Presentata la riorganizzazione del Ministero

L'alba di un nuovo MiBACT

L'area archeologica di Roma al centro di alcune riforme del MiBACT
 

E. Bramati

16/07/2014

Roma - Il Ministro Franceschini ha presentato questa mattina la tanto annunciata riorganizzazione del MiBACT, che ha approfittato dei tagli imposti dalla spending review per fare ordine e riparare diverse inefficienze.

Tra i punti critici vi erano soprattutto la scarsa integrazione tra cultura e turismo, l'eccessiva ridondante moltiplicazione delle linee di comando, il congestionamento dell’amministrazione centrale, la cronica carenza di autonomia dei musei nazionali e i ritardi del Ministero nelle politiche di innovazione e formazione.

Per compensare queste le mancanze sono state introdotte nuove misure. 
Le direzioni regionali, innanzitutto diventeranno dei Segretariati regionali del Mibact, e si occuperanno di coordinamento amministrativo e delle politiche legate al turismo. 
Tra le misure di snellimento del Ministero saranno poi accorpate le Soprintendenze per i beni storico-artistici con quelle per i beni architettonici, come già avveniva in diversi casi, con una sola Direzione centrale.

Sarà introdotta una nuova Direzione generale musei, cui affidare il compito di attuare politiche e strategie di fruizione a livello nazionale, favorire la costituzione di poli museali anche con Regioni ed enti locali, svolgere i compiti di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura, dettare le linee guida per le tariffe, gli ingressi e i servizi museali.

Ogni regione avrà i suoi poli museali regionali, che faranno da ponte tra musei statali e non statali, sia pubblici, sia privati.
Alle 20 maggiori istituzioni italiane, tra cui il Colosseo, Pompei, gli Uffizi, Brera, le Gallerie dell'Accademia di Venezia e la Reggia di Caserta, è stata inoltre conferita la qualifica di ufficio dirigenziale, così da favorirne una maggiore autonomia. I rispettivi direttori, in cambio, potranno essere scelti tramite selezione pubblica tra interni o esterni all’amministrazione, anche stranieri.

Infine, vi è tra le nuove misure una maggiore attenzione verso le arti contemporanee, nonché verso la necessità di educare, formare e valorizzare le professionalità del personale MiBACT.

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