Gli appuntamenti su piccolo schermo

L’Agenda dell’Arte – In TV

Televisore Anni '70 | Foto: AlexAntropov86, via Pixabay
 

Francesca Grego

03/01/2019

• Van Gogh tra ieri e oggi. Giovedì 3 gennaio su Sky Arte HD a partire dalle 20.50
Mentre al cinema debutta Van Gogh. Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel, Sky Arte dedica una serata speciale al pittore olandese.
Si comincia con l’Inconscio dell’opera, in cui il noto psicanalista Massimo Recalcati prova a illuminare i lati in ombra della personalità artistica di Van Gogh e a comprendere la sua pittura con il contributo della psicanalisi.
 
Cuore dell’evento è il film Van Gogh. Tra il grano e il cielo, al cinema lo scorso anno per la regia di Gianni Piscaglia: con la voce narrante dell’attrice Valeria Bruni Tedeschi scopriamo l’autore della Notte Stellata da un punto di vista insolito: quello della sua prima grande collezionista, l’olandese Helene Kröller-Müller, che portò il valore di Van Gogh sulla ribalta della scena artistica del Novecento e riuscì a mettere insieme una raccolta seconda solo a quella del Van Gogh Museum di Amsterdam. Accuratissime riprese portano sul piccolo schermo capolavori senza tempo, mentre scopriamo un aspetto insolito: l’importanza del disegno per Van Gogh.
In seconda serata Artisti contro punta l’attenzione sull’amicizia, i rapporti artistici e la rivalità tra il genio del Brabante e Paul Gauguin mentre, a seguire, la serie Il mistero dei capolavori perduti dedica una puntata al dipinto Vaso con cinque girasoli, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale nel bombardamento di Osaka e riportato in vita dagli esperti di Factum Arte.
 
• Under Italy. Nuovi episodi. Da venerdì 4 gennaio su Rai 5 alle 22.10
Tornano su Rai5 i misteri del sottosuolo italiano, da esplorare in compagnia dell’archeologo Darius Arya: un’avventura tra i tesori semi sconosciuti che spesso giacciono nel ventre delle nostre città, passando per luoghi di grande interesse storico e archeologico.
Dopo Roma, Napoli, Torino, Matera, Todi, Tarquinia, Amelia, Narni, Bergamo e il lago Fucino, il viaggio continua riportando alla luce storie sepolte dalla preistoria all’era moderna, passando per il Medioevo e le civiltà più affascinanti dell’Italia antica.
 
Tappa a Trieste per la prima puntata della nuova serie, in onda da venerdì 4 gennaio: protagonisti i sotterranei del quattrocentesco Castello di San Giusto, ricco di passaggi segreti, con il Bastione Pomis-Fiorito e il complesso di gallerie antiaeree Kleine Berlin (Piccola Berlino), che durante la Seconda Guerra Mondiale divenne il quartier generale delle SS sull’Adriatico. A testimonianza della storia stratificata di Trieste, Arya ci accompagna anche negli ambienti ipogei degli acquedotti romani e nei sotterranei di Forte Olmi e Forte Kressich, costruito dagli austriaci nel XIX secolo.
Nelle settimane successive l’itinerario prosegue lungo la penisola alla volta di Orvieto, Bologna, Palermo, Osimo, Catania, tra luoghi di rilevanza storica e archeologica, ma anche sotterranei contemporanei e urbani che custodiscono scorci di storia italiana.
 
• I silenzi di Vermeer. Il venerdì su Rai 5 alle 21.15
Di Jan Vermeer sappiamo molto poco e i suoi quadri sono appaiono avvolti in un magico “velo di silenzio”: a farlo risuonare in un racconto avvincente ci pensa lo storico Tomaso Montanari in una serie in quattro puntate diretta da Luca Criscenti.
Dopo Caravaggio e Gian Lorenzo Bernini, e in attesa di un nuovo progetto dedicato a Diego Velàsquez, Montanari ci porta alla scoperta del maestro del Secolo d’Oro olandese in un viaggio che ne rintraccia i capolavori dal Rijksmuseum di Amsterdam agli Stati Uniti.
Dall’entusiasmo di Marcel Proust davanti a Veduta di Delft, che servì da volano alla fama del pittore nel Novecento, l’osservazione di capolavori come La ragazza con l’orecchino di perla, Il bicchiere di vino o La merlettaia schiude i segreti del mondo di Vermeer.
 
Nella puntata di domani, venerdì 4 gennaio, voliamo oltreoceano per conoscere gli aspetti più moderni del maestro della luce: il racconto del quotidiano negli spazi privati, nuovo per l’epoca, lo sguardo sulle donne e la sua personale “cartografia dell’amore”. Al di là dei temi, spiccano nelle immagini l’immediatezza espressiva e la straordinaria accuratezza che fa di ogni dettaglio quasi una miniatura a sé stante, evidenziando la più grande passione di Vermeer: quella per il lavoro ben fatto.
 
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