Magnum Manifesto. Guardare il mondo e raccontarlo in fotografia

Jonas Bendiksen, Abitanti di un paese nel Territorio dell’Altaj raccolgono i rottami di una navicella spaziale precipitata, circondati da migliaia di farfalle, Russia, 2000 | © Jonas Bendiksen / Magnum Photos / Contrasto

 

Dal 07 Febbraio 2018 al 03 Giugno 2018

Roma

Luogo: Museo dell'Ara Pacis

Indirizzo: Lungotevere in Augusta

Orari: Tutti i giorni 9.30 - 19.30 | La biglietteria chiude un'ora prima

Curatori: Clément Chéroux

Enti promotori:

  • Roma Capitale
  • Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
  • Contrasto Magnum
  • Photos

Costo del biglietto: Intero 11 € | Ridotto 9 € | Speciale scuola ad alunno (ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 alunni) 4 € | Speciale Famiglie (2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni) 22 €

Telefono per informazioni: +39 06 0608

E-Mail info: info.arapacis@comune.roma.it

Sito ufficiale: http://www.arapacis.it/



Arriva a Roma, nella sua prima tappa europea e unica italiana, la mostra Magnum Manifesto, che sarà ospitata dal Museo dell’Ara Pacis dal 7 febbraio al 3 giugno 2018.
 
L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, proposta da Contrasto e Magnum Photos 70 e organizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ha cominciato il suo tour globale nel giugno 2017 all’International Center for Photography di New York. L’intento è quello di celebrare il settantesimo anniversario della più grande agenzia fotogiornalistica del mondo, Magnum Photos, creata da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David Seymour nell’aprile del 1947. Da quel giorno, la Magnum Photos è diventata un riferimento nel tempo  sempre più importante per la documentazione e per il fotogiornalismo. Gli autori di Magnum hanno documentato guerre, testimoniato le tensioni sociali, interpretato il nostro tempo, ritratto tanto le persone comuni quanto i grandi della terra, preconizzato i nuovi drammi del futuro.
 
La mostra raccoglie parte del lavoro realizzato in tutti questi anni e getta uno sguardo nuovo e approfondito sulla storia e sull’archivio dell’Agenzia.
Le immagini celebri e i grandi reportage dei suoi autori permettono di comprendere in che modo e per quale motivo Magnum sia diventata diversa, unica e leggendaria. Dal reportage sui lavoratori immigrati negli USA, realizzato da Eve Arnold negli anni Cinquanta, ai ritratti di “famiglia”, teneri e intimi, di Elliott Erwitt; dalle celebri immagini degli zingari di Josef Koudelka, fino alla toccante serie realizzata nel 1968 da Paul Fusco sul "Funeral Train", il treno che trasportò la salma di Robert Kennedy nel suo ultimo viaggio verso il cimitero di Arlington, attraversando un’America sconvolta e dolente. E ancora, le serie più recenti dei nuovi autori di Magnum: dalla “Spagna Occulta” di Cristina Garcia Rodero, alle osservazioni antropologiche, sotto forma di fotografie, realizzate nel mondo da Martin Parr;  dalla cruda attualità del Sud America documentato da Jérôme Sessini,  fino al Mar Mediterraneo, tenebroso e incerto nelle notti dei migranti, fotografato da Paolo Pellegrin.
 
Il curatore, Clément Chéroux – direttore della fotografia al MoMA di San Francisco e già curatore della grande retrospettiva dedicata a Cartier-Bresson realizzata dal Centre Pompidou e ospitata a Roma proprio al Museo dell’Ara Pacis –  ha selezionato una serie di documenti rari e inediti, immagini di grande valore storico e nuove realizzazioni, per illustrare come Magnum Photos debba la sua eccellenza alla capacità dei fotografi di fondere arte e giornalismo, creazione personale e testimonianza del reale, verificando come il “fattore Magnum” continui a esistere e a rinnovare continuamente il proprio stile.
 
Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni: la prima scruta l’archivio di Magnum attraverso una lente umanista e si concentra sugli ideali di libertà, uguaglianza, partecipazione e universalismo che emersero dopo la seconda guerra mondiale; la seconda mostra la frammentazione del mondo tra gli anni Settanta e Novanta del Novecento, con uno sguardo particolare rivolto alle  minoranze e agli esclusi; la terza, infine, segue le diverse forme espressive grazie alle quali  i fotografi Magnum hanno colto i mutamenti del mondo e i pericoli che lo minacciano.
Oltre a raccogliere i progetti individuali e collettivi realizzati nel corso degli anni, la mostra presenta anche proiezioni, copertine di riviste, articoli di giornali, libri realizzati nel corso del tempo,  mostrando il contesto originale in cui molte delle fotografie sono state concepite.
 
La mostra è accompagnata da un libro edito da Contrasto.

Magnum è un gruppo di fotogiornalisti eccezionali che viaggiano in tutto il mondo per fotografare avvenimenti storici.
Inge Bondi
 
Magnum è un’organizzazione tenuta insieme da un’intangibile colla di sogni e speranze. Wayne Miller
 
Magnum è un paradosso.
John G. Morris
 
Magnum è una specie di miracolo fin dalla sua nascita.
David Seymour
 
Magnum è la fotografia.
Henri Cartier-Bresson

Fotografi in mostra
Abbas Christopher Anderson Eve Arnold Olivia Arthur Bruno Barbey Jonas Bendiksen Werner Bischof Michael Christopher Brown René Burri Cornell Capa Robert Capa Henri Cartier-Bresson Antoine d'Agata Raymond Depardon Bieke Depoorter Thomas Dworzak Elliott Erwitt Martine Franck Leonard Freed Paul Fusco Cristina Garcia Rodero Jean Gaumy Burt Glinn Jim Goldberg Philip Jones Griffiths Harry Gruyaert Ara Giiler Philippe Halsman Hiroshi Hamaya Erich Hartmann David Alan Harvey Bob Henriques Thomas Hoepker David Hurn Richard Kalvar Josef Koudelka Hiroji Kubota Sergio Larrain Guy Le Querrec Erich Lessing Herbert List Danny Lyon Constantine Manos Peter Marlow Susan Meiselas Wayne Miller Inge Morath Lu Nan  Trent Parke
Martin Parr Paolo Pellegrin Gueorgui Pinkhassov Mark Power Raghu Rai Eli Reed Mare Riboud Miguel Rio Branco George Rodger Moises Saman Alessandra Sanguinetti Jérome Sessini David Seymour (Chim) Marilyn Silverstone W. Eugene Smith Jacob Aue Sobol Alec Soth Chris Steele-Perkins Dennis Stock Mikhael Subotzky Nicolas Tikhomiroff Larry Towell Peter van Agtmael Alex Webb Donovan Wylie Patrick Zachmann

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