Scoperto un Bronzino ritoccato in epoca vittoriana
A Pittsburgh un maestro autentico dietro una "crosta d'epoca"
										
										 
										
										
																		
																									Il ritratto di Isabella de' Medici prima e dopo il restauro, che ne ha rimosso l'"abbellimento" vittoriano
															
							E. Bramati
29/06/2014
							 Il ritratto di Isabella de' Medici conservato presso il Carnegie Museum of Art (CMOA) di Pittsburgh, in Pennsylvania, riportava a chiare lettere il nome di Alessandro Allori, artista cinquecentesco soprannominato "il Bronzino" e spesso confuso con il suo maestro, Agnolo Bronzino.
L'attribuzione, tuttavia, non convinceva i curatori dell'istituzione americana, che, convinti di avere a che fare con un falso realizzato in epoca moderna, lo avevano fatto analizzare con l'intenzione di fugare ogni dubbio e rimuoverlo dalla collezione.
In effetti, tali sospetti erano fondati: quella che, per stile, non appariva per nulla come un'opera del Bronzino, era infatti un dipinto di epoca vittoriana. Ciò che gli esperti, però, non avevano previsto, è che l'opera originale seicentesca del maestro esistesse davvero, sotto diversi strati di colore.
Ripulendo la superficie dagli interventi ottocenteschi il risultato è stato sorprendente: i lineamenti raffinati della donna avevano alterato significativamente le fattezze originarie di Isabella d'Este.
Nella versione del Bronzino, infatti, ella appare come una donna più vecchia, dai tratti meno delicati e dalle grandi mani, e regge un vaso in alabastro, nei secoli cancellato.
Come questa, altre quattro opere del museo hanno riservato sorprese simili, e saranno ora al centro di una mostra dal titolo "Faked, forgotten, found", in cui saranno dettagliatamente illustrati gli studi e gli interventi di restauro. Tra queste sarà presente anche una "Madonna con Bambino e angelo" del 1495-1500 realizzata dal pittore bolognese Francesco Francia.
Consulta anche:
La monumentale Ultima Cena di Alessandro Allori finalmente restaurata ed esposta
						
					L'attribuzione, tuttavia, non convinceva i curatori dell'istituzione americana, che, convinti di avere a che fare con un falso realizzato in epoca moderna, lo avevano fatto analizzare con l'intenzione di fugare ogni dubbio e rimuoverlo dalla collezione.
In effetti, tali sospetti erano fondati: quella che, per stile, non appariva per nulla come un'opera del Bronzino, era infatti un dipinto di epoca vittoriana. Ciò che gli esperti, però, non avevano previsto, è che l'opera originale seicentesca del maestro esistesse davvero, sotto diversi strati di colore.
Ripulendo la superficie dagli interventi ottocenteschi il risultato è stato sorprendente: i lineamenti raffinati della donna avevano alterato significativamente le fattezze originarie di Isabella d'Este.
Nella versione del Bronzino, infatti, ella appare come una donna più vecchia, dai tratti meno delicati e dalle grandi mani, e regge un vaso in alabastro, nei secoli cancellato.
Come questa, altre quattro opere del museo hanno riservato sorprese simili, e saranno ora al centro di una mostra dal titolo "Faked, forgotten, found", in cui saranno dettagliatamente illustrati gli studi e gli interventi di restauro. Tra queste sarà presente anche una "Madonna con Bambino e angelo" del 1495-1500 realizzata dal pittore bolognese Francesco Francia.
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