Il Femminino. Infondi in noi, Madre

Il Femminino. Infondi in noi, Madre, Museo del Sottosuolo, Napoli
Dal 7 April 2013 al 14 April 2013
Napoli
Luogo: Museo del Sottosuolo
Indirizzo: piazza Cavour 140
Curatori: Francesca Cozzolino
Costo del biglietto: € 7
Telefono per informazioni: +39 331 2086848
E-Mail info: info@ilmuseodelsottosuolo.com
Sito ufficiale: http://www.ilmuseodelsottosuolo.com
L’arte trova la sua casa al Museo del Sottosuolo di Napoli e si fonde ed impasta con le pareti tufacee e con il respiro dei secoli. A 25 metri sottoterra ad accogliere i visitatori un ventre materno, che genera e protegge, ma ugualmente è costretto ad ingoiare tante brutture per consentire alla vita in superficie di andare avanti.
Parte da questo presupposto la simbiosi tra il Museo del Sottosuolo e la tripersonale “Il Femminino infondi in noi, Madre” che verrà inaugurata sabato 6 aprile alle ore 19.00 e rimarrà visitabile per due settimane fino domenica 14 aprile 2013.
L’evento è realizzato da FurorArt, a cura di Francesca Cozzolino. Protagoniste di questo inno alla potenza creatrice femminile, che assume diversi volti e voci attraverso gli eclettici linguaggi dell’arte, le opere di Gina Affinito, Ludovica Aria e Manuela Vaccaro.
Ad essere celebrato è l’archetipo femminile, ma anche la sete insaziabile di conoscenza dell’essere umano, che vuole capire e carpire il mistero dell’origine della vita, che è alla base della nascita dell’universo stesso.
Le opere in mostra ruotano attorno alle varie declinazioni dell’archetipo dell’Alma Mater, dal cui ventre tutto si genera ed al quale tutto deve ritornare, in maniera indifferenziata... polvere alla polvere. Attorno al nucleo principale ruotano una serie di eventi accomunati da un medesimo filo conduttore. Nel ventre della Madre vita e morte si fondono. Così come accade nell’animo umano, che vive lo stesso gioco di specchi e rimandi. L’Alma Mater, infatti è potenza generatrice, profonda, viscerale, scrigno di emozioni, che sfugge alla comprensione della razionalità maschile e la trascende. E’ un energia potente, che sola può comprendere se stessa ed i suoi tanti risvolti.
La mostra vuole esprimere quest’energia attraverso i vari linguaggi dell’arte. In essa dialogano, in uno scambio di suggestioni, arte visiva, formule evocative, suoni ancestrali e azione drammatica. A coesistere, ricomposte in un tutto armonico, spinte conflittuali ed opposte, interpretate attraverso la personale chiave di lettura delle artiste in mostra. Artificiosità e naturalezza, amore, che è spinta vitale, e morte, la potenza del sole e la pallida dolcezza discreta della luna.
Parte da questo presupposto la simbiosi tra il Museo del Sottosuolo e la tripersonale “Il Femminino infondi in noi, Madre” che verrà inaugurata sabato 6 aprile alle ore 19.00 e rimarrà visitabile per due settimane fino domenica 14 aprile 2013.
L’evento è realizzato da FurorArt, a cura di Francesca Cozzolino. Protagoniste di questo inno alla potenza creatrice femminile, che assume diversi volti e voci attraverso gli eclettici linguaggi dell’arte, le opere di Gina Affinito, Ludovica Aria e Manuela Vaccaro.
Ad essere celebrato è l’archetipo femminile, ma anche la sete insaziabile di conoscenza dell’essere umano, che vuole capire e carpire il mistero dell’origine della vita, che è alla base della nascita dell’universo stesso.
Le opere in mostra ruotano attorno alle varie declinazioni dell’archetipo dell’Alma Mater, dal cui ventre tutto si genera ed al quale tutto deve ritornare, in maniera indifferenziata... polvere alla polvere. Attorno al nucleo principale ruotano una serie di eventi accomunati da un medesimo filo conduttore. Nel ventre della Madre vita e morte si fondono. Così come accade nell’animo umano, che vive lo stesso gioco di specchi e rimandi. L’Alma Mater, infatti è potenza generatrice, profonda, viscerale, scrigno di emozioni, che sfugge alla comprensione della razionalità maschile e la trascende. E’ un energia potente, che sola può comprendere se stessa ed i suoi tanti risvolti.
La mostra vuole esprimere quest’energia attraverso i vari linguaggi dell’arte. In essa dialogano, in uno scambio di suggestioni, arte visiva, formule evocative, suoni ancestrali e azione drammatica. A coesistere, ricomposte in un tutto armonico, spinte conflittuali ed opposte, interpretate attraverso la personale chiave di lettura delle artiste in mostra. Artificiosità e naturalezza, amore, che è spinta vitale, e morte, la potenza del sole e la pallida dolcezza discreta della luna.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 12 September 2025 al 11 January 2026 Torino | Palazzo Falletti di Barolo
BRUNO BARBEY. Gli Italiani
-
Dal 10 September 2025 al 11 January 2026 Vercelli | Chiesa di S. Marco – Spazio ARCA
Guttuso, De Pisis, Fontana… L’Espressionismo Italiano
-
Dal 6 September 2025 al 25 January 2026 Roma | Museo Storico della Fanteria
Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure
-
Dal 6 September 2025 al 11 January 2026 Livorno | Villa Mimbelli
Giovanni Fattori. Una rivoluzione in pittura
-
Dal 21 August 2025 al 21 September 2025 Bologna | Palazzo Pallavicini
Jack Vettriano
-
Dal 7 August 2025 al 9 November 2025 Pesaro | Musei Civici di Palazzo Mosca
Nino Caffè. Tra naturalismo e satira