 1° e 22 febbraio alle 18.
L’AitArt - Associazione Italiana Archivi d’Artista - propone per la prima volta in versione online tre appuntamenti. Il primo, previsto per lunedì 18 gennaio, è con l'Archivio Alberto Zilocchi, fondato a Milano nel 2016 dalla figlia dell’artista. Protagonista dell’incontro del 1° febbraio sarà invece l’Associazione Archivio Piero Leddi, nata nel 2014 a Milano con lo scopo di organizzare la catalogazione delle opere del pittore, mentre l’ultimo appuntamento, il 22 febbraio, è con l’Archivio Pippo Rizzo, un’associazione culturale costituita nel 2013 a Palermo dagli eredi dell'esponente del Futurismo siciliano.


Studio Piero Leddi

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