Sartorio. Mito e Modernità

Sartorio. Mito e Modernità, Galleria Berardi, Roma

 

Dal 24 Ottobre 2013 al 14 Dicembre 2013

Roma

Luogo: Galleria Berardi

Indirizzo: corso del Rinascimento 9

Orari: da lunedì a sabato 10-13/ 16-19

Curatori: Gianluca Berardi

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06 97606127

E-Mail info: info@maestrionline.it

Sito ufficiale: http://www.maestrionline.it


La Mostra “SARTORIO. Mito e Modernità” vuole restituire al pubblico una serie di opere, in gran parte inedite, di Giulio Aristide Sartorio sottolineandone il dualismo tra la sua essenza classicista e l'aspetto più innovativo e sperimentale. La selezione delle opere esposte - effettuata da Gianluca Berardi, già docente presso “L’Università La Sapienza” con un corso sulla Pittura dell’Ottocento italiano - permette di ricostruire tutto il percorso artistico del maestro. Le varie sezioni della mostra infatti comprendono i molteplici aspetti di Sartorio: il paesaggio, dedicato alla campagna romana che è stata fonte di ispirazione continua negli anni; la pittura di idee che vide Sartorio leader della stagione simbolista a Roma; il raffinato Sartorio animalier, attratto dalla possibilità di raffigurare animali esotici. Inoltre la grande decorazione, che lo ha visto artefice del linguaggio ufficiale della nuova Italia; le tranche de vie dedicate alla Grande Guerra, sorprendentemente sempre diverse ed efficaci; la pittura di luce realizzata a Fregene, uno dei momenti espressivi più sereni del maestro; una sorpresa inoltre le suggestive vedute del Sud America realizzate durante il viaggio compiuto nel 1924. Tra le opere più rappresentative: Tigre che lotta con serpente, riferibile al suo soggiorno a Weimar, il paesaggio Pratica di mare del 1923, ispirato ad una fotografia del Conte Gegè Primoli, Bolivia. Tiahuanaco, Le rovine della città preistorica e Haiti. La spiaggia, entrambe presentate alla mostra tenutasi a New York nel 1931 e il monumentale Nel paese di Circe del 1926, proveniente da una villa in via San Sebastiano appartenente a Giulio Barluzzi.

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI